Nel pomeriggio di venerdì 17 giugno presso la Libreria laFeltrinelli di Caserta, l’associazione culturale Liberalibri ha tributato la menzione d'onore ad Antonio Grilletto d
Eventi

Premio Liberalibri per la Cultura ad Antonio Grilletto
Nel pomeriggio di venerdì 17 giugno presso la Libreria laFeltrinelli di Caserta, l’associazione culturale Liberalibri ha tributato la menzione d’onore ad Antonio Grilletto di Nola “per il suo impegno nel campo della cultura e della parola scritta”. Ha introdotto Enzo De Rosa, presidente di Liberalibri, il quale ha ricordato come Antonio Grilletto si sia distinto, nell’arco degli anni, nelle attività culturali e religiose sia a Nola con i Gigli sia a Castellabate con la riscoperta del Beato Simeone e sia in ambito nazionale. Il moderatore Giuseppe Vozza, segretario dell’associazione, ha sottolineato come Antonio Grilletto abbia avuto sempre come primario obbiettivo la divulgazione e la circolazione del libro. Ha preso anche la parola la sedicenne studentessa casertana Milena Casella la quale ha messo in evidenza il valore morale della cultura, attraverso anche il mondo classico, che riesce a far germogliare la bellezza nell’animo umano. Antonio Grilletto ha messo in risalto la funzione della cultura della società attuale la quale è un bene per la socialità e la sacralità della persona umana. Ha anche ricordato come diversi uomini sia casertani, che hanno vestito l’uniforme dell’Esercito Italiano, sia del resto d’Italia, hanno lasciato una traccia profondissima nella storia culturale dell’intero nostro Paese. Un esempio tra tutti il casertano Giulio Douhet, il quale con puro spirito patriottico, pensò di far istituire la figura del Milite Ignoto, quale uomo e soldato simbolo di tutti i morti in battaglia e giammai identificati. Nel ricordare la figura del Milite Ignoto, ha anche ricordato la figura della madre, individuata in Maria Bergamas come rappresentante di tutte le madri italiane che avevano perso un proprio figlio nella Grande Guerra. Uno studio su tela di Antonio Sole è stato donato dal presidente Enzo De Rosa ad Antonio Grilletto perché da Caserta il quadro potesse tornare nella terra di Nola, patria dello stesso pittore. La serata si è conclusa con la consegna della targa “Premio Liberalibri”.

“FATTO A NAPOLI”, ALLA BOURELLY GROUP IL PREMIO ECCELLENZE NAPOLETANE
Il prestigioso riconoscimento consegnato all’imprenditore Guido Bourelly Un importante e prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Guido Bourelly, imprenditore e amministratore della ‘Bourelly Group’, azienda specializzata nei servizi di soccorso e assistenza alla persona. Bourelly, nella serata-evento svoltasi domenica 19 giugno al Palapartenope, ha ricevuto il Premio denominato “Fatto a Napoli“, dedicato alle ‘Eccellenzeimprenditorialinapoletane‘.Il Premio è istituito ed organizzato dalla Camera di Commercio di Napoli ed è giunto quest’anno alla seconda edizione.”Sono particolarmente contento – sottolinea Guido Bourelly – di aver ricevuto questo premio da parte della Camera di Commercio di Napoli, che riconosce e valorizza il lavoro quotidiano di centinaia di operatori e professionisti che lavorano con la Bourelly Group.Da 65 anni la nostra azienda di famiglia è sinonimo di efficienza e tempestività nell’assistenza medica e sanitaria, nel soccorso, nella tutela della persona. Siamo fortemente legati a Napoli, abbiamo a cuore il destino della nostra terra e per questa ragione il premio rappresenta un motivo di grande orgoglio e soddisfazione. E’ inoltre un ulteriore stimolo ad ampliare il nostro lavoro, continuando ad essere in prima linea al fianco del prossimo“. La Bourelly Group è altamente specializzata nell’assistenza medica e sanitaria, nella gestione dei servizi di emergenza territoriale (interventi di primo soccorso 118), nel trasporto infermi, nel soccorso stradale. Ogni anno mediamente il gruppo gestisce circa 300 interventi giornalieri di assistenza sanitaria e stradale. Nella foto allegata: Guido Bourelly con il Premio “Fatto a Napoli”

Per la prima volta a Napoli CAMPIONATI ITALIANI NUOTO PINNATO DI VELOCITÀ
CAMPIONATI ITALIANI NUOTO PINNATO DI VELOCITÀInvito alla Conferenza stampa venerdì 24 giugno ore 11 – Piscina ScandoneLa FIPSAS, Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, settore Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, in collaborazione con la ASD Sportinacqua sono lieti di annunciare che il 2 e 3 luglio 2022 presso la piscina Scandone di Napoli si svolgeranno i Campionati Italiani estivi di Nuoto Pinnato di Velocità, evento storico per la Città di Napoli che per la prima volta nella storia ospiterà questa tipologia di campionato in vasca da 50 metri con 8 corsie. I campionati vedranno la partecipazione di oltre 500 atleti provenienti da tutt’Italia con una significativa presenza dei ragazzi di categoria 1 e la presenza di autorità civili, militari, religiose e di campioni dello sport, prevista anche la diretta televisiva. L’evento gode del prestigioso patrocinio morale del CONADI, il Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza che da anni promuove e supporta tutte le attività dello sport, per passione, per necessità o in modo agonistico, perché non è soltanto una scelta ma è anche un diritto contemplato dalla legge. Sia per una questione di salute sia come un momento di aggregazione, il diritto a fare sport viene riconosciuto già dai primi anni di vita grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, firmata nel 1989 e ratificata in Italia nel 1991, e promosso anche dal Trattato europeo di Lisbona del 2009. HYPERLINK “http://www.conadi.it/fipsas”www.conadi.it/fipsas

Alla Distilleria Petrone nasce una special edition dell’AmaRè per celebrare i 150 anni del Corpo degli Alpini
In omaggio al Corpo degli Alpini che nel 2022 celebra il 150° anniversario di vita l’azienda liquoristica casertana Antica Distilleria Petrone ha creato una special edition del suo rinomato AmaRè, il liquore ottenuto dall’infusione di erbe ed essenze pregiate presenti nel settecentesco “Real Giardino Inglese” della Reggia di Caserta. Sarà un’etichetta creata ad hoc per lo speciale anniversario delle Penne Nere a rivestire la bottiglia dell’AmaRè degli Alpini che custodisce l’elisir naturale ottenuto con canfora, citronella, arancia amara, camelia, cicoria, finocchietto, bacche di mirto, ulivo, bergamotto e limoni. “Poiché il Corpo degli Alpini è nato a Napoli il 15 ottobre 1872 con la firma del Regio Decreto che sancì la nascita delle prime Compagnie alpine – dichiara Andrea Petrone, manager della Distilleria – da campano ho sentito forte l’orgoglio di dedicare il nostro liquore di punta ad un anniversario così importante”. L’AmaRè degli Alpini, nato grazie a un accordo stipulato tra l’azienda casertana e Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, che si occupa della valorizzazione e della gestione economica dei brand delle Forze Armate, potrà essere acquistato dal 9 giugno sia sull’e-commerce dell’Antica Distilleria Petrone (www.distilleriapetrone.it) sia sulla pagina del sito dedicato all’anniversario dei 150 anni del Corpo degli Alpini (https://alpini150.it/petrone/).

NO ALLA VIOLENZA: IL CALCIO COME MOMENTO DI AMORE IDENTITARIO E DI AGGREGAZIONE SOCIALE
“No alla violenza: il calcio come momento di amore identitario e di aggregazione sociale“: questo il titolo dell’incontro in programma mercoledì 15 giugno alle ore 19,00 a Napoli: l’iniziativa si svolge presso la sede dell’Associazione ‘CiroVive‘ che si trova nel quartiere di Scampia in Viale della Resistenza 15.L’incontro ha una triplice valenza: sportiva, sociale e culturale. Si parlerà di amore identitario, attraverso il libro di PaoloTrapani dal titolo ‘Napoli sulla pelle’, ma anche del calcio come strumento di aggregazione sociale e di contrasto ad ogni forma di violenza. All’evento di mercoledì 15 giugno intervengono AntonellaLeardi, Presidente dell’Associazione ‘Ciro Vive’, e le giornaliste MaryD’Onofrio, che modera l’incontro, ValeriaGrasso, di www.juorno.it, e LucianaEsposito, direttore del portale www.napolitan.it

L’Oro di Capri, un modello di sostenibilità e rigenerazione comunitaria.
Un confronto di esperti, produttori, agronomi, ricercatori nel congresso finale di presentazione della guida agli extravergini slow food Italia, ha elogiato le prassi messe in atto dall’associazione di olivicoltori anacapresi Anacapri, 14 Giugno 2022 Si è conclusa, domenica 12 giugno, presso la Mediateca Cacace di Anacapri, la 10 giorni di iniziative dedicate agli oli extravergini di oliva, a cura dell’associazione L’Oro di Capri, in partnership con l’amministrazione di Anacapri e Slow Food Italia. L’evento conclusivo del convegno di presentazione della Guida agli Extravergini 2022 di Slow Food, ha visto esperti, produttori, agronomi e ricercatori alternarsi e confrontarsi sulle specificità dell’olio extravergine, in merito alle varietà arboree, alle proprietà dell’olivo, con particolare riguardo alla cura delle piantagioni secolari, portando alla luce tante nuove testimonianze. Una delle più interessanti, grazie ad uno studio condotto dai ricercatori del CNR, è stata la scoperta di olivi secolari sull’isola, tra questi i più longevi datati tra i 400 e i 900 anni di età, provenienti da aree della Grecia occidentale e del nord ovest della Sicilia, impiantati quasi un millennio fa, nelle zone a vocazione olivicola di Capri ed Anacapri.Il lavoro di recupero e rigenerazione comunitaria è stato ampiamente elogiato, al termine del convegno, dalla neo Presidente di slow food Italia, Barbara Nappini, che ha focalizzato il proprio intervento sull‘importanza delle buone prassi messe in moto da olivicoltori appassionati, come quelli dell’Oro di Capri, che fungono anche da monito sulle emergenze alimentari e climatiche che l’intero pianeta e i cittadini a varie latitudini si trovano e troveranno sempre più a fronteggiare.Nella serata di sabato pre-convegno, tanti produttori campani di eccellenze olivicole, premiati al termine del convegno di domenica, hanno avuto modo di mostrare le specificità dei loro prodotti, attraverso una guida all’assaggio, avvenuta in ristoranti selezionati di Anacapri e Capri che hanno partecipato all’evento gastronomico ExtraVagando e nei mercatini di esposizione allestiti all’esterno della sala Cacace.Sempre nell’ottica dell’educazione ai sapori e della valorizzazione paesaggistica e agroalimentare, all’interno della Casa Rossa di Anacapri, si è svolto un laboratorio di assaggio oli, a cura del Gruppo Slow Olive Campania, in collaborazione con la Cooperativa La Sciuscella, che ha visto protagonisti un nutrito gruppo di alunni delle primarie di Anacapri.

Postazione 118 a Portici, il servizio H24 sarà assicurato dalla Bourelly OdV
L’Asl Napoli 3 Sud ha affidato il servizio di emergenza 118 per la città di Portici alla Bourelly OdV (Organizzazione di Volontariato). A renderlo noto è la stessa azienda specializzata nei servizi di assistenza, emergenza territoriale e pronto intervento. Bourelly OdV garantirà un servizio H 24 attraverso la presenza fissa del presidio sul territorio (postazione ambulanza in via Martiri di Via Fani) e con gli infermieri e gli operatori sanitari necessari. Antonio Secce, responsabile operativo dell’Organizzazione di volontariato, spiega: “La famiglia Bourelly, già residente da tre generazioni in città, è onorata di fornire l’ambulanza ed il personale per il 118 della città di Portici. I cittadini hanno il diritto di ricevere un servizio di emergenza che risponda rapidamente e con professionalità. La morfologia del territorio richiede competenze ed esperienze che sono già acquisite presso la nostra postazione 118 nella Penisola Sorrentina a San’Agnello, ove già operiamo in ambienti strutturalmente complessi. Siamo lieti di essere al servizio della popolazione vesuviana su una città amministrata con una mission che condividiamo, in cui alla al centro ci sono la salute e la safety della persona”. Vincenzo Cuomo, Sindaco di Portici, commenta: “Esprimo apprezzamento per l’impegno e la disponibilità che la ditta ‘Bourelly Organizzazione di Volontariato’ ha immediatamente esternato a seguito dell’assegnazione della postazione di 118 Asl Na 3 Sud. In particolare, venire a conoscenza di una ampia possibilità di servizi di assistenza sanitaria rivolti ai Cittadini di Portici, come quelli messi a disposizione dalla ‘Bourelly’, accrescerà sicuramente il livello di sicurezza già percepito in Città. Dalla gestione delle manifestazioni cittadine fino alla somministrazione di tamponi rapidi a domicilio, come riferito dall’azienda, fa sì che l’attenzione verso le persone fragili e indigenti sia sempre alta. Inoltre, la dotazione di veicoli, strumenti e personale qualificati sarà garanzia di una efficace assistenza per ogni eventuale emergenza sul territorio”.

BaccalàRe 2022, work shop e show cooking all’ombra del Vesuvio
Fino al 5 giugno, sul lungomare Caracciolo, prosegue la rassegna dedicata a “sua maestà” il baccalà tra cucina, cultura e tradizione Entra nel vivo BaccalàRe 2022, il primo evento gastronomico in città dopo la fine dello stato di emergenza pandemica. Fino al 5 giugno, un programma ricco di appuntamenti e novità, tra show cooking, degustazioni e dj set. Mercoledì 1 giugno, ore 18.30, nell’area hospitality di rotonda Diaz è previsto il workshop gratuito “il baccalà e la dieta mediterranea”, con il patrocinio dell’ordine nazionale di biologi, a cui prenderanno parte Michelina Petrazzuoli- biologa nutrizionista, Alessia Venturelli- nutrizionista, Rossella Risolo- biologa della riproduzione, Alessandro Sacconi-biologo nutrizionista e Luciano D’Aponte- responsabile promozione agroalimentare regione Campania. Giovedì 2 e venerdì 3 giugno è invece in programma, alle 12,30 e alle 18,30, “Corso di approccio al Vino – Corso di approccio alla birra, incollaborazione con A.I.S. Associazione Italiana Sommelier”. Negli stessi giorni, sempre ad accesso libero, alle 13 e alle 19, sarà la volta del “Corso di approccio ai formaggi, in collaborazione con ONAF -Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi”. Migliaia le persone che in questi giorni hanno affollato il lungomare Caracciolo per gustare le specialità dei ristoratori protagonisti dell’edizione 2022: A ‘ figlia de ‘o marenaro, pescheria Di Napoli, Napoli 1820, Locanda Nonna Rosa, Cieddì Cru restaurant, La Taverna di Santa Chiara, La cantina dei Lazzari, Locanda del Baccalà, Vegafood, Associazione pizzaiuoli napoletani, Pasqualino Bakery e Augustus. L’accesso all’area espositiva è gratuito, per chi vorrà sarà poi possibile acquistare i menu offerti in duplice modalità con prezzi diversificati per adulti e bambini, prezzi che sono addirittura più bassi delle precedenti edizioni, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, nonostante il sostanzioso aumento generale dei prezzi. I due menù che comprendono nel primo caso 1 piatto a scelta (tra primo, secondo, pizza fritta o al forno e cuoppo fritto) +dolce+bibita (acqua, vino o birra) + caffè è venduto al prezzo di 22 euro, mentre nel caso dei bambini è acquistabile il menu dedicato (pizza margherita o marinara+graffa+acqua) al costo di 15 euro. Previsti tutte le sere anche aperitivi e musica con dj set dalle 18 alle 24.

Parte da Napoli il Tavolo Permanente Lavoro fra diritti e doveri
Napoli, Si sono aperti i lavori del tavolo permanente su “Lavoro fra diritti e doveri: verso una nuova prospettiva” organizzato da Rosa Praticò, Presidente di Officina delle Idee e Responsabile delle Donne che fanno Impresa in CONFESERCENTI Napoli e provincia, nonché Vice Presidente maipiuviolenzainfinita. L’evento, organizzato con il supporto di MDL Global, Agenzia di Comunicazione di Napoli nella meravigliosa cornice di Villa Domi con il sostegno di Officina delle Idee, Maipiuviolenzainfinita e l’Istituto Archimede, ha visto il confronto sul tema delle pari opportunità nel mondo del lavoro di donne delle istituzioni, imprenditrici, imprenditori e mondo della scuola. Ci siamo rivolti ai giovani studenti dell’Istituto Archimede presenti, perché è alle future generazioni che vogliamo parlare e con loro che dobbiamo stringere un patto di sangue. Un futuro migliore è possibile, ha affermato la Praticò, che ha moderato i lavori del tavolo, ma bisogna tenere alta la guardia affinché tutte le battaglie di questi anni non vengano vanificate dalla grave situazione economica e sociale di questo tempo così complicato.”Un futuro possibile”Si, Un futuro possibile. Una giornata intensa, fatta di donne e uomini che hanno parlato di esperienze, duro lavoro, rinunzie e tenacia. Si parte da questi concetti per arrivare agli obiettivi. Obiettivi raggiungibili, se si ottimizzano le risorse e i tempi. Si, perché oggi più che mai, bisogna dare valore al proprio tempo: un uomo e una donna, con famiglia, lavoro, passioni, interessi personali e sociali, diventano certamente più produttivi e motivati se possono gestire più o meno autonomamente il tempo che hanno a disposizione. Ancor di più se si considera il ruolo della donna, il cui impegno è ancora valutato in funzione del tempo che ella dedica al lavoro e non alla qualità di quello che realizza, e alla quale molto spesso la società impone di crescere figli come se non si avesse un lavoro e di lavorare come se non avessero dei figli da crescere.“È stato un incontro stimolante, non solo per le giovani generazioni presenti, ma anche e soprattutto per me. Portare al tavolo e rendere fruibile a tutti la mia esperienza personale e le difficoltà che hanno accompagnato un percorso lavorativo comunque positivo, mettere tutto questo al servizio del tavolo per cercare di costruire insieme un contributo che permetta di generare benessere lavorativo è bellissimo e mi fa sentire utile e propositiva, ha detto Enrichetta Barbati, Dirigente Area Consiglio Comunale.L’evento, brillantemente organizzato da Rosa Praticò, ha consentito uno scambio di idee tra persone con esperienze e sensibilità anche molto differenti, dal quale sono emersi interessanti stimoli e spunti fattivi su quanto in concreto si può ancora fare per ridurre i divari di genere soprattutto nel mondo del lavoro, nella prospettiva di assicurare alle nuove generazioni un futuro nel quale la parità sostanziale ed il rispetto della diversità siano principi ormai acquisiti ed indiscutibili, sono state le parole di Laura Sora Dirigente MEF. La giornata di studio ha visto a confronto esperienze diverse, imprenditori ed imprenditrici, donne delle istituzioni e libere professioniste, unanime è stata l’esigenza di investire sulla formazione e l’informazione per accelerare quella svolta culturale indispensabile per attuare un vero equilibrio di genere nella società e nel lavoro. Spero che questo sia un primo passo per la creazione di una rete di conciliazione dove i diversi attori istituzionali, imprenditoriali, della scuola e della politica possano incontrarsi, socializzare, condividere buone pratiche e porre le basi per iniziative normative e fattuali, ha dichiarato Carmela Cucca, Dirigente MISE. Tra gli strumenti a disposizione al contrasto della violenza di genere, tra tutti spicca la Rete. Il tavolo Lavoro e Doveri a Villa Domi si è contraddistinto per professionalità ed empatia. Saper di avere come supporto donne che nonostante i pregiudizi e gli stereotipi hanno raggiunto ruoli apicali nel lavoro, può essere la chiave di volta ed il giusto traino per quelle che ancora non sono riuscite a farcela, ha affermato Virginia Ciaravolo Psicoterapeuta – Criminologa. La parità di genere anche e soprattutto nei ruoli dirigenziali aumenta il capitale reputazionale delle aziende e dei contesti professionali, implementare le politiche inclusive migliora la redditività, ma anche la competitività e afferma la leadership anche nei confronti degli stakeholders . Formazione, giovani e investimenti in welfare devono però essere posti al centro del progetto affinché anche l’abbattimento delle differenze e delle barriere tra pubblico e privato proietti la nostra società in contesti sostenibili, attuali e non più procrastinabili, questo quanto affermato dal Manager e Presidente cda Sport 7 Antonello Visalli.Focus anche sulle scuole, punto di partenza per attuare un percorso di confronto e consapevolezza su diritto alla genitorialità di donne e uomini e sulla valorizzazione professionale paritaria. La Rete di Donne nelle Istituzioni, sarà lo strumento funzionale a far dialogare in maniera concreta le protagoniste del divario per cercare soluzioni durature ed efficaci, con incontri tematici, formazione e proposte normative, ha sostenuto Raffaella Pergamo – CREA – componente CUG. Luisa Diana Motti, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Novio Atellano ha portato al tavolo la sua personale esperienza di lavoratrice, moglie e madre, dichiarandosi fortunata di aver trovato sempre sostegno e condivisione, sia in famiglia, sia a lavoro. Reputo che la naturale propensione alla cura delle Persone, che caratterizza l’animo femminile, se estesa alla società e alla Terra possa rappresentare un volano per un’educata ribellione ad un Mondo devastato dall’individualismo, le sue parole. Sulla formazione si è espressa anche Daniela Verazzo, Founder e Manager di ARU Eyewear, stimolando i giovani a non accontentarsi dei sussidi statali ma a lavorare con tenacia e caparbietà per farsi valere per i propri meriti e le proprie capacità. Parità, uguaglianza, diritto al lavoro e doveri hanno anche fondamenti nella leadership aziendale, quindi devono essere comunicati e trasferiti nei contesti lavorativi nella maniera corretta perché diventino cultura aziendale. Lo ha espresso anche Valentina Abruzzeso Tortora, imprenditrice, citando le parole del suo predecessore: Ricorda sempre che noi imprenditori abbiamo un ruolo sociale. Formazione, Leadership, ma anche Cultura. Patricia Mayorga, giornalista e presidente di Ammpe World, sottolinea che, Una delle piaghe che ancora permangono nelle nostre società è il patriarcato e questo, pur con diverse sfumature, è un problema planetario. Un compito importante è quello di aumentare la consapevolezza di questo problema, soprattutto tra le giovani generazioni, è uno dei temi che affronteremo nel nostro XXIV Congresso mondiale che si terrà a Roma tra il 14 e il 17 settembre e al quale invitiamo tutte e tutti. Uguaglianza e parità si declinano con diversità, che per definizione biologica è sempre ricchezza, e dignità, che è dell’individuo e non solo del genere, sia esso maschile o femminile o lgbt, afferma il Dott. Giovanni Galano, Medico specialista in Patologia Clinica. Il tema è stato affrontato anche alla luce della situazione post-pandemica, in cui Maria Rosaria Stanziano, Dirigente Scolastica dell’Istituto Archimede, ha evidenziato una scuola sempre più smarrita e disorientata che si trova a dover sostenere bambini, preadolescenti e giovani sempre più lontani dalla socialità positiva perché immersi in mondi edonistici virtuali. Bisogna riformulare la mission educativa e aprire nuove prospettive didattico – professionali al personale della scuola tutto. L’obiettivo della giornata può dunque considerarsi come raggiunto. Le discussioni e gli argomenti trattati hanno il file di porre le basi per trasformare quello che da tempo si dice in fatti concreti. Una sorpresa che ci ha portato dal passato , una Matilde Serao, donna giornalista che ci ha proclamato, un pezzo dal ventre di Napoli. Una donna, avanti nella sua visione che è ancora oggi attuale. Interpretazione magistrale della professoressa Marianna Russo. Vogliamo essere da pungolo, senza stancarci, perseverando, perché c’è tanto e si è detto tanto, ma resta ancora tutto su carta. Welfare, digitalizzazione, un tempo gestito per obiettivi, in altre nazioni è già la quotidianità e i risultati sono chiari e misurati, quindi sono sistemi che funzionano e che danno i propri frutti. Speriamo la svolta arrivi con il PNRR. Sarà davvero un opportunità per ridurre le diseguaglianze? La sapremo cogliere. Continueremo a lavorare in tal senso e a vigilare, per fare in modo che queste indicazioni diventino la nuova realtà sociale e culturale della nostra nazione. Cosi Rosa PRATICO’. Un ringraziamento a tutti gli amici che ci aiutano da sempre Domenico Contessa Patron di villa domi che ci ha ospitato, Stefano Luciano della cooperativa CNL e del consorzio terre italiane, MDL global per il supporto tecnico, Alfonso Di Tuccio di Alma distribuzione, Raffaella Imperati di MIR, l’Istituto Archimede con la Dirigente Mariarosaria Stanziano, AEG pubblicità Antonio Coppola, Nemi giocattoli Pino Neri, Cuori di Sfogliatella di Antonio Ferrieri, ARU di Daniela Venazzo, Franco Capasso di Clubeconomy.

TuffOlio 2022 III Edizione Villa Imperiale – Napoli
Lopa:In questo processo, avrà un ruolo centrale il mondo dell’associazionismo, con cui le istituzioni devono sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione, anche in vista di quella ristrutturazione della filiera necessaria a dare forza al settore olivicolo del Mezzogiorno e a garantire al suo interno la giusta distribuzione dell’indotto economico. Villa Imperiale, struttura dal fascino unico che si erge su un tratto di scogliera a Marechiaro, luogo tra i più noti della citta partenopea, lunedì 23 maggio ha ospitato TuffOlio 2022,il salotto enogastronomico dedicato all’olio extravergine di oliva italiano. Giunto alla III edizione, il percorso wine e food,ideato e organizzato dall’agenzia Angela Merolla, ha avuto come tema principale l’olio extravergine di oliva italiano. Gli oli incorniciati nel fascino di un racconto di storia e tradizioni, hanno rappresentato le diverse regioni italiane, isole incluse, con tanto di unicità e peculiarità. L’ingresso solo su invito è stato riservato agli operatori del settore e alla stampa, per cui ha garantito un percorso esclusivamente professionale. Chef, pizzaioli, pasticcieri, abbinati ai frantoi, hanno dato modo di far assaggiare agli ospiti gli oli evo, utilizzandoli a completamento delle loro pietanze, servite in versione finger food. Lo chef di Villa Imperiale, Rosario Consalvo ha esordito con un piatto realizzato eccezionalmente per TuffOlio e l’impeccabile staff di sala ha accolto gli ospiti con l’eleganza che da sempre lo contraddistingue. Lo spazio dedicato alla pizzeria ha operato su ben due forni a legna artigianali al 100% ,prodotti in Italia dall’azienda Reppuccia di Eboli che si dedica alla loro creazione mantenendo il metodo di produzione tradizionale pur dando spazio all’ innovazione. Per alimentare i forni è stata utilizzata legna essiccata naturalmente e proveniente dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, fornita per l’occasione dalla Caldo Pellet, nota azienda di Agropoli. Gli Artisti del gusto anche in questa occasione hanno indossato le divise professionali a logo del gruppo, realizzate dalla Goeldlin Collection, azienda sempre a supporto degli eventi firmati da Angela Merolla. Edda Cioffi ha presentato la serata e moderando la premiazione delle aziende produttrici di olio evo che hanno partecipato alla kermesse, selezionate per l’eccelsa qualità dell’olio extravergine di oliva prodotto; il premio “TuffOlio 2022”, ovvero una statuina,di forma moderna è stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev. Angela Merolla ed Edda Cioffi, per TuffOlio hanno indossato gli abiti creati dallo stilista e couturier napoletano Gianni Cirillo, tratti dalla sua collezione Primavera/Estate 2022. Ho.Re.Ca. Service di Leo Esposito, con sede a Scafati in provincia di Salerno è stata sponsor tecnico dell’evento. Non solo monouso utilizzato dagli Artisti del gusto, ma anche Sliding Desk, cubo monolitico che si è trasformato in un bancone lavoro adeguato per la postazione WINE curata dall’impeccabile sommelier Nello Gatti. L’incantevole vista panoramica che offre Villa Imperiale e la buona musica dell’agenzia “Son Music Live” hanno fatto da cornice al percorso di sapori italiani. A margine della giornata, è intervenuto il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo,Rosario Lopa. L’olio d’oliva, è uno degli elementi più caratterizzanti dell’agricoltura mediterranea, dobbiamo tutelarlo e valorizzarlo dando punti di riferimento certi ai produttori e ai consumatori. Dobbiamo, favorire la conoscenza diffusa delle denominazioni d’origine con iniziative di promozione e d’educazione alimentare specialmente in Campania e nel Meridione dove c’e’ la maggior produzione d’olio. In questo processo, avrà un ruolo centrale il mondo dell’associazionismo e le iniziative come TUFFOLIO di Angela Merolla, con cui le istituzioni devono sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione, anche in vista di quella ristrutturazione della filiera necessaria a dare forza al settore olivicolo del Mezzogiorno e a garantire al suo interno la giusta distribuzione dell’indotto economico. I PROTAGONISTI DELLA SERATA- CHEF: Alessandro Cretella Alfonso De Luca-Locanda del Falerno-Cellole CE, Antonio Sorrentino Biagio Federico-Ristorante Casa Reale-Sturno AV – Carmine Ben Mohamed-Villa Taurinus-Monteruscello NA – Francesco Esposito-Villa Ruggiero-Brusciano NA – Francesco Todisco-Elisabetta LuxuryEvents-Lettere NA – Franco Marino-Ristorante I Salotti del Patriarca* Chiusi SI – Gaetano Borrelli-Villa Andrea di Isernia-Ercolano NA – Gennaro Pagano-Bistrò Rei-San Gennaro Vesuviano NA – Gennaro Romano-Villa Ruggiero-Brusciano NA – Gianluca Criscuolo-Ristorante New Machiavelli-Pompei NA – Giuseppe Zaccaria-Ristorante Dal Pescatore-Vietri sul Mare SA – Giusy Di Castiglia-Palma Campania NA – Luca Fattoruso-Ristorante O’Parrucchiano-Sorrento NA – Luigi Barone-Villa Diamante-Posillipo-Napoli – Luigi Di Martino Casale Antichi Orti del Sole – Agerola NA – Marianna Sessa-Ristorante La Lucertola-Vietri sul Mare SA – Nicola Scotto Di Luzio-Ristorante L’Antro Divino- Bacoli NA – Nunzio Illuminato- Baita Del Re Resort-Ottaviano NA – Pasquale Cerchia-Ristorante Masaniello-Maiori-SA – Pasquale Masullo-Ristorante La Tana di Tano-Aversa CE – Pasquale Vitale-Ristorante Pascalo’-Vietri sul Mare SA – Rosario Consalvo-Villa Imperiale-Marechiaro Napoli – Sabatino Nunziata-Vulcania Eventi-Ottaviano-NA – Stefano Cavaliere-Ristorante Alici come prima-Cetara SA – Ugo Patierno-Ristorante Blooma’Club-Nola NA – Valentino Lucibello-Il Tarì Art Restaurant-Amalfi SA – Vincenzo Ferro-Country House L’Antica Franconia-Taurano AV – Vincenzo Toppi-Ristorante AMOR MIO-Brusciano NA PIZZAIOLI: Luciano Sorbillo – Pizzeria PIZZ A’ STREET – Napoli – Enzo Sannino-Pizzeria-Trattoria Sannino – Napoli – Nicola Sannino-Pizzeria-Trattoria Sannino – Napoli – Rodolfo Sorbillo- Pizzeria Via Tribunali – Salerno – Giuseppe Cardone-Pizzeria Giuseppe Cardone – Napoli – Luca Cillo-Pizzeria Cillo – Benevento – Agostino Landi-Pizzeria Del Corso – Capaccio Paestum SA – Antonio Troncone- Pizzeria Fresco Caracciolo – Napoli – Mimmo Esposito-Pizzeria Me’ – Casavatore NA – Mario Severino-Pizzeria Officina della Pizza – Sarno SA Mastro Fornaio: Carmelo Esposito PASTICCIERI: Lucia Casoli – Pasticceria Casoli – Troia – Adriano Iannaccone-La Dolce Sosta–S.Maria Capua Vetere CE – Ciro Scognamillo–Pasticceria Poppella – Napoli – Ciro Terracciano – 3.0 MADE IN FOOD – Napoli – Giuseppe Ratto – Gran Pasticceria Ratto – Frattamaggiore NA – Marco Ferrero – Pasticceria Napoletana Ferrero – Taranto – Matteo Cutolo – Pasticceria Generoso – Ercolano NA – Raffaele Romano – Gran Caffè Romano – Solofra AV – Salvatore Casertano – Pasticceria Casertano Napoli – Luigi Conte –VanilyPatisserie –Carinaro CE AZIENDE OLEARIE: Accademia Olearia-Tenute Fois-Alghero SS – Agrioil-Roccadaspide SA – Azienda Agricola Bertoldi-Bussolengo VR – Azienda Agricola Biologica Sole di Cajani-Caggiano SA – Azienda Agricola Cinque Quattro-Grottolella AV – Azienda Agricola Di Muccio-Venafro IS – Azienda Agricola Don Andrè-Ercolano NA – Azienda agricola EVO Sicily-Menfi AG – Azienda Agricola Maira Bio-Caltanissetta – Azienda Agricola Monte Fedele-Bovino FG – Azienda Agricola San Giusto-Melizzano BN – Azienda Agricola Tenute Catena- Bellosguardo SA – Azienda Agricola Vincenzo Pettinati-Giffoni Valle Piana SA – Azienda Petra Marzia-Marzano di Nola AV – Azienda Sant’Umberto-San Severo – FG – Azienda Todì- Sant’Antonio Abate NA – Frantoio Ciccolella-Molfetta BA – Frantoio Oleario Madaio-Castelcivita SA – Frantoio Romano-Ponte BN – Frantoio Torretta-Battipaglia SA – Michele Fiorentino Farm-Torremaggiore FG – Olificio F.lli Punzo-Pollena Trocchia NA – QOQO-Santeramo In Colle BA – Villa Matilde Avallone-Cellole CE Birrificio del Sannio-Frasso Telesino BN – Ho.Re.Ca. Service-Scafati SA – Acqua Minerale Alcalina MANIVA-Bagolino BS – AZIENDE VITIVINICOLE: Cantine Bertoldi – Cantine Gnavi – GianniTessari – SANTUMBERTO- Treviso – Villa Venier – DISTILLERIE: Qual’Italy-Cosenza – Antica Distilleria Petrone-Mondragone CE – FOOD: Gerli-QualityFrozen-Striano NA – Il Giardino di Casa De Santis-Nocera Inferiore SA – VILLA IMPERIALE NAPOLI.

Gran finale con premiazione al Grand Hotel Quisisana per la Capri Regatta 2022 POLIMI partita da Procida e conclusa nell’isola di Capri
Anche un evento velico è entrato nel cartellone delle manifestazioni di Procida Capitale della Cultura 2022 e Capri si conferma durante il mese di maggio l’isola della vela. Una due giorni in mare organizzata dalla POLIMI Graduate School of Management con la collaborazione tecnica dello Yacht Club Capri. La “Capri Regatta 2022” partita da Procida venerdì mattina con direzione Capri ha visto fronteggiarsi 8 imbarcazioni con a bordo studenti, docenti e rappresentanti di Confindustria. Dopo un’accanita competizione intorno all’isola superando le difficoltà dello scarso vento la regata velica è arrivata nel porto turistico di Capri nel tardo pomeriggio, ieri, invece c’è stata la conclusione della gara con partenza e arrivo nel porto turistico di Capri e circumnavigazione con il giro dell’isola. A varcare per prima la linea dell’arrivo è stata la LBS1 (London Business School) con skipper Massimo Attina, seconda la LBS2 con skipper Dennis Zhurba e terza la MIP 4 (Politecnico di Milano) con skipper Pierpaolo Zani. Grande entusiasmo tra i velisti che hanno superato la prova e dopo il brindisi a bordo, i vincitori, i docenti e gli organizzatori si sono trasferiti al Grand Hotel Quisisana per il gala dinner e la cerimonia di premiazione. Nell’esclusiva sala Capri del Grand Hotel Quisisana c’erano anche i rappresentanti delle società e degli enti che hanno reso possibile l’evento, partendo da Confindustria Nautica l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende legate al mondo del mare e STEMiamonci, tavolo tecnico di Confindustria nato per incoraggiare la presenza femminile nelle aree STEM e superare il divario di genere. A “firmare” la manifestazione anche la tecnologia di TracTrac, che ha messo a disposizione il suo sistema di tracciamento dei natanti per ottenere in tempo reale l’evoluzione della classifica, Geox, la maison italiana produttrice di particolari capi di abbigliamento e scarpe, la società di servizi IT Present S.pA. e Givova, leader nel campo dell’abbigliamento sportivo e sponsor tecnico di diversi club della Lega Calcio, insieme a SAMI S.p.A, società che realizza cavi ad alta tecnologia ed infine Molino Dellagiovanna, tra i più famosi produttori di farina dal 1832. Ai primi tre in classifica è andata una scultura creata per l’occasione dall’artista Lello Esposito. A salire sul palco della premiazione prima del dinner nel parco del Grand Hotel Quisisana sono stati gli skipper e l’equipaggio. I primi LBS 1 sono stati premiati dal Prof. Josip Kotlar di POLIMI Graduate School of Management, secondi in classifica dei LBS2 sono stati premiati da Ermete Bossina HR Manager di Present S.p.A., mentre MIP 4 che hanno conquistato il terzo posto sono stati premiati da Samanta Reale CEO di SAMI S.p.A. Alla consegna dei trofei il supervisor del comitato organizzativo dell’evento l’ingegnere Paolo Sito Alumnus di Polimi GSoM e la dott.ssa Imma Ricciardelli consulente Polimi per la regata. .

BaccalàRe 2022, torna il grande evento gastronomico della cittàdi Napoli
Dal 27 maggio al 5 giugno sul lungomare Caracciolo tra cucina, cultura e tradizione E’ il primo evento gastronomico in città dopo la fine dello stato di emergenza pandemica. Torna a Napoli, dal 27 maggio al 5 giugno, BaccalàRe la manifestazione culinaria dedicata a sua Maestà il baccalà che quest’anno registra il patrocinio del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, della Regione Campania, della Citta Metropolitana e del Comune di Napoli. Il lungomare Caracciolo ospiterà per l’edizione 2022 un programma ricco di appuntamenti e novità tra show cooking, gala dinner, degustazioni e musica dal vivo. Dieci giorni a disposizione tra stand, cucine vista mare, elaborazioni inedite e una cura particolare per un prodotto che fa parte della tradizione culinaria partenopea, ma che sempre di più è oggetto di rielaborazioni e rivisitazioni che ne esaltano il sapore. «Il ritorno alla socialità è un segnale importante- ha detto il sindaco Gaetano Manfredi- la possibilità di fiere all’ aperto è sicuramente un’occasione per la città e significa un ritorno alla normalità che tutti noi desideriamo». Alimento ricco di proteine a elevato valore nutrizionale, con pochissime calorie, e per questo inserito a pieno titolo nella dieta mediterranea, il baccalà torna di nuovo a essere protagonista lasciandosi riscoprire da chi ne aveva dimenticato il particolare sapore e conquistando sempre di più la foltissima schiera di aficionados che del merluzzo conservato sotto sale e poi essiccato proprio non sanno farne a meno. Per BaccalàRe 2022 si parte dai numeri delle scorse edizioni con oltre 300mila visitatori, 10 tonnellate di materia prima lavorata, 30 ristoratori coinvolti. L’obiettivo di quest’anno è di raggiungere e superare i 400mila visitatori puntando soprattutto sull’eccellenza del prodotto che verrà proposto: un cuore di filetto di baccalà dei mari del nord, che di fatto è anche l’occasione per lanciare la linea per la grande distribuzione del baccalà “BaccalàRe”. Un cuore di filetto ammollato fresco e conservato sotto vuoto, un prodotto che a breve sarà possibile acquistare e cucinare anche grazie alle ricette elaborate da 10 famosi chef e reperibili sul sito baccalare.it con tanto di videotutorial. «Finalmente ricominciamo, c’è tanta voglia di normalità- ha spiegato Vincenzo Varriale organizzatore di BaccalàRe- siamo pronti a abbiamo messo in campo tante novità e iniziative culturali che spiegheranno la tradizione del baccalà e le sue molteplici innovazioni gourmet». L’accesso allo spazio riservato per l’evento, oltre 2mila mq sul lungomare Caracciolo, sarà gratuito, per chi vorrà sarà poi possibile acquistare i menu offerti in duplice modalità con prezzi diversificati per adulti e bambini, prezzi che sono addirittura più bassi delle precedenti edizioni, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, nonostante il sostanzioso aumento generale dei prezzi. I due menù (che comprendono nel primo caso un primo, o un secondo o una piazza a scelta+ bibita alcolica o analcolica+ dolce+ caffè. Nel caso dei bambini pizza+ dolce+ bibita), saranno serviti in materiale interamente compostabile a sottolineare la particolare attenzione degli organizzatori alle tematiche ambientali. Previsti tutte le sere anche aperitivi e musica dalle 18 alle 24. «Questa manifestazione- sottolinea l’assessore al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato- valorizza un prodotto alimentare tra più graditi della nostra tradizione culinaria e può essere una grande attrazione per i tantissimi turisti che affollano la città». BaccalàRe 2022 sposa l’idea della tradizione culinaria, strizzando un occhio a quelle che sono le maestranze eccellenti del territorio. A deliziare i visitatori saranno per quest’anno: A ‘ figlia de ‘o marenaro, pescheria Di Napoli, Napoli 1820, Locanda Nonna Rosa, Cieddì Cru restaurant, La Taverna di Santa Chiara, La cantina dei Lazzari, Locanda del Baccalà, Vegafood, Associazione pizzaiuoli napoletani, Pasqualino Bakery e Augustus. «BaccalàRe è un’iniziativa che si muove nell’ottica della valorizzazione delle tradizioni – ha concluso l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Nicola Caputo – nella quale avremo anche modo di abbinare questo prodotto alle altre produzioni di qualità della nostra regione». Un momento per celebrare un prodotto della nostra tradizione, ma anche un’opportunità di incontro tra addetti ai lavori, politici e imprenditori per incontrarsi e dare maggiore slancio a un’eccellenza del territorio. La kermesse del 2022 sarà un’edizione innovativa, che riformula la tradizione con maestria e creatività, ma che già è proiettata al prossimo anno, quando la manifestazione diventerà itinerante con edizioni previste a Barcellona, Cannes e Lisbona, la patria del Baccalà. AL SEGUENTE LINK UN BREVE VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE https://we.tl/t-c78RjgqKKm

CAPRI: “ESTATE SICURA” SULL’ISOLA CON IL PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO A MARINA GRANDE
CAPRI: “ESTATE SICURA” SULL’ISOLA CON IL PRESIDIO DI PRONTO SOCCORSO A MARINA GRANDE Parte l’operazione “estate sicura” sull’isola di Capri. Dalle scorse ore è operativo il presidio fisso di pronto intervento collocato sul porto di Marina Grande. A garantire il servizio è la Bourelly Health Service, i cui operatori altamente specializzati garantiscono in caso di necessità il primo soccorso a turisti, cittadini, operatori commerciali e pendolari dell’isola. Gli operatori sanitari di BHS garantiscono anche l’eventuale somministrazione di test covid alla popolazione residente ed ai visitatori. “Anche quest’anno assicuriamo i servizi di prima assistenza sull’isola – spiega GuidoBourelly, amministratore di BHS. Le statistiche degli anni precedenti evidenziano che le richieste di soccorso, che solitamente si concentrano nei giorni del week end, riguardano prevalentemente casi di: lipotimia (sensazione di svenimento in cui il paziente avverte l’incombenza della perdita di coscienza), chinetosi (disturbo neurologico molto diffuso tra i viaggiatori), crisi di panico, ferite lacerocontuse, lesioni ossee. La nostra ambulanza e i nostri operatori a Capri sono a supporto del servizio 118 e la scelta di collocare il nostro presidio sul Porto di Marina Grande è strategico, visto il grande afflusso di turisti e visitatori che giunge sull’isola nei mesi estivi“.La presenza stabile dell’ambulanza di BHS a Capri, in aggiunta a quella ordinaria del servizio di emergenza della Asl Napoli 1 Centro, favorisce in caso di necessità un intervento aggiuntivo e tempestivo nelle procedure di primo soccorso.

Tutto pronto per la Capri Regatta 2022 organizzata dalla POLIMI Graduate School of Management
La competizione tra business school internazionali è in programma il prossimo 26 maggio nelle acque di Procida e Capri.La presentazione della Regatta si terrà nella sede di Assolombarda a Milano venerdì 13 maggio alle 12.00. Partirà da Procida con destinazione Capri giovedì 26 maggio la seconda edizione della Capri Regatta, la competizione velistica amatoriale organizzata da POLIMI Graduate School of Management, la business school dell’ateneo milanese, in collaborazione con lo Yacht Club Capri. In questa nuova tappa della MBA Global Sailing League, si sfideranno gli equipaggi di alcune business school estere (tra cui la London Business School, l’Istituto de Impresa di Madrid e la INSEAD di Fontainebleau) oltre naturalmente a quelli del sailing club della POLIMI Graduate School of Management, al via con ben tre team.Saranno quindi gli splendidi scenari di Procida – quest’anno capitale italiana della cultura – e di Capri a fare da cornice alla sfida tra gli appassionati di vela provenienti dalle più importanti business school del mondo. Nove barche cattureranno il buon vento sotto la sapiente guida di circa ottanta velisti accomunati non solo dalla passione del mare ma da una esperienza di alta formazione: frequentare o aver frequentato una scuola d’eccellenza per maturare o perfezionare le competenze di leader d’azienda.La Capri Regatta 2022 è organizzata in collaborazione di STEMiamonci, tavolo tecnico di Confindustria nato per incoraggiare la presenza femminile nelle aree STEM e superare il divario di genere. Proprio questa collaborazione ha reso possibile la sponsorizzazione della manifestazione da parte di Confindustria Nautica, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende legate al mondo del mare. La manifestazione sportiva amatoriale potrà contare sulla tecnologia di TracTrac, sponsor dell’evento, che metterà a disposizione il suo sistema di tracciamento dei natanti per ottenere in tempo reale l’evoluzione della classifica. Af affiancare la manifestazione in sinergia altre società come Geox, la maison italiana produttrice di particolari capi di abbigliamento e scarpe, la società di servizi IT Present S.pA. e Givova, leader nel campo dell’abbigliamento sportivo e sponsor tecnico di diversi club della Lega Calcio, insieme a SAMI S.p.A, società che realizza cavi ad alta tecnologia ed infine Molino Dellagiovanna, tra i più famosi produttori di farina dal 1832. Info – Media:POLIMI Graduate School of ManagementSergio Oliveri+39 338 5617836oliveri@mip.polimi.it L45 Corporate RelationsAlessandro D’Angelo+39 329 4139226adangelo@l45.it Martina Bissolo+39 333 4351457mbissolo@l45.it www.gsom.polimi.it POLIMI Graduate School of Management In POLIMI Graduate School of Management ispiriamo i business leader di domani e le aziende in cui lavorano, consapevoli di poter giocare un ruolo cruciale per creare un futuro migliore per tutti. Crediamo infatti che l’educazione abbia un’importanza fondamentale, in quanto fornisce ai leader di domani quelle skill e quell’esperienza di cui avranno bisogno per affrontare le sfide più importanti per la nostra società. La nostra Scuola, nata oltre 40 anni fa a Milano come MIP Politecnico di Milano, è oggi una Società Consortile per Azioni senza scopo di lucro, composta dall’Ateneo e da un gruppo di aziende leader, italiane e internazionali. Offriamo più di 40 master, tra cui anche MBA ed Executive MBA, un catalogo di oltre 200 programmi open, e percorsi formativi su misura per le aziende. Siamo innovativi e vogliamo esserlo sempre di più. È per questo che oggi il nostro Online MBA è riconosciuto tra i migliori al mondo e la componente digitale è presente in tutta la nostra offerta formativa. Come parte della School of Management, siamo tra le poche scuole nel mondo ad aver conseguito l’accreditamento “Triple Crown”. Con oltre 15.000 Alumni e 3.000 studenti ogni anno, la nostra è una community ampia, innovativa e imprenditoriale, composta da persone e partner. Per noi, le relazioni rappresentano una fonte di arricchimento, innovazione e ispirazione costanti, sia dal punto di vista personale che professionale. Per noi, il tema della sostenibilità è veramente importante e per questo ci impegniamo per costruire un futuro migliore, più equo, inclusivo e consapevole. Lo facciamo con progetti e iniziative capaci di massimizzare il nostro impatto positivo sulla società. Per questo, nel 2020 siamo stati la prima Business School europea a ricevere la certificazione B Corp.

Al via la presentazione ‘Questioni di Sangue’ di Anna Vera Viva @Alterum
L’associazione Alterum organizza, sabato 14 maggio alle ore 18:00, un evento della stagione culturale, che si svolgerà nei mesi di aprile, maggio e giugno presso la sede di via Appia 102 di San Nicola la Strada e che vedrà come ospiti scrittori e artisti del territorio. In questo nuovo incontro avremo ospite la scrittrice Anna Vera Viva che ci presenterà il suo libro “Questioni di Sangue”, un noir ambientato al rione Sanità di Napoli dove tra sacro e profano si consumano le vicende dei protagonisti. L’evento è patrocinato dal comune di San Nicola La Strada, interverranno il sindaco Vito Marotta e Alessia Tiscione assessore alla cultura. Introdurrà l’evento Titti D’Abbraccio presidente di Alterum. Ad affiancare l’autrice ci saranno lo scrittore Pino Romanelli e Pina Piscopo del salotto letterario di Alterum. Le letture saranno affidate ad Annabella Esposito. Sarà ancora possibile visitare, all’interno dei locali dell’associazione, la Mostra fotografica “Nudo Natura ” di Rosario Ascione L’entrata è libera

“Previeni il tumore del colon retto”. ALLA SALUS DI BATTIPAGLIA SI FA PREVENZIONE!
E’ tristemente noto ai più che la Campania sia cintura nera di malati oncologici rispetto al numero di abitanti, i tumori in Campania sono una vera e propria piaga a riprova di ciò esistono numerosi studi che di anno in anno riportano dati aggiornati che mostrano la situazione. E’ riconosciuta altresì l’importanza della prevenzione eseguendo screening periodici. Non solo però negli ultimi due anni, lo scenario determinato dall’epidemia da SARS-CoV-2 ha causato un rallentamento nell’attuazione dei programmi di screening, soprattutto durante le fasi iniziali dell’emergenza. Ciò ha comportato effetti sulle diagnosi precoci di molte patologie, tra cui quelle tumorali. E’ in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa della “Casa di Cura Salus” di Battipaglia “Previeni il tumore al colon retto”, un’azione ideata e promossa volta al benessere dei cittadini che abitano un territorio negli ultimi anni venuto alla ribalta per l’incidenza dell’inquinamento sulla qualità della vita. “Con questo slogan abbiamo deciso di proporre alla popolazione Battipagliese , della Provincia e della Regione in genere, uno screening del sangue occulto nelle feci che può essere predittivo di una patologia tumorale – continua il Dott. Ottavio Coriglioni, amministratire delegato della struttura sanitaria battipagliese – Consapevoli che i dati sulle patologie tumorali della nostra Provincia e della Regione non sono dei migliori crediamo profondamente che la prevenzione possa aiutarci a migliorare la Salute del territorio fornendo anche una banca dati attendibile e crediamo che gli individui vadano “provocati” da questo punto di vista invitandoli ad utilizzare le opportunità che la scienza ci offre per avere la consapevolezza della salute del proprio corpo e per questo motivo pensiamo che queste iniziative vadano implementate , ne proporremo altre. Non bisogna avere paura di scoprire il problema ma averne consapevolezza per combatterlo sapendo che uno screening può salvarti la vita”. Un dato importante riportato recentemente in alcuni studi riguarda le differenze di stadio alla diagnosi nel tumore del colon e nel tumore della mammella, il secondo forse più conosciuto del primo. Sono 513.500 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore del colon retto (uomini = 280.300; donne = 233.200). Il tumore al colon retto è tra le prime cause di mortalità a livello mondiale che si presenta soprattutto negli individui sopra i 50 anni di età. Tale tipo di neoplasia comincia con piccole lesioni come un polipo o adenoma, si sviluppa lentamente e comincia a sanguinare molto tempo prima della comparsa di altri sintomi. Questo sanguinamento all’inizio non evidente ad occhio nudo e per tale motivo si effettuano esami specifici. A differenza degli altri screening con un semplice esame è possibile prevenire insorgenza di una patologia prima che essa si verifichi. I tumori del colon-retto si riconducono a stili di vita e familiarità, oltre che all’inquinamento. Fattori di rischio sono rappresentati ad esempio da eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcool. Fattori di protezione sono rappresentati dal consumo di frutta e verdure, carboidrati non raffinati, vitamina D e calcio. Secondo un recente studio poi In Italia, i tassi di mortalità per tutti i tumori sono diminuiti circa del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne tra il 2015 e il 2021; il numero di decessi è tuttavia aumentato dello 0,6% per gli uomini e del 2,0% per le donne, raggiungendo rispettivamente 100.200 e 81.100 morti, riflettendo l’invecchiamento della popolazione (in controtendenza rispetto alle statistiche nazionali resta il sud). Non perché il nord sia meno inquinato del sud, non perché ci si ammala meno, a dirlo sono i dati, ma perché a loro è garantita una sanità diversa. La migliore qualità complessiva della sanità del Nord Italia rispetto al Sud e alla Campania, mitiga il drammatico dato di incidenza rispetto alla mortalità. Come già scrisse Libero in prima pagina, il nord è molto più inquinato – e quindi ci si ammala di più -, ma si vive più a lungo, grazie a una sanità migliore. La crisi del Covid-19 ha reso tutti noi più consapevoli che bisogna riportare la tutela della salute, e dunque gli investimenti sulla sanità. Ricordandoci sempre della nostra Costituzione che esplicitamente tutela il diritto alla salute poiché esso rappresenta per il costituente un fondamentale diritto dell’individuo, oltre ad un interesse primario per la collettività. Il diritto in esame è l’unico ad essere qualificato come “inviolabile” dalla Costituzione. Esso si sostanzia nel diritto all’integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre.

Il Polo Turistico Locale dell’Area Vesuviana: “Aspettando il Giro d’Italia” alla Città Metropolitana di Napoli
“Aspettando il Giro d’Italia” è il titolo dell’evento che si terrà Giovedì 12 maggio dalle ore 10, presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Napoli, nel Complesso monumentale S. Maria la Nova (Piazza S. Maria la Nova n. 43 – Napoli). La manifestazione è organizzata dal POLO TURISTICO LOCALE dell’AREA VESUVIANA dei comuni di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, Massa di Somma, Ottaviano, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pompei, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Torre Annunziata, Trecase, dall’Osservatorio “Centro Storico” Sito UNESCO del Comune di Napoli e dal Parco Nazionale del Vesuvio. Un collegamento con la nota gara ciclistica, che farà l’Ottava tappa a Napoli Sabato prossimo, sarà da cornice al Convegno dal titolo “Valorizzazione del Territorio Vesuviano – sport, arte, cultura, patrimonio, paesaggio, natura, enogastronomia”. Interverranno esperti di ciclismo e rappresentanti di organizzazioni del settore sportivo, i sindaci e gli enti aderenti al costituendo Polo Turistico vesuviano e rappresentanti delle Istituzioni territoriali. Sarà allestita un’area espositiva e degustazioni di prodotti enogastronomici tipici dell’Area Vesuviana.

Prima edizione del “Neapolis Burlesque Queen”, il festival internazionale di Burlesque partenopeo
Nasce “Neapolis Burlesque Queen” prima edizione del festival internazionale di Burlesque della città di Napoli.La kermess si struttura come un contest che vedrà in gara 10 performer che si contenderanno il titolo di “Regina del mare”.Organizzatrici del festival due tra le performer napoletane più famose in Italia e in Europa: Candy Bloom e Scarlett Melody, veterane del gruppo artistico “Burlesque Art Napoli”.Quest’anno, per la prima edizione, hanno partecipato alla selezione, performer da tutta Europa.Tra loro sono state selezionate le 10 migliori performance, che, la sera del 14 maggio 2022 alle 21:00, andranno in scena sul palco del Teatro Palcoscenico, in via Gaetano Argento 54 Napoli.Durante la serata si esibiranno 3 ospiti d’eccezione: Carlo Mey Famularo (cantante ed autore della famosa sigla di “un posto al sole”), Betty Von Dragon (attrice e performer napoletana), Laureline Mon Ange (cantante e performer napoletana).Lo scopo è quello di offrire uno spettacolo vario ed interessante al pubblico, oltre a lanciare il messaggio che da sempre invia il gruppo Burlesque Art Napoli, che è: il Burlesque è tanto più di quello che viene esposto, è un atteggiamento che può incontrare ogni tipo di arte performativa e fondersi con essa.Non mancheranno le Stage Kitten , lo stage manager, che aiuteranno la presentatrice (Candy Bloom) nella gestione del palco.Ma il festival non è solo contest, ma anche una manifestazione che vuole coinvolgere cittadini e turisti. Infatti la mattina del 14 maggio alle 10 in piazza Municipio, tutte le performer saranno immortalate nei fantastici scorci cittadini, un momento di condivisione con l’intera città di Napoli che avrà la possibilità di conoscere dal vivo queste straordinarie, folkloristiche e bellissime artiste. Accanto all’evento teatrale sono in programma anche due workshop per il 14 maggio, uno di gestione della sedia, tenuto da Mariagrazia Manzo (ballerina, performer ed atleta); il secondo di Musiclesque, tenuto da Cristiana De Giglio (ballerina, performer, giornalista e donna di spettacolo) che verrà da Alessandria.Un ulteriore workshop, tenuto da Giulio Carfora (mimo, clown, attore), si svolgerà il 15 maggio e tratterà di improvvisazione teatrale.Il pubblico da casa potrà seguire brevi interviste e momenti del festival grazie alle Social Kitten che racconteranno il festival con brevi interventi attraverso video sui social.Per informazioni più dettagliate e per i tiket, potete consultare le pagine Facebook e Instagram di Neapolis Burlesque Queen.

INFLAZIONE: UNIMPRESA, BONUS 200 EURO COPRE SOLO 10% AUMENTO SPESA
Il bonus da 200 euro è una misura che dà un aiuto, ma è solo un sollievo momentaneo e comunque non sufficiente a coprire gli aumenti dei prezzi. Con l’inflazione al 6,5% già adesso, ogni famiglia dovrà spendere circa 1.950 euro l’anno in più. I 200 euro annunciato dal governo, destinati a oltre 30 milioni di italiani con reddito fino a 35.000 euro l’anno, coprono solo il 10% della spesa in più provocata dall’inflazione e quindi dall’aumento di tutti i prezzi. «Non è una misura sbagliata. Un sollievo economico, anche se piccolo, fa comodo a tutti. Però 200 euro, vista la situazione, non bastano. Servono interventi economici non solo più importanti, ma servono soprattutto interventi strutturali che siano stabili e durino nel tempo» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «L’inflazione è legata soprattutto alla guerra, all’aumento dei prezzi energetici, del gas, dell’energia elettrica e della benzina. Tutti speravamo che il conflitto durasse pochi giorni (non solo per ragioni economiche, ovviamente) e invece sta durando più del previsto e questo avrà un effetto di lungo periodo sull’inflazione. Chi ha un po’ di esperienza e di memoria storica, peraltro, sa benissimo che l’inflazione ci mette pochissimo a salire, mentre il percorso inverso, cioè la riduzione, è molto più complesso e soprattutto lungo. Ecco perché ritengo fondamentale che il governo abbia, da questo punto di vista, una visione e una prospettiva lungimirante» aggiunge Ferrara. Il bonus da 200 euro, ricorda Unimpresa, verrà erogato a luglio: direttamente nelle buste paga e con l’assegno Inps per lavoratori dipendenti e pensionati. Giovedì sera il governo ha deciso di dare questi 200 euro anche a chi riceve il reddito di cittadinanza e anche ai collaboratori domestici. L’erogazione sarà automatica per dipendenti e pensionati. Per quanto riguarda, invece, i lavoratori autonomi, cioè le cosiddette partite Iva, servirà un decreto specifico, ma i 200 euro sono anche per questa categoria, quella più svantaggiata e meno tutelata

MD_NET: UN CLUSTER EUROPEO SULLA DIETA MEDITERRANEA PER AVVIARE NUOVE ATTIVITÀ E OPPORTUNITÀ DI LAVORO
Oggi 29 aprile, al Monastero di Santa Chiara di Napoli, si terrà la conferenza finale del progetto di cooperazione transnazionale MDnet, con la partecipazione dei 13 partner internazionali. L’incontro sarà aperto a tutti in modalità online. Consolidare una rete internazionale volta a valorizzare l’identità culturale della Dieta Mediterranea, per promuovere azioni locali di coesione sociale e crescita sostenibile e dare avvio a nuove attività e opportunità di lavoro. È questo l’obiettivo del progetto di cooperazione transnazionale MDnet – When Brand Meet People, di cui la Regione Campania è capofila in collaborazione con la Scabec, società per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale regionale. Venerdì 29 aprile, alle ore 9.00, presso il Monastero di Sanata Chiara di Napoli (via Santa Chiara 49/c), è in programma la conferenza finale del progetto MDnet, a cui parteciperanno i 13 partner internazionali provenienti da 9 Paesi europei: Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Grecia, Cipro, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Albania. L’incontro sarà fruibile, attraverso prenotazione, anche in modalità online: www.scabec.it/attivita/md-net-final-conference. Durante la conferenza saranno presentati i risultati del progetto MDnet che includono nuove opportunità di lavoro, il Med Diet Euro cluster, la Med Diet Declaration e indicazioni strategiche per diffondere e promuovere la Dieta Mediterranea. Questi strumenti offriranno l’opportunità a tutti i partecipanti di essere coinvolti nella strategia del Cluster europeo per partecipare ad azioni future e beneficiare ulteriormente dei valori della Dieta Mediterranea. La cooperazione transnazionale nella filiera produttiva della Dieta Mediterranea è infatti servita a creare nuove imprese e stimolare la creatività e l’innovazione nell’artigianato e nelle produzioni tradizionali, fornendo al contempo contributi e buone pratiche per il mantenimento dell’equilibrio ecologico. Dopo i saluti istituzionali, interverranno Carmela Cotrone (Camera di Commercio di Siviglia), Natale Giordano (Città di Caltanissetta), Sophie Scarvelis (Interreg Eu-Med Secretariat Head of Unit). Seguirà una tavola rotonda riservata agli stakeholder aderenti alla Med Diet Declaration e ai 13 partner del progetto MDnet: l’Università di Algarve (Portogallo), l’Agenzia di sviluppo regionale della Dalmazia (Croazia), la Regione di Creta (Grecia), l’Università di Mostar (Bosnia ed Erzegovina), la Fundación Dieta Mediterránea, la Camera di Commercio di Siviglia e la Regione della Cataluna (Spagna), il National Innovation and Technology Institute (Slovenia), l’Associazione dei Comuni Albanesi (Albania), la Troodos Development Company (Cipro) e l’Italia che, oltre alla Regione Campania, sarà presente con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Caltanissetta. La Med Diet Declaration mira a dare maggiore visibilità alla Dieta Mediterranea come fattore di sostenibilità comune a molti settori economici e sociali, come l’agricoltura, la produzione alimentare, la salute, la cultura, lo sport, l’istruzione, il turismo, lo sviluppo rurale. Sostenere la Med Diet Declarationè un’opportunità per gli attori locali e regionali di dimostrare il ruolo cruciale che possono svolgere nel rafforzamento del potenziale di sostenibilità della Dieta Mediterranea per la salvaguardia e la valorizzazione di paesaggi rurali e stili di vita. È possibile aderire alla Med Diet Declaration attraverso questo link.

‘Black Mamba’, il nuovo singolo di Mike Estro in uscita il 29 Aprile
Domani notte all’1.00 sarà fuori ‘Black Mamba’, il nuovo singolo dell’instancabile rapper e singer casertano Mike Estro, su Spotify e sulle altre maggiori piattaforme musicali digitali. Il brano è prodotto dal beatmaker Diaz XIII, con cui Mike Estro ha stretto un vero e proprio sodalizio artistico negli ultimi due anni, e vede la partecipazione della voce limpida di Chiara Stroia, insegnante di canto jazz con tirocinio post laurea al Conservatorio di Parigi, vincitrice del talent RAI ‘Chi è di scena?’ ed autrice anche per Ricky Martin, Carla Morrison ed Annalisa. ‘Black Mamba’ prende spunto per il titolo da una sorta di ‘animale guida’ che per Mike Estro rappresenta anche una metafora, una similitudine con il suo carattere. Un testo molto più ermetico e ripetitivo rispetto alle ultime tracce realizzate, un grido di insofferenza verso una tipologia di argomenti oramai tipici di un determinato filone trap attualmente in voga in Italia, sfiorando la parodia. Il testo di ‘Black Mamba’ è infatti molto semplice, ma ad evolversi sono il cantato e l’effettistica che rendono il brano scorrevole e piacevole, nonostante la ripetitività delle parole. Mike Estro, all’anagrafe Michele Campofreda, è un rapper nato a Maddaloni (CE) nel 1990, ma cresciuto nella città di Caserta. Nel 2015 esce il suo primo Mixtape ufficiale, “Note Sparse”, che sancisce l’inizio del suo percorso artistico e al cui interno spazia tra R&B, Soul e Rap. Nell’Agosto 2017 pubblica l’EP “Via Da Tutto” in cui si rafforza il legame e il connubio tra R&B e Rap che caratterizzano la sua musica ma con uno sguardo a sonorità ed elementi tipici della musica Trap. Collabora in questo EP con il producer milanese SHUNE nel brano intitolato “Questa Notte”. II percorso di sperimentazione tra vari generi della black music porta all’uscita nel Novembre 2017, di “9.11”, lavoro che contiene due featuring internazionali; con l’americano Xii, nel singolo “Soli al mondo” e con la rapper britannica Danya Black nel singolo “Summer”. Nel 2018 esce, invece, “Scappi Da Me”, brano in cui si mescolano Jazz Rap e contemporary R&B che sancisce la prima collaborazione con Max D’Ambra (MDA) oltre che con il jazzista Gianfranco Campagnoli. Con Max D’Ambra realizza anche i brani “Taboo” e “In Your Eyes” dove l’R&B si mescola con la Pop Dance. Dal 2020 ha inizio la collaborazione e il sodalizio con il producer casertano Diaz XIl e con i brani “Hawaii” e “LUCIDINOTTE” si realizza la sua definitiva adesione alle sonorità Urban e all’R&B contemporaneo. A Febbraio, invece, ha rilasciato il singolo ‘Soli’ con la produzione di Janax, producer salernitano che vanta collaborazioni di prestigio, dalle sonorità sempre trapsoul. A marchiare l’anima di Mike Estro ci sono il Nu Soul, l’R&B Contemporaneo e le sonorità della Trapsoul canadese, in particolare ad artisti come Bryson Tiller, Partynextdoor, Drake, Ovosound in generale. IInstagram: https://www.instagram.com/therealmikeestro http:// YouTube: https://youtube.com/c/MikeEstroOfficial Spotify: https://sptfy.com/MikeEstro http:// Facebook: https://www.facebook.com/TheRealMikeEstro

SUPERBONUS: UNIMPRESA, OGGI SCADENZA CREDITI FISCALI, ULTIMO GIORNO PER PRIVATI
Oggi venerdì 29 aprile scade il termine per i soggetti Irpef per chiedere il recupero delle fatture saldate nel 2021. Mercato vale 40 miliardi di euro, frodi valgono più del 10%. Il presidente Ferrara: «Non bloccare agevolazioni, hanno dato spinta importante al pil. Se cerchiamo di inseguire la legalità con eccessi di burocrazia non andiamo da nessuna parte» Entro domani 29 aprile sarà possibile per i privati cittadini, soggetti Irpef, trasmettere all’agenzia delle Entrate le opzioni per la cessione del credito fiscale, a una banca o a una impresa, e per lo sconto in fattura relativi agli interventi edilizi realizzati nel 2021 e anche per le rate residue di eventuali pagamenti frazionati di lavori eseguiti nel 2020 e pagati parzialmente nel 2021. Questa scadenza non vale per le società e per le partite Iva che sono tenute a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022: per questa categoria di soggetti il termine per l’opzione relativa alla cessione del credito fiscale o allo sconto in fattura c’è tempo fino al 15 ottobre. Il rischio per molti privati è perdere decine di migliaia di euro perché le banche non accettano più nuove pratiche, visto che le limitazioni del governo hanno, di fatto, fermato tutto il sistema dei bonus. È quanto ricorda Unimpresa in un documento sui bonus edilizi, secondo il quale il problema principale è il blocco delle banche che nasce da motivi di compensazione fiscale: gli istituti, infatti, possono compensare i crediti fiscali fino a un tetto specifico, corrispondente al proprio giro d’affari. L’aspetto principale è la capienza fiscale: ogni banca, per dimensione e giro d’affari, ha in generale un tetto massimo di crediti fiscali che può compensare con lo Stato e la maggior parte delle banche ha raggiunto il proprio tetto. Secondo Unimpresa, il mercato dei bonus edilizi, dal bonus casa al 110%, vale per quanto riguarda il coinvolgimento del settore bancario, quasi 40 miliardi di euro. I crediti fiscali acquistati e pagati dalle banche sono così ripartiti: Intesa Sanpaolo 20 miliardi (16 miliardi relativi a pratiche accettate e 4 miliardi già pagati), Poste Italiane 7,4 miliardi, Banco Bpm 4 miliardi, Iccrea 1,5 miliardi, Unicredit 1,2 miliardi, Bper 1 miliardo, Cdp 400 milioni. In questo enorme giro d’affari si sono inserite attività illecite: Le frodi sono state fatte principalmente in due modi: documentazione completamente falsa presentata in banca per ottenere denaro su lavori mai eseguiti, cioè cantieri fantasma; preventivi dei lavori gonfiati. Le frodi scoperte finora ammontano a 4,4 miliardi di euro, oltre il 10% del volume dei crediti fiscali in ballo: 160 milioni di euro sono stati bloccati dall’Agenzia delle Entrate che ha rilevato situazioni a rischio; 2,3 miliardi di euro sono sotto sequestro della magistratura, dopo segnalazioni della stessa Agenzia delle Entrate o della Guardia di finanza; per i restanti 2 miliardi di euro circa sono invece oggetto di indagini in corso e sequestri. «Il problema delle cessioni multiple dei crediti fiscali è un problema tecnico, ma è ovviamente anche un problema politico che ha importanti e significativi risvolti economici. Il comparto edile, proprio grazie ai bonus del governo, era ripartito bene dopo un periodo difficilissimo, mi riferisco al Covid nel 2020, con le restrizioni della pandemia che avevano fermato tutti i cantieri. Adesso, però, le limitazioni potrebbero improvvisamente congelare tutto e decine di migliaia di cantieri potrebbero fermarsi, se non chiudere addirittura. Il rischio è rinunciare a una fetta importante di prodotto interno lordo, facendo saltare centinaia di migliaia di posti di lavoro. Nel 2021 il pil italiano è cresciuto del 6% e il merito è anche del settore edilizio spinto proprio dai bonus fiscali. Le agevolazioni non vanno bloccate: abusi e truffe vanno scongiurati, ma se cerchiamo di inseguire la legalità con eccessi di burocrazia non andiamo da nessuna parte» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

UNITY, filati tecnici e design Made in Italy
La primavera cammina a passo spedito verso la bella stagione, è il momento di riporre i capi invernali e rinnovare il look. A partire dai capispalla, indumento imprescindibile per stile e per comfort. Unity è un’azienda che vanta l’intramontabile fascino del design Made in Italy nel mondo outdoor, è un’ icona per eleganza e design; il suo fiore all’occhiello è l’utilizzo di filati tecnici, con grammature perfette, con il quale produce capi professionali e di alta gamma. L’accurato studio del team dedicato di Unity sui materiali, non è mai disgiunto dalla ricerca che fa di ogni capo un capo alla moda. La nuova collezione Spring/Summer di Unity propone degli outfits dal tocco “futuristico” a tutto tondo: linee semplici ma eleganti unite all’esperienza unica dei super tecno – abiti wearable. Un alto standard di vestibilità, in virtù del quale il quotidiano di chi indossa un capo Unity diventi comfortable; taglio minimal ed essential è concepito per evidenziare lo status, coniugandolo con lo stile. Cuciture, tagli, zip a scomparsa per un look contemporaneo dal sapore urban che si completa con una ricca gamma di tessuti con cui l’azienda ha creato l’intera collezione. Unity, infatti, pone particolare attenzione ai tessuti sia dal punto di vista della sostenibilità che del comfort garantendo un’elevata funzionalità, mirando a soddisfare ogni tipo di esigenza con capi che migliorano la performance proponendo tessuti traspiranti e impermeabili. EVERYDAY PERFORMANCE. Ad oggi UNITY si posiziona a un livello superiore sia in termini di materiale che di stile, crescendo nell’ultimo anno del 30%. In futuro l’obiettivo sarà quello di toccare i mercati tedeschi, austriaci, francesi e spagnoli, attraverso la trasformazione della linea in ecosostenibile, con tessuti e filati riciclabili derivanti dal ciclo di smaltimento.

La solidarietà è figlia di Dio
A Napoli conclusa la Pasqua di Solidarietà 2022 10 giorni di impegno solidale La Pasqua 2022, ha visto gli amici imprenditori, partecipi, anche in un momento così delicato per l’aumento delle materie prime che sono schizzate all’ennesima potenza per gli effetti della guerra in Ucraina e per i due anni di pandemia, dai quali stiamo a fatica uscendo. Fortunatamente, l’etica che contraddistingue i nostri amici imprenditori non ha fatto mancare il sostegno attraverso il loro contributo. Alfonso Perrotta di Alma Distribuzione per le Derrate alimentari, le Uova di Cioccolata Crispo nella persona di Gianfranco Crispo, Pastificio Di Martino, Ciro Verde dalla Gelateria Del Gallo, Antonio Ferrieri di Confapi e di Cuori di Sfogliatella, Caseificio Salvatore Corso e Diamante Nebbia di Oasi Gel per la fornitura del gel Igienizzante. Tante le associazioni e le persone coinvolte. Donare un verbo che rende migliori e che tutti dovrebbero coniugare. Cosi Rosa Praticò, Presidente dell’Associazione Officina delle Idee, Responsabile delle Donne che fanno Impresa di Confesercenti e Vicepresidente di maipiuviolenzainfinita. Un ringraziamento da parte di Emilia Narciso Presidente Unicef Regione Campania, va agli amici imprenditori e a Rosa Praticò che non fanno mai mancare il loro sostegno a UNICEF. Le iniziative, come quelle messe in atto in questi giorni, mirano, nel complesso, ad arginare un’emergenza sociale derivata dalle difficoltà di una fascia della popolazione a reperire risorse e beni di prima necessità, a seguito della contrazione economica da crisi Coronavirus e dal conflitto in Ucraina. Così si mette in atto quel sentimento di solidarietà dandone maggiore efficacia in interventi concreti soprattutto grazie all’impegno della società civile e del terzo settore. Cosi Rosario Lopa, Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo e Rappresentante dell’ASI-Associazioni Sociali Sportive Italiane.

Giustizia tributaria, a Napoli gli Stati generali con Presutto, Rostan e RosatoPiccirilli (IUM): “un giudice professionale ed esclusivo per la quinta magistratura”
Un giudice tributario professionale ed esclusivo per quella che viene definita quinta magistratura per l’importanza e la complessità delle materie trattate.È questo il tema che sottende gli Stati generali sulla Giustizia Tributaria che si svolgono a Napoli, il 29 aprile alla Sala Vasari in Sant’Anna dei Lombardi in occasione del 25mo anniversario della nascita dell’istituto Universitario della Mediazione “academy school” (piazza Monteoliveto, 4). Organizzata da Eduardo Maria Piccirilli, docente di diritto tributario e direttore scientifico della IUM Academy School in partnership con l’università di Granada e dell’Università di Arad, la giornata chiamerà a raccolta i presidenti delle Commissioni Tributarie di numerose regioni italiane: oltre alla Campania saranno presenti Veneto, Piemonte, Puglia e numerosi presidenti di Commissioni Tributarie provinciali.Le novità sulla riforma della giustizia tributaria, al centro delle priorità del Ministero della Giustizia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze saranno tracciate dal vicepresidente della Camera dei Deputati, on. Ettore Rosato, dal capogruppo della Commissione Bilancio del Senato, Vincenzo Presutto e dalla Vicepresidente Commissione Affari Speciali della Camera, Michela Rostan.”La riforma – dice Eduardo Maria Piccirilli – dovrebbe essere approvata entro il 31 come previsto da Pnrr ma speriamo che questo traguardo possa essere raggiunto anche prima come anticipato dalla ministra Cartabia: si tratta di disciplinare un settore delicato che è quello del rapporto tra cittadino, imprese, ed erario ed è giusto che gli attori che gestiscono i processi sul campo facciano sentire la propria voce. Per questo abbiamo previsto, nella sessione economico- tributaria gli interventi dei presidenti dei ctr e dei ctp”.I saluti iniziali alla giornata di studi, presieduta da Piccirilli, saranno portati dal Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.Nutrito il parterre anche della sessione linguistica, che anticiperà gli Stati generali della Giustizia Tributaria, con la partecipazione di autorevoli docenti universitari di diversi Atenei nazionali ed europei: il direttore del Dipartimento Linguistica dell’Università di Granada, Antonio Pamies, la prof.ssa Ramona Lile Rettore Università di Arad, il professore emerito dell’Università di Berlino, Norbert Dittmar, Johanna Monti e Azzurra Mancini de L’Orientale, Franco Cutugno e Paolo Donadio della Federico II, Augusto Ponzio e Susan Petrillo dell’Università di Bari,Marco Mazzone, Emanuela Campisi e Marco Venuti dell’Università di Catania, Massimo Vedovella dell’Università per stranieri di Siena, Valentina Russo, Roberta Lencioni, Daniela Natale ed Enrico Scala della IUM.

NASCE LA PRIMA CONTRADA DEL VESUVIO A FIRMA CASA SETARO: LA CANTINA É TRA I “WINE HEROES” DI JOE BASTIANICH
Presentata ufficialmente al Vinitaly 2022, anche nell’ambito dell’importante convegno “Versanti e Contrade del Vesuvio” di Confagricoltura con la giornalista Antonella Amodio e l’enologo Vincenzo Mercurio, nasce “Contradae 61·37 Vesuvio Doc 2019” di Casa Setaro. L’azienda vesuviana di Massimo Setaro è tra le 20 realtà italiane scelte da Joe Bastianich per il podcast “Wine Heroes”. É stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zonazione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco. Sull’idea delle contrade etnee, nel più piccolo comune vesuviano, Trecase, nasce ufficialmente “Contradae 61·37” Vesuvio Doc 2019, un vino bianco concepito da un progetto di zonazione viticola nella Contrada Bosco del Monaco sul versante Sud del vulcano più famoso del mondo a firma Casa Setaro. Ma perché questo nome? Sull’etichetta, sono presenti i numeri 61 e 37 a raccontare, secondo la Smorfia napoletana, rispettivamente il “Bosco” (61) e il “Monaco” (37): una scelta nata dall’impossibilità, secondo il disciplinare oggi vigente, di denominare questo vino con la parola “contrada”. La volontà, però, di Massimo Setaro è da sempre quella di studiare in maniera approfondita il territorio dove è cresciuto, esaltandone le potenzialità e l’identità: questo blend, in cui domina il Caprettone affiancato da viti di Fiano e Greco, segue infatti proprio la filosofia dei Grand Cru. Sono tutte vite a piede franco e prefillossera (metodo propaggine) che vengono custodite da generazioni dalla famiglia Setaro nel contesto urbano della provincia di Napoli. Non è un caso quindi che la cantina vesuviana, pioniera nella spumantizzazione Metodo Classico sul Vesuvio, è stata scelta e raccontata dall’imprenditore americano Joe Bastianich nel suo nuovo lavoro, il podcast “Wine Heroes”, in cui sono state selezionate solo sono 20 realtà italiane (in Campania, Casa Setaro e Fiore della Costiera Amalfitana). “Da bambino sono rimasto sempre affascinato quando ascoltavo mio padre e i suoi amici contadini fare discorsi sulle zone del Vesuvio dove si producesse meglio il Caprettone, piuttosto che un’altra uva – afferma Massimo Setaro, terza generazione di vignaioli sul Vesuvio -, e avevano ragione. La zonazione è stata utile anche per verificare l’importanza e la adattabilità di un vitigno in quella specifica unità di paesaggio, raffrontando la risposta sensoriale e organolettica del prodotto finale ottenuto in sottozone differenti”. La scelta della migliore matrice, che combini in modo ottimale le variabili del cosiddetto concetto di “terroir”, sulla base dell’utilizzo di mappe realizzate grazie alle informazioni raccolte in seno allo studio di zonazione (uno strumento scientifico per caratterizzare e conoscere il rapporto tra i vitigni e gli ambiti pedo-climatici dove sono coltivati), ha soprattutto lo scopo di utilizzare al meglio il patrimonio viticolo, valorizzando le peculiarità. “Tutto questo consente di intervenire di anno in anno in modo differenziato a seconda dell’andamento stagionale, a livello agronomico (diradamenti, cimature, sfogliature, etc) e negli apporti di concimi ed antiparassitari mantenendo sempre una viticoltura biologica certificata (d’ispirazione biodinamica) in funzione delle reali necessità della coltura”, conclude Setaro. Il Contradae 61·37 è frutto dell’esperienza accumulata negli anni sulle varie parcelle e della selezione di una di queste: si tratta di un piccolo appezzamento (2.500 le bottiglie totali prodotte) sui 150 slm nella contrada Bosco del Monaco, sul versante Sud del Vesuvio. Qui, l’uva viene raccolta a mano, con una doppia vendemmia. In periodi diversi per ogni vitigno, si raccoglie in prima battuta per favorire l’acidità e, in seconda volta, quando il grappolo ha raggiunto una perfetta maturazione fenolica. Segue la diraspatura e la pigiatura soffice, per estrarre solo il mosto fiore: il processo di fermentazione continua in acciaio per un anno. Pronto dopo poco più di 12 mesi in bottiglia. Già il padre di Massimo, “don Vincenzo”, aveva condotto una viticoltura di salvaguardia dei vitigni impianti da secoli in quella zona, specie del Caprettone, che in passato è stato sempre confuso con il Coda di Volpe e usato perlopiù come uva per tagliare la Falanghina. Questo è il primo blend bianco di produzione aziendale: le referenze a bacca bianca, presenti fin oggi, sono state tutte monovitigno, perché “si voleva studiare prima separatamente le potenzialità e le sfaccettature di ogni vitigno, sui diversi appezzamenti”, racconta il vignaiolo vesuviano. La presentazione del progetto si è tenuta a Verona, al secondo giorno del Vinitaly, e ha trovato spazio anche nel convegno di Confagricoltura “Versanti e Contrade del Vesuvio” condotto dalla giornalista Antonella Amodio, con l’enologo Vincenzo Mercurio, ideato dell’accademia Le Ali di Mercurio, che ha sottolineato – mostrando anche una mappa – le differenze esistenti nell’areale del Vesuvio e delle peculiarità del “terroir” vesuviano; e con lo stesso Massimo Setaro che ha raccontato il progetto attuato. Ad ogni sorso, Contradae 61·37 ricorda di essere nato su un vulcano, ma non solo: le vecchie vigne della famiglia Setaro risalgono i terreni sabbiosi, rocciosi e dove sono visibili “sciare” di lava, testimoni dell’antica memoria vignaiola del piccolo comune di Trecase. Color giallo intenso dorato, al naso emerge una complessità olfattiva che spazia dai fiori gialli, erbe selvatiche e basalto. Al palato, è succoso, con una sapidità sferzante, condito da note che vanno dall’albicocca alla pesca integrate a fiori di ginestra, gesso, macchia mediterranea, per un sorso fresco e piacevolmente lungo.

Al via la 14^ edizione della Crociera della Musica
Napoli – Sarà presentata venerdì 29 aprile alle ore 11:00, nel maestoso “Salone delle Grida” della Camera di Commercio di Napoli, la 14^ edizione della Crociera della Musica, Arte e Cultura Napoletana; l’unico evento identitario, itinerante e transnazionale che si pone l’obiettivo di portare nel Mediterraneo e non solo, il meglio del patrimonio musicale, artistico, storico, culturale, napoletano. Crociera, da non considerarsi come mero servizio turistico, ma come mezzo, come esempio di turismo emozionale ed esperienziale ideato e realizzato da un privato che, senza alcun intervento pubblico, offre ad un pubblico nazionale ed internazionale, la concreta conversione di contenuti identitari in prodotto turistico. Napoli, forse la città più bella del mondo, con i suoi primati e le sue ricchezze; con le sue ombre, che spesso offuscano quasi spegnendole, le luci di questa città. Eppure cosa fa il suo popolo, cosa fanno i Napoletani… per tener viva, accesa e luminosa questa città? Napoli, una città che potrebbe vivere di turismo. Turismo da non considerare limitato ai solo servizi ricettivi, turismo che potrebbe creare in città un vero e proprio indotto economico. Quanti attori, oltre a hotel, bar, ristoranti, potrebbero essere coinvolti nella filiera turistica? Quanti posti di lavoro si potrebbero offrire? Sarebbe come aprire a Napoli, tre colossi aziendali. Saranno allora illustrate tutte le innovazioni apportate dall’iniziativa, in particolare la trasformazione di un momento ludico in un evento di comunicazione e promozione del territorio attraverso l’approccio bottom-up (già sperimentato con successo in altre destinazioni turistiche evolute), che con la partecipazione attiva e l’esperienza condivisa di cittadini, imprenditori, associazioni culturali e di tutte le forze propositive della città, mira a catalizzare l’attenzione nazionale ed internazionale sulle inestimabili componenti del patrimonio culturale napoletano. La 14^ edizione dell’ iniziativa, che si svolge a bordo di una nave della flotta Msc Crociere, avrà luogo dal 24 settembre al 1 ottobre, a bordo di Msc Musica, con partenza da Bari per snodarsi poi in tutto il Mediterraneo Orientale tra Venezia, Katakolon, Creta e Santorini. Punta di diamante del cast artistico sarà Gino Rivieccio, uno dei personaggi che ha fatto la storia della comicità partenopea degli ultimi decenni, brillando sul territorio nazionale nel teatro come nella TV. Capace di una comicità elegante e mai volgare, definito come un vero e proprio gentleman della risata. Ad esibirsi nel corso della settimana di navigazione, l’arte della tamarraggine di Tony Tammaro, i tanti vizi e le poche virtù della società moderna diventano il pretesto per raccontare e raccontarsi attraverso i suoi pezzi demenziali. Canzoni che descrivono quell’universo tamarro, pieno zeppo di modi e comportamenti dell’Ital-cafone, che Tony Tammaro ha saputo tradurre in musica prima di tutti gli altri. Ci accompagnerà il talento di Francesca Marini, artista poliedrica dalla voce calda e coinvolgente, in grado di spaziare dalla canzone classica napoletana alle grandi arie della musica lirica, e di Massimo Masiello, attore, cantante e showman che vanta una carriera teatrale di spessore e qualità assoluta. Insomma, per questa quattordicesima edizione abbiamo puntato ancora una volta su talenti “Made in Campania”. A curare la parte culturale, un grande scrittore e giornalista: Giuseppe Giorgio, docente di accademie teatrali e scuole di giornalismo, che porta avanti sia in ambito universitario che in siti storici, degli incontri dedicati al coinvolgimento della gastronomia nella poesia, nella canzone e nel teatro a Napoli. Non mancheranno gli scambi culturali e musicali nelle città toccate dalla crociera, dove il cast artistico sarà ricevuto dalle autorità e dagli artisti locali in incontri atti a suggellare la cooperazione tra i popoli del Mediterraneo, le loro tradizioni culturali e le loro economie a matrice turistica. È importa valorizzare le eccellenze locali ed investire sulla comunicazione per espandersi su nuovi mercati. La Crociera della Musica, Arte e Cultura Napoletana, si fonda su una doppia attività di promozione; a bordo, alla presenza di crocieristi delle più disparate nazionalità, nei porti toccati dalla nave, grazie alla cooperazione con gli enti locali. Non solo musica, arte, cultura ma anche il patrimonio aziendale del nostro territorio; la nostra mission è proprio: “far conoscere e farci conoscere”. Solo in questo modo, possiamo dar vita ad un’attività turistica a 360°, ad una vera e propria economia turistica che coinvolge diversi settori della filiera. Possiamo dire, con un pizzico di presunzione, che da questo punto di vista, la Crociera della Musica Napoletana è stata probabilmente la prima iniziativa nazionale a fondarsi su questi concetti, offrendo per la prima volta un esempio di turismo esperienziale e formativo ai suoi fruitori”. Se ci diamo una mano i miracoli si fanno, e siamo sempre più convinti che con la collaborazione di tutti potremo vedere la nostra Napoli, là dove merita di stare…tra le grandi del mondo.

Grande attesa per la conferenza stampa per la Canonizzazione del Beato Don Giustino Russolillo,
Venerdì 29 aprile, alle ore 12.00, presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, si terrà la conferenza stampa di Canonizzazione del Beato “Don Giustino Russolillo”. “La ringrazio per quanto mi partecipa circa l’organizzazione, da partedei Vocazionisti, per la Canonizzazione del Beato don GiustinoRussolillo – dell’evento “15 maggio Canonizzazione del Beato donGiustino Russolillo” -, che si terrà a Città del Vaticano in piazzaSan Pietro. A tale proposito desidero informarla, che ho concessoall’iniziativa, di cui condivido le finalità, il Patrocinio dellaCittà di Napoli». È con queste parole che il Sindaco Manfredi hacomunicato al presidente dell’associazione della Stampa campana“Giornalisti Flegrei”, Claudio Ciotola, la disponibilità a patrocinarela conferenza stampa di presentazione dell’attesa cerimonia dicanonizzazione di Don Giustino Russolillo, in programma venerdì 29aprile alle ore 12.00 presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo.«La vicinanza delle Istituzioni rende questo evento comunicativo moltopiù forte perché dà la misura di quanto questo appuntamento coinvolgala comunità». Così il presidente Ciotola, responsabile dell’ufficiostampa, sottolinea lo spessore dell’evento cui interverranno padreSalvatore Musella, presidente della Commissione della canonizzazione;padre Giacomo Capraro, postulatore della causa di canonizzazione delBeato Giustino Russolillo; padre Antonio Rafael do Nascimento,Superiore Generale della Società Divine Vocazioni; suor Chiara StellaVitale, madre generale della Congregazione delle Suore delle divinevocazioni; padre Ciro M. Sarnataro, vicario generale della SocietàDivine Vocazioni; e suor Teresa Soria, presidente della Commissionecomunicazione e pubblicità per la canonizzazione. «Nato nel quartierenapoletano di Pianura, terzo di 10 figli, e ordinato sacerdote il 20settembre del 1913 nella cattedrale di Pozzuoli, don Giustino MariaRussolillo nell’ottobre del 1920 iniziò la fondazione dellaCongregazione religiosa dei Vocazionisti dedita ad aiutare i giovani –specialmente tra i meno abbienti – a rispondere alla propria vocazionenella vita; l’anno successivo fondò le Suore Vocazioniste, con ilcompito di essere “madri delle vocazioni”. Si spense a Pianura il 2agosto 1955. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile il 18dicembre del 1997, mentre il 7 maggio del 2011 fu dichiarato Beato daPapa Benedetto XVI. E a seguito della “miracolosa guarigione” di JeanEmile Rasolofo, il giovane vocazionista originario del Madagascar, il3 maggio 2021, durante il concistoro convocato da Papa Francesco, eccoarrivare la tanto attesa notizia del parere favorevole di cardinali evescovi alla canonizzazione». Una brevissima ricostruzione della vitadi don Giustino e delle tappe fondamentali che lo hanno fatto salireagli onori degli altari, resa da don Giacomo Capraro, che saràarricchita nel corso della conferenza cui l’ufficio stampa di cuifanno parte Ciro Biondi, Martina Chiaiese, Antonio Di Maio, RosariaMorra, Fabiana Musolino, Mario Orlando, Gianni Palmers, Luigi Panico,Don Ciro Sarnataro e Suor Teresa Soria.

PRESENTATO “OPERA 5” , IL PROGETTO VINCITORE DEL BANDO SOCIOSANITARIO DI FONDAZIONE CON IL SUD
Parte Opera 5, il progetto sociosanitario del Pio Monte della Misericordia realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD che vede il parteneriato dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, l’Associazione Riario Sforza, la Fondazione Massimo Leone, l’Associazione Onlus La Scintilla, la Cooperativa Raggio di Sole, l’Associazione di Promozione Sociale La Casa di Matteo, la II, III e IV Municipalità del Comune di Napoli. Curare gli ammalati è – come reso evidente dallo stesso titolo del progetto – una delle Opere di Misericordia intorno alle quali il Pio Monte è nato nel 1602. “La povertà sanitaria è una piaga sociale che priva di un diritto imprescindibile: quello di essere curati”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Abbiamo l’obbligo morale di intervenire e la Fondazione CON IL SUD lo ha fatto con un bando dedicato proprio a questo: sostenere le organizzazioni di terzo settore che lavorano con impegno e dedizione per offrire servizi che possano garantire questo diritto a chi vive situazioni economiche e sociali complesse e spesso oggettivamente drammatiche. Siamo orgogliosi di questa scelta e certi che i progetti selezionati e sostenuti, come Opera5, saranno un grande aiuto per tantissime famiglie meridionali che vivono in condizioni difficili, permettendo il rafforzamento dei servizi sociosanitari esistenti e rispondendo ad una necessità che la pandemia, con le sue ricadute sociali ed economiche, ha reso ancora più urgente”. Con Opera 5 il Pio Monte della Misericordia va a potenziare e mettere in rete alcuni servizi sociosanitari che realizza da molti anni a vantaggio di persone in condizioni di fragilità e povertà del centro storico di Napoli, e non solo, promuovendo un modello di intervento di prossimità gestito dal privato sociale in collaborazione con i servizi pubblici. Con il partenariato della II, III, IV Municipalità del Comune di Napoli, infatti, verranno implementati gli aspetti operativi relativi alle attività di cura, orientamento e supporto degli enti territoriali preposti. Opera 5, in sinergia con i partner istituzionali, vuole favorire il protagonismo e l’empowerement della persona migliorando l’accesso al servizio pubblico sanitario grazie agli sportelli di orientamento. “L’assistenza sociosanitaria insieme ad ogni “opera di umana solidarietà” è al primo posto nello Statuto del Pio Monte della Misericordia” così Fabrizia Paternò Soprintendente del Pio Monte della Misericordia. “Questo progetto ha il grande merito di dare risposte concrete e puntuali ai bisogni di tante persone e famiglie fragili e sole, in un’idea di comunità che si prende cura dell’altro. Gli obiettivi di questo progetto saranno raggiunti grazie al lavoro di persone ed organizzazioni che hanno consuetudine a collaborare già da anni tra loro, in quanto componenti della Rete sociale del Pio Monte della Misericordia”. Il progetto avrà durata triennale per un finanziamento complessivo di 600.000 euro. L’obiettivo finale è quello di creare un’alleanza trasversale ed eterogenea sul tema della povertà sanitaria e dell’emarginazione sociale, che coinvolge: le istituzioni sociosanitarie regionali, le aziende ospedaliere, i Servizi Sociali Territoriali, l’impresa sociale e il volontariato. Nell’ottica di dimostrare che una sanità più inclusiva è possibile e sostenibile Opera 5 vuole contribuire alla riprogrammazione dell’offerta del welfare sociosanitario che, crea, di fatto, delle sacche di inaccessibilità, sia verso fasce di popolazione “tradizionalmente” messe ai margini, sia verso nuove forme di povertà. In questo senso, gli spazi di cura previsti dal progetto diventano un caso particolare e concreto in cui si realizza una coralità territoriale solidale rinforzando le buone pratiche già attive. Nello specifico saranno ampliati e connessi i servizi offerti da tre ambulatori che fanno capo alla Fondazione Massimo Leone e all’Associazione Riario Sforza, di cui due già attivi e un terzo da avviare. Le due realtà operano da circa 30 anni nel territorio del centro storico napoletano con servizi totalmente gratuiti destinati a persone in condizioni di estrema marginalità sociale e senza dimora. Gli ambulatori erogano visite specialistiche in odontoiatria, oncologia, oculistica, chirurgia d’urgenza, dermatologia, otorino, otorinolaringoiatria, nefrologia, ginecologia, e si occupano di distribuire gratuitamente (sotto prescrizione medica o segnalazione) farmaci, materiale sanitario e protesi odontoiatriche. Nel centro diurno della Fondazione Massimo Leone verrà inoltre attivato uno sportello di orientamento e affido sanitario per garantire accompagnamento ai servizi offerti dal SSN e tutoraggio ad anziani, persone in forte stato di emarginazione e/o con disabilità. Lo sportello fungerà anche da primo canale di accoglienza per la presa in carico dei pazienti nell’ottica di un ascolto attivo atto a decifrare al meglio bisogni e necessità. Un altro ambito d’intervento sarà invece realizzato con l’Associazione Onlus La Scintilla, ente che dal 1989 si occupa di sostenere ed accompagnare persone con disabilità psicomotoria in percorsi di autonomia, agevolando il distacco dalla famiglia di origine allo scopo di desiderare e realizzare una propria idea di vita. Con Opera 5 verrà attivato un percorso di sostegno per famiglie con disabili. Partendo dai ragazzi con disabilità si entrerà in contatto con i loro familiari, i caregiver e le figure di riferimento per sostenerle nel delicatissimo compito che devono assolvere. Counselor, psicologi, medici ed infermieri offriranno un servizio di gestione dei momenti critici e creeranno spazi di condivisione in gruppo. Inoltre, uno psicoterapeuta offrirà percorsi individualizzati per coloro che ne faranno richiesta. Con una finalità interconnessa verrà, inoltre, costituito direttamente dal Pio Monte della Misericordia un Centro per le Famiglie: uno spazio di accoglienza e ascolto in cui vengono affrontate le difficoltà relative all’essere genitori, con un servizio di sostegno psicoeducativo e orientamento familiare. L’ultimo ambito d’intervento vede il rafforzamento dei servizi residenziali per familiari di pazienti lungodegenti presso la Casa di Matteo e Casa Gaia. In particolare, con la Cooperativa Raggio di Sole e la Fondazione Massimo Leone verrà potenziato il lavoro di supporto e accoglienza alle famiglie con bambini affetti da gravi patologie. In questo momento di emergenza dato dal grande numero di rifugiati che sta raggiungendo la città di Napoli, il Pio Monte della Misericordia ha deciso di destinare questa parte di progetto per ora a sette nuclei familiari ucraini con necessità di assistenza sanitaria. In linea con la mission finale di Opera 5, infatti, attualmente sono ospitati presso la Casa di Matteo e Casa Gaia donne e bambini ucraini, alcuni di questi con patologie gravi. I numeri che Opera 5 s’impegna a raggiungere nel triennio programmato 2022/2025 : 9000 visite specialistiche ambulatoriali, garantendo la presa in carico di 1.500 persone, 500 beneficiari dello sportello di affido e orientamento sanitario, 24 beneficiari del gruppo di supporto famiglie con disabili, 27 beneficiari delle residenze di supporto, 45 nuclei familiari presi in carico dal Centro per le famiglie. I NUMERI DI OPERA 5CONTRIBUTO: 600.000CAPOFILA: 1PARTNER: 9AMBULATORI: 3RESIDENZE DI SUPPORTO: 2CENTRO FAMIGLIE: 1PERCORSI DI SUPPORTO PISCOSOCIALE: 1 Per info: https://www.esperienzeconilsud.it/opera5/https://www.facebook.com/operacinquehttps://www.instagram.com/opera_cinque/

Federica Quaglieri: da attrice a speaker coach_Ciak Speaking: il primo corso sulla comunicazione magnetica per il digitale
Da Edward Norton a Gwyneth Paltrow passando per Will Ferrell e Jessica Alba. Tanti sono gli artisti internazionali che hanno avviato aziende innovative riscuotendo grande successo anche nel mondo degli affari. In Italia l’affermata attrice Federica Quaglieri ha ,anche lei, intrapreso la strada dell’imprenditoria, ma con un’attività completamente diversa da quelle dei suoi colleghi d’oltreoceano (che hanno investito perlopiù nei mondi della moda, dell’e-commerce e della produzione cinematografica). Lei, invece, aiuta gli imprenditori (digitali e non) a migliorare le proprie doti comunicative utilizzando i “trucchi” della recitazione. “Ciak Speaking” è il primo corso in Italia che unisce le più persuasive abilità del public speaking alle tecniche di recitazione, per diventare dei veri e propri “attori” protagonisti degli speech e della comunicazione digitale. Federica insegna le più importanti tecniche di dizione, comunicazione e interpretazione che le hanno permesso di ammaliare migliaia di ostici spettatori. I suoi allievi, oltre ad apprendere le regole di dizione e a “cestinare” le inflessioni dialettali, imparano a gestire la loro voce, acquisiscono le tecniche attoriali, imparano a scrivere uno speech ed acquisiscono capacità di leadership che li renderanno capaci di incantare tutti, tanto da essere considerati un “modello”. Il corso prevede, oltre a delle masterclass a numero chiuso, anche un protocollo di coaching personalizzato con incontri singoli one-to-one. Coloro che seguono i suoi percorsi hanno accesso ad una community esclusiva in cui possono confrontarsi e trovare nuovi spunti ed esercizi per mantenere allenato lo spirito attoriale di leader carismatico. “Ho creato un protocollo innovativo ed efficace che ha già permesso a migliaia di persone di eliminare per sempre ogni barriera emotiva limitante durante i discorsi in pubblico – spiega Federica -. I miei allievi sono tutte persone che posseggono grandi contenuti, ma che non sanno come farli conoscere al proprio pubblico. Spiego a marketer e manager come crearsi il proprio cinema fuori dal set, così che la loro comunicazione risulti unica, magnetica, esplosiva”. I percorsi di “Ciak Speaking” sono rivolti a: imprenditori e manager che vogliono trasformarsi in veri e propri attori del business e leader magnetici; marketer digitali che vogliono eliminare per sempre la loro introversione, abituati a lavorare nel dietro alle quinte, diventando così dei veri e propri frontman; content creator che vogliono diventare “memorabili”per il proprio pubblico online grazie ad una presenza comunicativa e scenica ancora più persuasiva; politici ed oratori che vogliono imparare un nuovo modo di trasmettere i propri ideali e valori,utilizzando la comunicazione persuasiva attoriale per veicolare i giusti messaggi. Scatenando in chi li ascolta emozioni così forti da rendere impossibile il non restarne rapiti. “Per anni ho lavorato a fianco di Massimo Ruggeri (giornalista purtroppo scomparso due anni fa) organizzando corsi in cui formavo i giornalisti che passavano dalla carta stampata al video – racconta Federica -. Ho formato avvocati per le arringhe, mostrando loro come utilizzare il linguaggio del corpo, come porre le domande in modo incisivo, e come curare la propria dialettica. Con l’avvento del Covid-19, e il cambio di rotta che tutti ci siamo trovati ad affrontare e vivere, le categorie che maggiormente si sono rivolte a me sono state i marketer, i content creator e i nuovi imprenditori dell’online. Infine, ho avuto l’onore di preparare, sia per la respirazione diaframmatica che per la comunicazione non verbale, le atlete della Russian Synchro School Brescia, agoniste di altissimo livello di nuoto sincronizzato (dirigenti: Yulia Kochetova, Jane Kochetova e Giuseppe Schiano)”. La piattaforma dei corsi è stata creata dalla brand manager Roberta Marzini:: www.federicaquaglieri-speakercoach.it Federica Quaglieri Federica Quaglieri, ideatrice di “Ciak Speaking”, è una speaker coach certificata e un’attrice professionista. Sin da piccola sognava di stare sotto ai riflettori e incantare il pubblico. Ha lavorato nelle fiction Rai e Mediaset, nei varietà prodotti dal mitico Adriano Aragozzini ed in contesti teatrali e cinematografici di rilievo, sempre nei ruoli da protagonista. Oggi, dopo aver realizzato a pieno il sogno che aveva da bambina, aiuta altri a prendersi “i propri di riflettori”, e incantare con l’arte della parola… ognuno nel proprio settore!

BANCHE: UNIMPRESA, RISALGONO A 18 MILIARDI SOFFERENZE, FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ CON RATE PRESTITI
Rapporto del Centro studi dell’associazione. È credit crunch per le imprese: i finanziamenti alle imprese sono scesi ancora dell’1% nell’ultimo anno, da 668 a 662 miliardi: -14 miliardi i crediti fino a 5 anni e +15 miliardi quelli di lungo periodo. In netta controtendenza il credito alle famiglie (+23 miliardi) trainato dal boom dei mutui (+18 miliardi). Prosegue la pulizia dei bilanci bancari dai crediti deteriorati, calati di 10 miliardi tra febbraio 2021 e febbraio 2022, ma le sofferenze nette sono tornate a salire negli ultimi mesi: dai 15 miliardi di settembre ai 18 miliardi di febbraio scorso. Il vicepresidente Spadafora: «Si sta creando una preoccupante situazione che potrebbe essere aggravata dalla scadenza delle misure sulle garanzie di Stato. Per le imprese ci sarà una clamorosa emergenza liquidità e per le famiglie si va verso un preoccupante scenario di dissesto» Allarme sofferenze bancarie: dopo un lungo periodo di “pulizia” dei bilanci, il credito ammalorato delle banche è tornato a salire. Le sofferenze nette sono cresciute progressivamente negli ultimi mesi: 15,3 miliardi a settembre, a 16,7 miliardi a ottobre, a 17,6 miliardi a novembre e 18,1 miliardi a febbraio 2022. Una preoccupante inversione di tendenza che sembra essere causata soprattutto dalle difficoltà delle famiglie: le rate non pagate sono aumentate, negli ultimi 12 mesi, di 814 milioni (+7%) arrivando oltre quota 12 miliardi. E contemporaneamente è credit crunch per le imprese: negli ultimi 12 mesi sono diminuiti di oltre 5 miliardi di euro i prestiti alle aziende italiane. Da febbraio 2021 a febbraio 2022, lo stock degli impieghi delle banche verso le imprese è calato da 668,2 miliardi a 662,7 miliardi con una contrazione che sfiora l’1%. Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale nell’ultimo anno va decisamente meglio sul versante dei finanziamenti alle famiglie, saliti di 18,6 miliardi (+2%), da 641,6 a 660,3 miliardi, trainati dalla crescita dei mutui, aumentati di oltre 17 miliardi (+4%). «Si sta creando una preoccupante situazione che potrebbe essere aggravata dalla scadenza delle misure sulle garanzie di Stato. Per le imprese ci sarà una clamorosa emergenza liquidità. Le banche hanno approfittato delle misure di sostegno pubblico soprattutto all’inizio della pandemia, sostituendo vecchie linee di credito erogate con poche garanzie, con nuovi finanziamenti coperti da Mcc e Sace. Il solito giochetto che porta a socializzare le perdite e privatizzare i profitti»commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. «Una pesante situazione si intravede anche per quanto riguarda le famiglie, per le quali si va delineando un preoccupante scenario di dissesto, con le banche che, proseguendo a gonfiare la bolla immobiliare, hanno enormi responsabilità sul sovraindebitamento dei cittadini» aggiunge Spadafora Secondo il rapporto del Centro studi di Unimpresa, per quanto riguarda le imprese, sono in ripresa i finanziamenti di lungo periodo (oltre 5 anni), saliti di 5,6 miliardi (+1,60%), passando da 354,3 miliardi a 360,1 miliardi, mentre quelli di medio periodo (fino a 5 anni) sono calati di 14,1 miliardi (-8,44%), da 166,9 miliardi a 152,8 miliardi e si è registrata una lieve crescita di 2,9 miliardi (+1,98%) di quelli a breve periodo (fino a 1 anno), saliti da 146,9 miliardi di febbraio 2021 a 149,8 miliardi di febbraio 2022. In totale, lo stock di impieghi alle aziende è sceso di 5,5 miliardi (-0,83%) passando da 668,2 miliardi a 662,7 miliardi. Tale andamento è in netta controtendenza rispetto a quanto osservato tra settembre 2019 e settembre 2020, periodo nel quale i finanziamenti bancari alle imprese – sostenuti dalle garanzie statali introdotti con i vari decreti approvati per far fronte all’emergenza Covid – erano aumentati di 60 miliardi, con una variazione positiva del 13%. «Questo tipo di lettura non viene condiviso dalle associazioni delle banche, che, tuttavia, si limitano a fornire il solo dato relativo alla variazione percentuale, sostenendo che il calo dello stock sarebbe legato anche alle cartolarizzazioni e altre cessioni di crediti deteriorati: si tratta di una impostazione che, tuttavia, allo stato, consente di scattare una fotografia parziale rispetto alla dinamica degli impieghi e che, pertanto, potrà eventualmente essere presa in considerazione, soltanto quando sarà eventualmente fornita la più ampia informazione su queste operazioni. Ciò al fine di mettere a disposizione dell’opinione pubblica un confronto omogeneo fra statistiche comparabili, evitando di offrire una ridda di numeri poco utile» osservano gli analisti del Centro studi di Unimpresa. Diverso l’andamento registrato, negli ultimi 12 mesi, sul versante dei finanziamenti alle famiglie: in totale, lo stock di impieghi è salito di 23,2 miliardi (+3,62%), passando da 642,1 miliardi a 665,2 miliardi. La crescita è legata prevalentemente all’incremento dei mutui casa per 18,4 miliardi (+4,69%), saliti da 393,4 miliardi a 411,8 miliardi. Positivo, ma con meno enfasi, invece, l’andamento del credito al consumo: più 1,5 miliardi, in crescita dell’1,45% da 109,4 miliardi a 111,1 miliardi. Lieve incremento anche per i prestiti personali: più 3,2 miliardi, in crescita del 2,31% da 139,1 miliardi a 142,2 miliardi). Complessivamente, il totale dei prestiti bancari al settore privato è salito di 17,7 miliardi (+1,35%), dai 1.310,3 miliardi di febbraio 2021 ai 1.328,1 miliardi di febbraio 2022. Prosegue la pulizia dei bilanci bancari dal credito ammalorato, ma va segnalata una preoccupante inversione di tendenza. Il totale delle sofferenze, nell’ultimo anno, è diminuito di 10,1 miliardi (-19,32%), da 51,9 miliardi di febbraio 2021 a 41,9 miliardi di febbraio 2022. Le rate non pagate dalle aziende sono scese di 8,9 miliardi (-26,75%) da 33,5 miliardi a 24,5 miliardi; quelle non pagate dalle famiglie sono salite di 814 milioni (+7,04%), da 11,5 miliardi a 12,3 miliardi; gli “arretrati” delle imprese familiari, poi, sono scesi di 1,3 miliardi (-30,92%), da 4,4 miliardi a 3,1 miliardi; mentre le altre sofferenze (pubblica amministrazione, onlus, assicurazioni e fondi) sono lievemente calate di 516 milioni (-21,05%), da 2,4 miliardi a 1,9 miliardi. Si segnala, tuttavia, un elemento di criticità. Su base annua, le sofferenze nette (ovvero quelle non coperte da garanzie reali), sono calate di 1,9 miliardi (-9,29%), da 20,1 miliardi di febbraio 2021 a 18,1 miliardi di febbraio 2022. Il ritmo tendenziale, però, mostra un andamento crescente, considerando che a settembre le sofferenze nette si sono attestate a quota 15,3 miliardi e poi sono progressivamente cresciute, a 16,7 miliardi a ottobre, a 17,6 miliardi a novembre e 18,1 miliardi a febbraio 2022: sull’inversione di tendenza sembra avere una incidenza rilevante la crescita del credito “malato” legato alle famiglie, probabilmente più in difficoltà dopo due anni di pandemia. Nell’ultimo anno, il rapporto tra sofferenze e prestiti è migliorato, passando dal 3,96% al 3,16% (dall’1,54% all’1,36% considerando le sole sofferenze nette).

Idrogeno: progetti in corso con il PNRR e opportunità per i territori
L’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA) sostiene le attività di RENAEL (Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali) che, martedì 3 maggio 2022 a Bari, organizza il primo appuntamento di Re-event, la nuova rassegna nazionale di RENAEL dedicata ad approfondimenti tecnico-amministrativi sui temi energetici di maggior interesse per la Pubblica Amministrazione, con il patrocinio di Ministero della transizione ecologica – MITE, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – MIMS, ANCI, GSE ed ENEA. Il primo incontro è dedicato agli enti della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di favorire il dialogo tra istituzioni e territori in relazione alle potenzialità derivanti dalle filiere di produzione e utilizzo dell’idrogeno. Una giornata con istituzioni e imprese, tra talk e appuntamenti b2M (business to Municipalities), per sostenere e creare opportunità e business per la transizione energetica, alla luce delle nuove opportunità offerte dal PNRR. La conferenza della mattina sarà l’occasione per aprire un confronto in merito agli strumenti finanziari a disposizione delle PA nell’ambito del PNRR nel quadro della Strategia Europea, ascoltare la voce di territori e imprese e condividere le esperienze maturate in relazione a progetti pilota in corso di realizzazione.Il pomeriggio sarà dedicato al networking con appuntamenti b2M (business to Municipalities) in cui i rappresentanti degli enti della PA potranno incontrare le imprese sulla base di un’agenda condivisa.In parallelo, RENAEL sarà a disposizione per fornire un’assistenza gratuita alle PA che parteciperanno all’evento. L’evento, oltre che in presenza, sarà trasmesso anche in diretta streaming.

CasaClima Tour 2022 – tappa di Napoli (Hotel Ramada, 14 aprile 2022)
Si riparte! L’Agenzia CasaClima e i rappresentanti del Network non vedono l’ora di tornare a incontrarsi, in collaborazione con il partner ANEA, con i professionisti di Napoli e di scambiarsi informazioni sulle ultime novità CasaClima e delle aziende partner. Il CasaClima Tour nasce con l’intento di divulgare know-how e buone pratiche CasaClima sul territorio nazionale. Da subito la scelta di andare dove normalmente CasaClima non arriva e coinvolgere i campioni nel loro settore, le Aziende Partner, si è rivelata felice. Dalla prima tappa di Milano nel 2015 all’ultima di quest’anno, oltre 10.000 partecipanti avranno assistito ai convegni. La formula è ben rodata e in continua evoluzione: relazioni tecniche brevi e concise si alternano al ritmo di uno show televisivo con le buone pratiche targate CasaClima prima della pausa. Poi tutti a lavorare insieme: tecnici CasaClima, esperti delle Aziende Partner, progettisti, artigiani e costruttori a confrontare esperienze, approfondire dubbi, cercare risposte e soluzioni in uno spazio trasformato in una grande aula-studio. Auguriamo a chi vorrà accompagnarci buon lavoro, nella convinzione che si tratti di un’iniziativa che può dare un importante contributo sia al sistema Paese sia alla salvaguardia del nostro pianeta e dalla quale usciremo tutti più soddisfatti e arricchiti. SCARICA IL PROGRAMMAISCRIVITI

+++ Aid for people: Napoli al fianco del popolo ucraino +++
La Bourelly Group invia materiale sanitario, farmaci, letti ospedalieri e barelle La “Bourelly Group” è in prima linea nella campagna di solidarietà per il popolo ucraino e lo fa inviando nei territori colpiti dalla guerra materiale sanitario, farmaci, dispositivi medici, attrezzature di prima assistenza e pronto soccorso.“Abbiamo raccolto – spiega GuidoBourelly, amministratore unico della Bourelly Group – materiale sanitario e di pronto soccorso ed in particolare letti ortopedici con spalliere, teli portaferiti, barelle autocaricanti, una barella da campo, sedie cingolate, gru elettriche, pannoloni per anziani, farmaci (analgesici, antibiotici, antinfiammatori), alcool, siringhe, garze, materiale sterile per ustioni, materiale per trattare le ferite, disinfettanti, lacci emostatici. In questo modo diamo il nostro contribuito concreto per assistere la popolazione che sta vivendo il dramma della guerra“. La spedizione della Bourelly Group, partita nella mattinata di lunedì 11 aprile, arriverà entro tre giorni in Ucraina: in particolare il materiale sanitario è destinato all’ospedale di Vinnycja, città dell’Ucraina centrale. Oltre al materiale sanitario ed alle apparecchiature di assistenza sono stati inoltre raccolti viveri, generi alimentari, beni di prima necessità, giocattoli per bambini. Sul tir diretto in Ucraina anche limoni tipici campani destinati nello specifico ad una azienda di Leopoli che realizza una bibita a base di limoni e zenzero per l’esercito ucraino. L’iniziativa ‘Aid for people‘ rientra in un ampio programma umanitario promosso a Napoli in sinergia con diverse onlus e associazioni del territorio. In particolare, alla raccolta di viveri e beni di prima necessità, ha partecipato l’associazione “Corazon latino” di Pilar Saavedra, la “Comunità senegalese di Napoli”, la “Coooperativa Casba”, il ristorante peruviano “Urubamba” che ha sede a Napoli. A seguire la raccolta del materiale e la spedizione è stato il capo dei volontari del ConsolatoUcraino di Napoli e Campania, Marina Sidorova.Per la Bourelly Group ha coordinato le operazioni sul campo Michele Ragozzino, Project manager del programma umanitario ‘Aid for people’, che si é occupato della sinergie tra onlus, associazioni, aziende del territorio nella raccolta del materiale. La Bourelly Group da anni è un punto di riferimento in Campania nel soccorso stradale e nel soccorso sul territorio: opera quotidianamente sul fronte delle emergenze e del pronto intervento. È inoltre specializzata nel servizio di trasporto infermi, assistenza domiciliare, trasporto dializzati. Guido Bourelly conclude: “Nessuno deve tirarsi indietro in questo momento così difficile ed abbiamo deciso di fornire il nostro supporto nel settore dove abbiamo competenze specifiche, oltre ad avere materiali, strumenti ed apparecchiature all’avanguardia. Spero che la guerra finisca prima possibile e la popolazione civile possa tornare ad una vita normale“. Report materiale sanitario raccolto e spedito dalla Bourelly Group 7 LETTI OSPEDALIERI 1 LETTO OSPEDALIERO ELETTRONICO1 SEDIA A ROTELLE2 MONTASCALE CINGOLATI ELETTRONICI 3 SOLLEVA-MALATI ELETTRICI 2 DEAMBULATORI ASCELLARI 108 CEROTTI A ROCCHETTO IN TNT 5X5M 1 TELO PORTAFERITI2 BARELLE AUTOCARICANTI1 SEDIA CARDIOLOGICA 1 BARELLA DA CAMPO 200 LACCI EMOSTATICI TUB. LATTICE 10 BENDE 7X5 CONFEZIONE DA 10 PZ100 AMOXICILLINA EG 12CPR 1G 144 KETOROLAC MY 3F 1ML 30MG/ML 50 UGUROL IV OS LOC 6F 5ML 500MG 10 TORCE ELETTRICHE 10 BATTERIE TIPO AA CONFEZIONE DA 8 PZ 40 SIRINGHE10 PASTELLI CARIOCA DA 6 PZ. 10 PENNARELLI CARIOCA DA 6 PZ. 20 CONFEZIONI ASSORBENTI LINES IDEA ULTRA 31 CONFEZIONI PANNOLINI BABY VARIE TAGLIE 4 CONFEZIONI PANNOLINI PER ADULTI 20.000 MASCHERINE CHIRURGICHE

Portici: quattro panchine letterarie installate in villa comunale
Da Dante Alighieri alla Cenerentola di Basile, da Pinocchio e Geppetto a Harry Potter: sono i quattro soggetti individuati dal presidente della commissione Cultura del consiglio comunale di Portici, Luca Manzo, che gli alunni del liceo artistico Francesco Saverio Nitti hanno saputo trasformare in altrettante panchine letterarie. L’iniziativa si è inserito in un progetto portato avanti dall’amministrazione comunale di Portici guidata dal sindaco Vincenzo Cuomo su iniziativa dell’assessore all’Istruzione Maria Rosaria Cirillo che ha accolto la proposta del consigliere comunale Luca Manzo.Il progetto, partito nei mesi scorsi ,ha visto impegnati gli allievi della scuola superiore con sede in Via Scalea, e oggi ,sabato 9 aprile alle ore 11 le quattro panchine letterarie, tutte a forma di libro, sono state installate all’interno della villa comunale.”Portici è una città di grande tradizione culturale – sottolinea il primo cittadino – Nello specifico, le panchine letterarie ci consentiranno di promuovere il nostro territorio anche attraverso l’arte”.“Si tratta – afferma invece l’assessore Cirillo – dell’ennesima iniziativa di promozione alla lettura promossa dall’amministrazione comunale di concerto con le scuola, in uno spirito di collaborazione che in questi anni ha saputo dare importanti risultati”.“Non è un caso – conclude il promotore dell’iniziativa, il Presidente Commissione Cultura Luca Manzo – che il nostro impegno ci ha permesso di essere insigniti dal Cepell (l’istituto autonomo del Ministero della Cultura) del prestigioso titolo di ‘Città che legge’. Le panchine letterarie collocate in villa comunale sono un ulteriore passo in avanti per continuare a caratterizzarci come Città del libro, allo scopo di puntare ad ottenere altri importanti riconoscimenti”.

Lina Tur Bonet in concerto a Napoli il 10 aprile alla Fondazione Pietà de’ Turchini.
Arriva in Italia per tre concerti promossi dall’Instituto Cervantes la violinista e compositrice spagnola Lina Tur Bonet. Accompagnata dall’ensemble Musica Alchemica, si esibirà l’8 aprile 2022 a Roma al Palazzo di Spagna (sede dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede), il 10 aprile a Napoli alla Fondazione Pietà de’ Turchini e il 12 aprile a Palermo presso la Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani. In tournée per l’Italia per la quinta edizione del Progetto Europa, frutto della collaborazione con l’Istituto Nazionale delle Arti dello Spettacolo e della Musica (INAEM) e il Centro Nazionale di Diffusione Musicale (CNDM), presenta un programma incentrato soprattutto su Angelo Corelli, le cui sonate in trio hanno costituito una standardizzazione formale e armonica della scrittura barocca per complessi strumentali. Insieme a Corelli, potremo apprezzare l’opera di un gesuita sivigliano, Francisco José de Castro, che visse e lavorò in Italia, scrivendo musica da dilettante con uno stile di chiara ispirazione corelliana. Il legame tra Spagna e Italia finisce per allacciarsi anche alla figura di Domenico Scarlatti, le cui sonate sono ritenute intramontabili. Acclamata dalla critica per il suo virtuosismo,unito ad una musicalità fuori dal comune e alla sua energia scenica, Lina Tur Bonet ha intrapreso una carriera versatile e personale da violinista e direttrice. Il suo repertorio abbraccia più di 400 anni di musica, utilizzando sempre strumenti originali dell’epoca. Fin da giovanissima ha lavorato con molti dei gruppi più riconosciuti di musica barocca, romantica e contemporanea, tra cui Les Musiciens du Louvre, Les Arts Florissants, Mahler Chamber Orchestra e l’Orchestra Mozart Bologna diretta da Claudio Abbado, Daniel Harding e John Eliot Gardiner. Ha lavorato, inoltre, con Menahem Pressler, Patrick Demenga, Thomas Brandis, i membri del Casals Quartet, Christoph Hammer, Hiro Kurosaki e Kenneth Weiss. Scelta come artista d’eccezione al Festival di Montreal nel 2017 per interpretare l’assolo integrale per violino di J. S. Bach, ha eseguito tutte le Sonate del Rosario di Heinrich Ignaz Franz von Biber in Spagna, a Vienna e a Tokyo, insieme a concerti per violino e orchestra da Vivaldi a Bartok. In carriera ha ottenuto numerosi premi da riviste di settore, tra cui il prestigioso Diapason d’Oro. È stata premiata, inoltre, in diversi concorsi internazionali come il Premio Bonporti, mentre il suo lavoro discografico con le Sonate di Beethoven ha ricevuto 5* dalla Radio di Berlino. Attualmente viaggia per il mondo esibendosi da solista in prestigiose sale come la Wigmore Hall di Londra, Styriarte a Graz, Musik Before 1800 a New York, Concertgebouw di Amsterdam, Musashino Hall di Tokyo, all’Università di Yale e come musicista da camera alla Musikverein e Konzerthaus di Vienna e alla Filarmonica di San Pietroburgo. Nei tre concerti italiani dal titolo “Corelli e l’Arcangelo spagnolo” la violinista e direttrice originaria di Ibiza dividerà il palco con Musica Alchemica. Un ensemble flessibile, per l’occasione composto da Valerio Losito al violino, Oleguer Aymami al violoncello e Diego Ares al clavicembalo. Fondato da Lina Tur Bonet durante il suo soggiorno a Vienna, Musica Alchemica ha debuttato a Villa Musica a Mainz e al Festival di Potsdam con l’opera Alessandro di Handel, diretta da Alan Curtis. Riconosciuto internazionalmente grazie alle sue pluripremiate registrazioni, oltre ai sei lavori discografici prodotti dalla casa discografica tedesca Pan Classics, il gruppo ha registrato anche musica di Legrenzi, Biber, Bach e Haendel per la radio austriaca ORF ed è stato registrato dal vivo da RTVE e dalla NHK giapponese. Grazie al suo carattere multidisciplinare, Musica Alchemica collabora con il poeta Antonio Colinas ne “La Tumba negra”, con l’artista Ángel Haro in “Folia”, esibendosi nei principali teatri e sale da concerto in Europa, America e Asia. Oltre che in musei e spazi culturali internazionali, unendo tecniche audiovisive alla sua musica e collaborando con videoartist, pittori, cineasti, illustratori di moda e attori. Ha collaborato anche a progetti pedagogici a Panama e in Bolivia, impartendo lezioni Magistrali e condividendo il palco con giovani musicisti.

Lo Studio Trisorio inaugura una nuova sede a Capri.
Sabato 16 aprile 2022, alle ore 12, lo Studio Trisorio inaugura una nuova sede a Capri. Un white cube in pieno centro storico sarà il luogo di questo progetto ideato da Laura Trisorio.«Partendo dall’idea dell’isola e dalle suggestioni che questa rimanda, sono stati individuati tre temi sui quali abbiamo invitato i nostri artisti a riflettere: la luce, la natura, la memoria. Su una grande parete centrale, che abbiamo chiamato project wall, si susseguiranno opere site specific ispirate a questi temi e periodicamente verrà comunicato l’artista coinvolto nel progetto e la tematica affrontata» – racconta Laura Trisorio in merito a questa nuova avventura.Sarà Christiane Löhr a inaugurare il project wall con una installazione dedicata al tema della natura e realizzata con i semi di cardo.Lo Studio Trisorio ha una lunga storia che si intreccia con quella dell’isola di Capri. Già negli anni Settanta i più noti esponenti dell’arte contemporanea, tra cui Joseph Beuys, Jannis Kounellis, Mario Merz, Cindy Sherman, Ettore Spalletti e Cy Twombly, solo per citarne alcuni, direttori di musei, galleristi e critici, erano soliti soggiornarvi per lunghi periodi, ospiti della famiglia Trisorio presso la Villa Orlandi di Anacapri. Da quelle occasioni di incontro e scambio sono nate alcune opere iconiche come La rivoluzione siamo Noi (1971), immagine conosciuta in tutto il mondo che ritrae Beuys nel viale d’ingresso della villa. Il nuovo spazio caprese intende proseguire quella storia, partecipando in modo dinamico all’atmosfera vitale dell’isola e all’ambiente internazionale che vi si respira.Da aprile ad ottobre si susseguiranno eventi ed esperienze uniche tra arte e natura, rispettando il carattere eclettico per cui Capri è famosa e apprezzata da sempre in tutto il mondo.

Riparte oggi la rossa funicolare di Capri
Con la riapertura della Funicolare, il caratteristico mezzo che in meno di cinque minuti copre il percorso dal porto di Marina Grande alla Piazzetta, la stagione turistica di Capri riprendere a pieno ritmo. Le due stazioni di Marina Grande e Piazza riapriranno poco dopo le 6 per consentire la prima partenza della vettura da entrambi i siti alle 6.25 del mattino, l’ultima nella scaletta oraria è fissata alle 21.20 dopo l’arrivo degli ultimi traghetti dalla terraferma. La Funicolare di Capri è rimasta ferma per i lavori annuali a partire dal restyling delle vetture alla verifica di tutte le strutture tecniche. Circa due mesi di stop nel clou della stagione invernale e domani la ripresa che consentirà a visitatori e residenti di ottimizzare i tempi ed usufruire di un mezzo comodo, veloce e sicuro per raggiungere in pochi minuti i punti di destinazione da Marina Grande a Capri e da Capri a Marina Grande. L’annuncio è stato dato dalla società Funicolare di Capri che oggi ho diffusa la scaletta oraria che alleghiamo al comunicato.

Presentato a Napoli “Il Lupo e l’agnello” Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità
Non più la questione meridionale, ma l’occasione meridionale. E’ questa la ricetta del professor Pietro Massimo Busetta, nel giorno della presentazione napoletana del suo ultimo lavoro “Il Lupo e l’agnello”, dal mantra del Sud assistito all’operazione verità. La presentazione all’Hotel Alabardieri di Napoli organizzata dal circolo “Salvo D’Acquisto” di Mezzogiorno Federato di Napoli. Al tavolo dei relatori con l’autore anche Luigi Del Core Coordinatore circolo Salvo D’Acquisto di Mezzogiorno Federato, Salvatore Grillo Economista, già Parlamentare, Presidente il Consiglio Nazionale di Mezzogiorno Federato; Salvatore Sannino Medico, tra i fondatori di Mezzogiorno Federato, vice Presidente di Italia Mediterranea; Pasquale Esposito Storica firma del Mattino, meridionalista militante, autore di saggi sulla questione meridionale. La crisi economica mondiale e la guerra tra Russi e Ucraina, impongono, secondo Luigi Del Core e Salvatore Grillo, riflessioni importanti e serie su quale sia il futuro del Mezzogiorno d’Italia legato a doppio filo a quello internazionale e europeo. Il Mediterraneo, può e deve essere la nuova porta dell’economia mondiale. I traffici merci che attraverseranno il canale di Sicilia direzione Africa e Asia possono essere la svolta per tutto il Vecchio Continente. C’è bisogno di guardare all’Africa come a una risorsa e non più come un problema. Un continente capace oggi di poter offrire al mondo ma soprattutto all’Europa quelle risorse che fino a ieri vendeva la Russia. Gas, petrolio, elettricità possono arrivare dal Nord Africa e dal Africa Nera, ricca anche di una popolazione che con i giusti investimenti potrebbe smettere di emigrare e essere finalmente risorsa per la propria terra e indirettamente per l’Europa. Una politica seria va immaginata per il Sud che oggi non può essere più territorio di conquista di un Nord oramai allo sbando politico e istituzionale. Quindi come trasformare il Mezzogiorno da problema in opportunità? A chi addebitare due secoli di fallimento delle politiche meridionaliste? Quali sono le proposte operative concretamente attuabili in tempi brevi? A questi temi nevralgici per il futuro di tutto il paese ha risposto nel corso del suo intervento il professore Pietro Massimo Busetta. Nel volume, che vede la prefazione di Adriano Giannola. il professore ha tentato tenta di dare risposte chiare e documentate rivisitando, in una prospettiva ‘eretica’, le posizioni dei principali attori della questione meridionale e le svariate soluzioni avanzate dall’unità d’Italia ai giorni nostri, sviscerando i temi più svariati e spaziando dall’economia alla politica. Una riflessione attenta con uno sguardo privilegiato sulla narrazione da ridiscutere e smentire del Sud ‘zavorra d’Italia’. Nel corso della serata Luigi Del Core Coordinatore circolo Salvo D’Acquisto di Mezzogiorno Federato ha anche spiegato quali saranno i compiti del nuovo movimento politico, partendo soprattutto da coloro che non votano o che non hanno votato nelle ultime uscite elettorali. E’ a loro che parla Mezzogiorno Federato, è a loro che il movimento vuole dare risposte e anche un’alternativa politica meridionalista ma soprattutto seria e partecipata.

NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI | Audizioni attività concertistiche 2022
La Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli indice audizioni finalizzate a individuare strumentisti idonei per l’inserimento nell’organico orchestrale, con contratti a tempo determinato, per attività concertistiche previste nell’anno 2022. Le audizioni sono aperte alle seguenti categorie di strumenti: Violini, Viole, Violoncelli, Contrabassi, Oboi, Fagotti, Trombe, Tromboni. Le audizioni si terranno a Napoli presso la sede artistico-operativa della Nuova Orchestra Scarlatti, il Complesso dei Santi Marcellino e Festo (Largo San Marcellino), nelle seguenti date: sabato 30 aprile 2022 alle ore 09.00 per gli archi (violini, viole, violoncelli, contrabbassi); domenica 1 maggio 2022 alle ore 09.00 per i fiati (oboi, fagotti, trombe, tromboni). Tutte le informazioni sulla modalità di partecipazione alle audizioni sono disponibili al link https://www.nuovaorchestrascarlatti.it/audizioni-nos-2022/

UCRAINA: UNIMPRESA, CRESCE PAURA PER NUOVA RECESSIONE, TERZA IN 10 ANNI
Cresce, nonostante diverse rassicurazioni, la paura per una nuova recessione: sarebbe la terza in 10 anni, anche se per ora è prematuro parlare di pil negativo che appare come una prospettiva esagerata. Al momento le previsioni della crescita del pil italiano per il 2022 cambiano di settimana in settimana: prima della guerra si indicava un più 4,7%, adesso il governo, con il nuovo Documento di economia e finanza, stima un più 3,1% anche se appare più verosimile una prospettiva più bassa attorno a un più 2,8%. È quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale, la minore crescita farà perdere circa 50 miliardi di euro di pil quest’anno. «Dopo oltre 40 giorni di guerra c’è pessimismo sulle prospettive economiche, il conflitto è arrivato quando eravamo sulla via della ripresa post-Covid. Le cause del brusco rallentamento dell’economia sono l’inflazione e, quindi, l’aumento dei prezzi (delle materie prime e al consumo) che già stanno mettendo in difficoltà i cittadini. Pesa soprattutto l’incertezza per le imprese e per le famiglie. La guerra sta durando più del previsto. Le conseguenze di una recessione sarebbero ancora più pesanti in Italia, sia economicamente sia socialmente e metterebbero a rischio anche gli effetti positivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Secondo il vicepresidente di Unimpresa «in questo momento, abbiamo due incognite e una certezza. Le due incognite sono la durata della guerra e l’impatto della stessa guerra sulla nostra economia. La certezza è l’inflazione che produce un doppio effetto negativo: riduce il potere d’acquisto dei salari e “mangia” letteralmente i nostri risparmi. Di questo dobbiamo preoccuparci proprio mentre si avvicina la stagione turistica perché la capacità di spesa delle famiglie italiane sarà inferiore agli anni precedenti. Con lo stipendio che si guadagnava ieri, oggi possiamo comprare e fare meno. I nostri risparmi verranno erosi appunto dall’inflazione che oggi è arrivata al 7%: vuol dire che i nostri soldi varranno meno. La “tassa occulta” sui 1.640 miliardi di euro depositati in banca dalle famiglie aumenta con l’aumentare dell’inflazione e vale, adesso, 115 miliardi di euro annui». Spadafora, quindi, spiega che «per tutti questi motivi, saranno indispensabili nuove misure straordinarie, interventi economici per compensare la minore crescita, ben oltre di quelli prospettati ieri dal governo con il Documento di economia e finanza». Tra le possibili soluzioni e interventi, il vicepresidente di Unimpresa suggerisce di «tagliare ulteriormente i costi dell’energia oltre che di prorogare le misure straordinarie post Covid per imprese e famiglie. Bisogna, poi, intervenire sul fronte della liquidità e sui prestiti bancari, sia con garanzie per i nuovi finanziamenti sia con le moratorie (cioè la sospensione delle rate dei vecchi prestiti). Gli aiuti economici vanno mantenuti fino al termine del 2022 e forse anche oltre».

GRANDE SUCCESSO PER L’ARCIMBOLDO D’ORO DELLA PASTICCERIA
Lopa:Valorizzare la pasticceria identitaria attraverso il gemellaggio tra le produzioni di eccellenze del mezzogiorno, grazie anche alla capacità di trasformazione dei nostri maestri pasticcieri e distillatori,possono rappresentare un volano di sviluppo economico, sociale e culturale del territorio del mezzogiorno. Un successo annunciato, quello decretato ieri al Teatro MAV Museo Archeologico Virtuale, di Ercolano, baluardo di cultura ai piedi del Vesuvio, in occasione dell’assegnazione a prestigiosi pasticcieri,de L’Arcimboldo d’Oro. Una serata evento dedicata al mondo del pasticceria d’autore, protagonisti quindi i pasticceri, selezionati da professionisti della comunicazione, in base a precisi criteridi valutazione. Scelti perché identificano il mero impegno nella conduzione dei laboratori di pasticceria, per l’alta qualità delle materie prime utilizzate, per la capacità di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio tramite le loro produzioni, pur guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze. L’Arcimboldo d’Oro è nato in occasione dei primi dieci anni di vita del magazine del settore enogastronomico www.larcimboldo.it impegnato nel narrare e trasmettere al lettore il racconto di professionisti, aziende e prodotti d’eccellenza,fonti di cultura e d’identità del vasto patrimonio enogastronomico italiano. Il simpatico omino Artista del gusto, logo che marca le edizioni di TuffOlio e del Festival Artisti del gusto, ovvero gli eventi ideati e organizzati dal team di Angela Merolla, è divenuto la statuetta dorata dalla forma moderna e stilizzata,creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev. Nell’entusiasmo del pubblico presente si sono rivelati i nomi dei pasticcieri premiati con L’Arcimboldo d’Oro, tutti in bianca divisa professionale a logo d’oro, realizzata dalla Goeldlin Collection ,azienda sartoriale campana, dedita all’ abbigliamento professionale di qualità. All’apertura del sipario, il benvenuto dell’attore Angelo Iannelli che nelle vesti di Pulcinella, maschera napoletana della Commedia dell’Arteamante del buon cibo,ha esordito sulla pasticceria napoletana, con l’allegria e la tipica chiacchiera pulcinelliana. Poi la conduttrice Edda Cioffi, volto noto della TVcampana, ha accolto sul palco i 16 pasticcieri campani selezionati, più un pasticciere di origini napoletane che ha portato la pasticceria tradizionale partenopea in Puglia. I pasticcieri premiati e brillantemente intervistati dalla Cioffi sono stati: -Pasticceria Pepe Mastro Dolciere-S.Egidio del Monte Albino I maestri pasticcieri Prisco e Giuseppe Pepe, premiati da Angela Merolla – Pasticceria Generoso-Ercolano Il maestro pasticcere Matteo Cutolo, premiato dal Sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto – Pasticceria Capparelli-Napoli Il maestro pasticciere Salvatore Capparelli, premiato Paolo Gramaglia chef stella Michelin e titolare del Ristorante President-Pompei -VanilyPatisserie-Carinaro CE Il maestro pasticciere Luigi Conte, premiato da Stefania Varriale titolare di Villa Imperiale a Marechiaro-NA –Gran Caffè Gambrinus-Napoli Il maestro pasticcere Stefano Avellano, premiato da da Luigi Barone executive chef di Villa Diamante a Posillipo-NA –Palazzo Dominici Cafè-Sant’Anstasia-NA Il maestro pasticciere Luigi Vitiello, premiato da Luisa Fusco titolare del Ristorante Donna Luisella a Borgo Marinaro-NA -Pasticceria Mignone-Napoli I maestri pasticciere Ugo e Raffaele Mignone, premiati da Antonio e Marcello Goeldlin, della nota azienda di abiti da lavoro Goeldlin Collection. -Pasticceria D’Elia-Teggiano SA Il maestro pasticciere Domenico Manfredi, premiato da Giuseppe Zaccaria chef e titolare del Ristorante Dal Pescatore a Vietri sul Mare SA -Pasticceria Pansa-Amalfi SA I maestri pasticcieri Nicola e Andrea Pansa, premiati da Adriano Casolaro della Casolaro Hotellerie. -Pasticceria Casertano-Napoli Il maestro pasticciere Salvatore Casertano, premiato da Antonio Sorrentino chef e docente. -Pasticceria Sirica-San Giorgio a Cremano NA Il maestro pasticciere Sabatino Sirica, premiato dal giornalista enogastronomico Luca Matarazzo. -PasticceriaGran Caffè Romano-Solofra AV Il maestro pasticciere Raffaele Romano, premiato da Vincenzo Serra titolare del liquorificio artigianale Qual’Italy. -Pasticceria Capriccio-Napoli Il maestro pasticcere Raffaele Capparelli, premiato da Luca Fattoruso chef del Ristorante 0’ Parrucchiano di Sorrento. -PasticceriaNapoletana Ferrero-Taranto Il maestro pasticcere Marco Ferrero, premiato dalla chef Giusy di Castiglia. -Pasticceria Romolo-Salerno Il maestro pasticciere Remo Mazza, premiato da Antonio Morinelli chef e titolare del Ristorante Suscettibile Salerno. -Pasticceria delle Grazie-Eboli Il maestro pasticciere Antonio Chiumiento, premiato da Gianluca Russo, titolare della distilleria “Maurizio Russo”. -Pasticceria Minichini-Nola NA Il maestro pasticcere Francesco Minichini, premiato da Pasquale Vitale chef e titolare del Ristorante Pascalò di Vietri sul Mare-NA. Dopo la premiazione presso la sala al piano superiore del MAV,gli ospiti hanno potuto degustare i superlativi dolci realizzati da tutti i pasticcieri premiati, come pure le loro golosissime colombe, anticipando i profumi ed i sapori della Pasqua. Nella sala del MAV il percepibile fascino della storia è stato impreziosito dalla raffinata musica dell’agenzia “Son Music Live” che ha incorniciato le degustazioni. Perfettamente abbinate le bollicine venete, Metodo Classico Lessini Durello Brut e Alpone Durello Dolce dell’azienda Gianni Tessari e il Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg dell’azienda Villa Venier. Molto interessanti le proposte artigianali della distilleria “Maurizio Russo” di Cava De’ Tirreni in provincia di Salerno e della Calabria il liquorificio “Qual’Italy” di Cosenza. L’agenzia Zebbyanimation Events e Balloon di Napoli, come sempre impeccabile, ha curato la direzione artistica, collocando per l’occasione una statua vivente dalle sembianze de L’Arcimboldo D’Oro, attrazione che ha attirato con curiosità gli ospiti presenti. Logo, statuina, giacca, statua vivente, L’Arcimboldo d’Oro, ha bollato così la felice serata dedicata alla pasticceria d’autore. Hanno presenziato, tra gli altri, l’Artista e Poeta Gennaro D’ARIA, la Dottoressa Anna RUBINO, esperta del GLUTEN FREE, la titolare del noto marchio della Ristorazione Partenopea DONNA LUISELLA, Luisa LA MATTA in FUSCO, Adriano CASOLARO della CASOLARO HOTELLERIE, gli CHEF Vincenzo TOPPI Antonio SORRENTINO e il PORTAVOCE della CONSULTA NAZIONALE PER L’AGRICOLTURA E TURISMO, Rosario LOPA che sottolinea come: Valorizzare la pasticceria identitaria attraverso il gemellaggio tra le produzioni di eccellenze del mezzogiorno, grazie anche alla capacità di trasformazione dei nostri maestri pasticcieri e distillatori,possono rappresentare un volano di sviluppo economico, sociale e culturale del territorio del mezzogiorno. Si ringraziano i partner dell’evento: -Qual’Italy- Cosenza -Maurizio Russo- Cava De’ Tirreni-SA -GianniTessari-Roncà VR-Villa Venier-TV -STUDIO 92-FOOD BRANDING DESIGN di Casavatore – NA -Son Music Live–NA ZebbyanimationEvents e balloon –NA -Goeldlin Collection-NA -Gabbianella club srl- NA

Napoli. Grande successo per la VI edizione della gara podistica “Corri per…dire no alla violenza”
Il maxi evento sportivo, svoltosi presso lo stadio militare “Albricci” è stato organizzato da Alfonso Iavarone. NAPOLI. Torna con successo dopo la pausa forzata causa pandemia la gara podistica “Corri per dire no alla violenza”, giunta alla sesta edizione e, come sempre, organizzata, promossa e fortemente voluta da Alfonso Iavarone . La kermesse sportiva, che si è svolta domenica 3 aprile, presso lo stadio militare Albricci di Napoli, ha visto ai nastri di partenza ben 650 atleti da società sportive differenti, provenienti non solo dalla regione Campania. Per l’occasione sono stati allestiti anche stand promozionali ed un buffet per festeggiare i partecipanti alla competizione. Gli atleti questo anno hanno corso uniti dal desiderio di portare una testimonianza contro la guerra che sta insanguinando l’Ucraina dunque davvero una grande giornata di sport e di forti emozioni, di altissimo livello tecnico ed organizzativo, ma anche un momento di inclusione sociale, di condivisione e di confronto . Il percorso individuato per questa edizione, si è snodato per quasi dieci chilometri tra le strade di Poggioreale, Vicaria, Vasto, Corso Umberto ,Foria, Monteoliveto , Piazza Carlo3 , Arenaccia per poi fare ritorno nuovamente alla stadio militare Albricci. “Sono molto soddisfatto per la bella riuscita dell’evento – commenta il patron Iavarone – soprattutto per la speciale valenza che ha avuto in termini di inclusione e testimonianza per dire no alla guerra . Un plauso particolare va ai miei collaboratori, alla mia famiglia e a tutto lo staff, nonché all’Esercito Italiano, il Comune di Napoli, ente patrocinante unitamente alla IV municipalità, Città Metropolitana di Napoli”. La gara. A tagliare per primo il traguardo per la categoria maschile è stato Makadmi Driss, della società ASD Terzigno corre, che ha chiuso con un tempo totale di 30’, 09’’. Alle sue spalle Adimi Ismail (società Caivano Runners ) e Feola Francesco (società ACSD Felixrunning. Per la categoria femminile, invece, il podio più alto è andato a Palomba Filomena (Caivano Runners) che ha fatto registrare l’ottimo tempo di 36’,30”. Secondo piazza per Annamaria Di Blasio, della ASD Atletica Macasport, e terza posizione per Emilia Di Iulio di Atletica San Nicola. Al cerimoniale di premiazione hanno preso parte tra gli altri il testimonial Patrizio Oliva campione olimpionico il Generale di Divisione Roberto Angius, l’assessore allo sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante , il presidente della IV municipalità Maria Canaglia e gli organizzatori Alfonso e Guglielmo Iavarone. La manifestazione è stata resa possibile grazie al supporto di: Cuori di Sfogliatella, Cantine Mediterranee, Chalet Barbato, Il Poggio, pastificio Divella, Farmacie del Benessere del dott. Davide Carraturo , ingrosso frutta Della Vecchia , panificio Rescigno , T.S.M. di Ciro Guarino, Gillini gioielliMedia partner Caprievent , X Eventi & Communication e radio Punto Nuovo

BILANCIO POSITIVO PER L’INIZIATIVA A NAPOLI “LO SPACCO”
Si è concluso ufficialmente oggi il primo progetto Spacco! Nu pacco co’ core, il progetto nato su iniziativa di Laura Bismuto dell’associazione UANMA e di Rosa Praticò dell’associazione Officina delle idee, con la consegna dell’assegno destinato all’associazione Sostenitori Ospedale Santobono, per supportare l’acquisto di un monitor di nuova generazione per la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli.Il progetto, nato intorno al mese di novembre, ha visto la partecipazione attiva e la generosa disponibilità di 5 partners di eccezione: Antonio Ferrieri di Cuori di Sfogliatella, Camillo Sorrentino di Torre Ferano, Michele Buonincontro di San Gregorio Armeno, Giovanni Falco dell’omonimo pastificio, e Nello Maresca dell’agenzia di Comunicazione&Marketing Audacia. “Nel periodo di Natale, con i loro prodotti di grande qualità e servizi di eccezione, offerti gratuitamente per il progetto – dichiara la Presidente Rosa Praticò – sono stati assemblati e venduti 114 Spacchi che, tolto il 30% destinato a coprire le spese vive dell’iniziativa, ci hanno consentito di raccogliere e destinare all’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono, 3.990 euro”. “Un risultato che, considerata il periodo di piena pandemia in cui si è lanciato il progetto, e la conseguente crisi anche economica delle imprese e della comunità, ci soddisfa pienamente – dichiara la Bismuto – Sapere che i nostri sforzi contribuiranno a migliorare i servizi offerti ai bambini più fragili e magari a salvare qualche vita, ci riempie di orgoglio e di gioia”. Oggi pomeriggio, presso la sede dell’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono, i rappresentanti dei cinque partners, insieme alla Praticò e alla Bismuto, hanno consegnato al dott. Tramontano l’assegno destinato alla Tin dell’ospedale pediatrico cittadino. Dott. Antonino Tramontano Presidente Emerito e fondatore della Sostenitori Ospedale Santobono: “Ringraziamo di cuore le due associazioni e gli imprenditori che si sono uniti per l’iniziativa. Da sempre il nostro principale obiettivo è riuscire ad assicurare le migliori cure possibili ai piccoli pazienti scendendo al fianco dell’ospedale pediatrico napoletano, ma é grazie a iniziative lodevoli come questa che riusciamo a portare a termine la nostra missione. Grazie ai fondi raccolti dai promotori dell’iniziativa “Spacco” e ai donatori che anche attraverso il 5×1000 ci hanno sostenuti, siamo riusciti in brevissimo tempo a raccogliere tutta la cifra necessaria per l’acquisto del monitor di emodinamica per la Terapia Intensiva Neonatale. Presto il Santobono sarà il primo ospedale del Sud Italia ad avere una tecnologia così avanzata per il monitoraggio dei neonati, e aiuterà tanti piccolissimi pazienti a sopravvivere. Il grazie più grande è soprattutto da parte dei loro”. Diverse le personalità del mondo dell’Associazionismo, Volontariato e della Promozione Sociale, che hanno sostenuto l’iniziativa, tra cui Rosario Lopa Rappresentante ASI- Associazioni Sportive e Sociali Italiane – Ente di Promozione riconosciuto dal CONI e Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo.

Al Tennis Club Capri successo per la prima tappa del circuito nazionale dei tornei tennis FISDIR 2022
La ripresa della stagione turistica caprese riparte con lo sport. Lo dimostra il grande successo di atleti e di pubblico che ha riscosso, la prima tappa del Circuito Nazionale dei Tornei di Tennis FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), organo a cui il Comitato Italiano Paralimpico ha delegato la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo di tutta l’attività sportiva delle 22 discipline destinate agli atleti OPEN e C21 (sindrome di Down). La manifestazione promossa e organizzata dal Tennis Club Capri si è avvalsa del patrocinio del patrocinio del Comune di Capri e la collaborazione di varie associazioni ed enti isolani. Il torneo è stato diviso in tre categorie, una due giorni sabato e domenica che ha visto gareggiare nelle varie categorie ben 32 atleti. Nella categoria Promozionale hanno gareggiato 32 atleti. Ad aggiudicarsi il singolare maschile è stato vinto da Olivo che ha battuto in finale su Bigattin. Mentre il singolare femminile ha visto prevalere l’unica caprese in gara, Silvana Di Martino che in finale ha sconfitto la Casilli. Nel doppio maschile ad affermarsi sono stati Dri e Olive battendo Deison e Bigattin. Fra gli 8 iscritti nella categoria C21 la palma della vittoria nel singolare maschile è andata a Bezzi su Vietti e gli stessi tennisti in coppia si sono poi aggiudicati il doppio su Sommese e Morgagni. Nella categoria Open, che ha visto gareggiare 12 atleti, assegnando il singolare maschile la vittoria di Catalano su Mottura e lo stesso Catalano, in coppia con Sist, si è aggiudicato il doppio su Zonta e Pellis. Bilancio positivo la due giorni di Tennis che ha visto la collaborazione attiva dall’Assessorato allo Sport e dall’Assessorato alle Politiche Sociali, e fortemente voluto dal celebre circolo tennistico caprese della famiglia Breglia a cui si sono affiancati la gioielleria Chantecler e il Grand Hotel Quisisana, due fra i più importanti brand dell’imprenditoria caprese. “E’ stato molto emozionante vedere questi ragazzi in campo e molto sorprendente vedere il livello del gioco espresso, andato oltre quelle che erano le nostre aspettative – dichiara Giovanni Di Stefano – Il risultato premia l’impegno di quanti si sono prodigati per la perfetta riuscita del torneo, dal responsabile Tennis Fisdir Vincenzo Morgante, il Consigliere Nazionale Fisdir Francesco Ambrosio, Wanda Pacelli Consigliere nazionale Atleti Fisdir e i suoi collaboratori. I maestri Giuseppe Gobbisi, Fabio Vida e Gianni Gioia e all’interro staff del Tennis Club Capri con il presidente Giuseppe Di Stefano, i maestri Giovanni Di Stefano, Francesco Della Corte e Marco Carannante e Imma Di Stefano che ha curato la segreteria”. “Siamo soddisfatti per il bilancio di un torneo che ha visto arrivare atleti da tutta Italia – continua Di Stefano – Ringraziamo Vincenzo Morgante per l’opportunità concessa e siamo già proiettati alla seconda edizione che si svolgerà sempre a Capri il prossimo anno, sui campi del Tennis Club. Il nostro obiettivo – conclude Di Stefano – è quello di poter svolgere in futuro la stessa attività ospitata grazie alla Fisdir e far sì che il Tennis Club Capri possa rivestire anche un ruolo da talent scout”.

UCRAINA: LAURO (UNIMPRESA), CON TENSIONI MAGGIORANZA RISCHIO CRISI GOVERNO
«Come Unimpresa e il mondo dell’imprenditoria, nonché del lavoro, paventavano da settimane, la miopia, immotivata politicamente e frutto soltanto di rancori personali, di alcuni partiti della cosiddetta maggioranza di governo, rischia di provocare una crisi dell’esecutivo Draghi, lo scioglimento delle camere e le elezioni anticipate. In piena crisi economico-sociale, di famiglie e imprese, specie delle Pmi, generata dalle conseguenze del conflitto bellico russo-ucraino e dall’ancora non risolta pandemia, un epilogo del genere provocherebbe un corto circuito devastante sull’inflazione, sul Pil e sulle prospettive di ripresa, con la conseguente paralisi delle riforme strutturali, del Pnrr e degli impegni internazionali da onorare. E minaccerebbe l’ordine sociale e gli stessi equilibri delle istituzioni democratiche. Chi si illude di rinverdire, in tal modo, i fasti populistici del 2018, diventati, poi, nefasti, ha smarrito, se mai l’abbia posseduto, il senso della realtà e vive in una bolla di illusioni, che provocherà altri danni al nostro paese, questa volta irreparabili». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.

Dalla zuppa di cozze alla pastiera: non c’è Pasqua senza ‘A figlia d”o Marenaro.
DALL’AUTENTICA ZUPPA DI COZZE ALLA PASTIERA DELLA TRADIZIONE NAPOLETANA: A NAPOLI NON ESISTE PASQUA SENZA ‘A FIGLIA D”O MARENARO. PER ASSAPORARE IL GIORNO DELLA RINASCITA DAL GIOVEDÌ SANTO PER LA PRIMA VOLTA, PREMIATE ANCHE LE FIGLIE, CARMELA E MARIA, CON LA FASCIA DEI CUOCHI “AUGUSTE ESCOFFIER”. BASTA UN CLICK PER LA BOX “L’ORO DI NAPOLI” E PER PREPARARE HOMEMADE L’AUTENTICA ZUPPA DI COZZE DELLA TRADIZIONE NAPOLETANA. È un rituale che si ripete ogni anno, da oltre trent’anni. Inizia poco prima del Giovedì Santo di Pasqua, giorno clou, ma ha trovato spazio nel capoluogo campano anche durante il resto dell’anno. Addirittura c’è chi arriva anche dall’estero o chi richiede gli ingredienti per un “fai da te” più originale possibile. Parliamo della zuppa di cozze firmata da ‘A figlia d”o Marenaro di Assunta Pacifico, imprenditrice napoletana che ha reso famosa nel mondo l’autentica ‘a zuppa ‘e cozzeche – nato in epoca borbonica – e altri piatti tipici della cucina di mare della tradizione partenopea. Ma perché è unica la sua zuppa di cozze? In primis, per le ricette segrete di Assunta Pacifico: a partire da ‘o russ, l’olio piccante usato dai tempi remoti per condire la zuppa è realizzato da lei stessa, fino alle freselle che vengono “bagnate” sotto l’acqua di una doccetta a ombrello ideata appositamente per la bagna di questa sorta di “pane biscottato” (a una data temperatura e per un dato tempo). Tutti gli ingredienti, quindi, sono realizzati e selezionati con cura certosina dalla stessa Pacifico che, ancora oggi, non ha confessato neanche ai figli i suoi “trucchi” culinari. E, in più, c’è il suo tocco creativo: il piatto viene servito con l’aggiunta di un tarallo mandorlato e di una mazzancolla. Tempio indiscusso della cucina tradizionale a base di pesce sulla storica Via Foria 182, è oggi uno dei ristoranti storici più premiati: proprio ieri, 30 marzo 2022, sono state premiate con la prestigiosa fascia di cuoco dei Discepoli di Auguste Escoffier anche le figlie della Pacifico, le gemelle Carmela e Maria Schicchitano. A due passi dall’Orto Botanico, il locale “blu e oro” della vulcanica Assunta Pacifico ha portato a casa anche altri noti riconoscimenti: di recente è arrivata l’onorificenza Les Toques Blanches d’Honneur dall’associazione nazionale cuochi APCI e, a dicembre scorso, insieme al marito e socio Nunzio Schicchitano, ha ottenuto il prezioso Leone D’Oro di Venezia. Inarrestabile la sua ricerca dell’alta qualità: è l’unico ristorante di Napoli a cui è stato certificato l’uso di materie prime di grande qualità per la zuppa di cozze assegnato dall’Università Federico II di Napoli. Iniziata in pandemia, anche quest’anno la tradizione della zuppa di cozze più famosa al mondo resta resiliente con la possibilità di avere il “mare di Napoli” a casa propria: basta un click e sarà possibile acquistare direttamente dal sitoweb i singoli ingredienti, a cui si aggiungono altri prodotti nostrani come la passata di pomodorini del Piennolo, o direttamente la box “L’oro di Napoli” per creare ‘a zuppa ‘e cozzeche homemadeevivere una Pasqua con ‘A figlia d”o Marenaro anche restando a casa. Tra i protagonisti della Pasqua, non mancano anche il tortano e la pastiera napoletana ideati da ‘A figlia d’’o Marenaro. “Credo che in questo mestiere la differenza la fai, se ci metti qualcosa di veramente tuo, dalle ricette alla ricerca delle migliori materie prime, e non smetti mai di essere umile. Lo confesso, sono molto emozionata all’idea di questa Pasqua – ammette l’imprenditrice Assunta Pacifico, premiata anche da Coldiretti come testimonial resilienza e identità -, forse sarà finalmente la prima festività in cui respireremo quell’atmosfera vicina alla “normalità”. Non riesco, però, a gioire come vorrei, visto il conflitto Russia-Ucraina. Chi mi conosce, sa benissimo che non ho potuto studiare da ragazza, la mia famiglia ha vissuto momenti difficili a ridosso della seconda guerra mondiale. Mio padre si è dovuto “inventare” il mestiere, vendendo itinerante ‘o bror ‘e purpo. E io sono stata obbligata a lavorare già da bambina. Sono convinta che ognuno deve metterci il suo per aiutare chi è in difficoltà, sono una credente e sono sempre pronta a fare opere di beneficenza. Per questo, il mio augurio è che la Pasqua possa davvero portare la pace per tutti”.

“Casatiello a 4 mani – La famiglia in cucina”: il workshop del progetto I.T.I.A. che coinvolge adulti e bambini
Si avvicina la Pasqua, il tempo in cui sulle tavole dei napoletani la fa da protagonista il casatiello. Questo prodotto della cucina partenopea mercoledì 6 aprile sarà il tema portante del secondo appuntamento targato “I.T.I.A.” (Intese Territoriali di Inclusione Attiva). Il primo “Workshop modelli di impresa” si è svolto il 15 dicembre presso il Castello di Acerra ed è stato incentrato sul mondo della pasticceria. Questo secondo appuntamento si svolgerà presso l’Università dei Gusti e dei Saperi di Sant’Anastasia e verterà sul mondo della lievitazione. L’incontro dal titolo “Casatiello a 4 mani – La famiglia in cucina” è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Provinciale Libera Panificatori Napoletani. Il contesto in cui si preparano e si svolgono i pasti in famiglia ha un’influenza fondamentale sulle future preferenze di gusto dei più piccoli, ma non solo. Cucinare con i bambini ha grandi ripercussioni sull’autostima, sulla crescita dei rapporti familiari e sull’unione dei vari membri del nucleo famigliare. Cucinare insieme stimola spesso la curiosità dei bambini, spingendoli a provare in prima persona alimenti che non avrebbero altrimenti considerato. I bambini che cucinano, infatti, hanno maggiori possibilità da adulti di vivere senza particolari difficoltà il rapporto con l’alimentazione. Inoltre, cucinare insieme aumenta alcune competenze cognitive, quali, ad esempio, competenze matematiche (pesare gli ingredienti), di lettura (leggere una ricetta), competenze scientifiche (riconoscere a quale gruppo appartengono determinati cibi), creatività (decorare un piatto), competenze storico-geografiche (preparare una pietanza di un paese diverso dal proprio), competenze sociali (migliora l’autonomia e il senso di responsabilità). Ecco perché il secondo workshop del progetto I.T.I.A. è stato pensato per tutta la famiglia. Il casatiello è una pasta di pane arricchita con formaggio, strutto, ciccioli e altri salumi e rilievitata, quindi cotta, preferibilmente in forno a legna. Si presume che il suo nome derivi dalla parola napoletana caso (cioè cacio, da cui casatiello), ingrediente che fa parte del suo impasto. L’esistenza del casatiello è attestata almeno a partire dal Seicento. Una conferma indiretta proviene dalla favola “La gatta Cenerentola” di Giambattista Basile, scrittore napoletano vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, nel passo dove vengono descritti i festeggiamenti dati dal re per trovare la fanciulla che aveva perso la scarpetta: «E, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove venero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole? Tanto che ‘nce poteva magnare n’asserceto formato». Coloro che parteciperanno all’evento avranno un kit con tutto l’occorrente per realizzare il casatiello anche a casa propria. Tale kit è stato assemblato in collaborazione con alcuni partner di UNIGUS, ovvero Agroavicola Colella e La 5 stagioni. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Acerra, in particolare con l’Assessorato alle Politiche Sociali capeggiato da Nicola De Matteis.Iniziativa finanziata dal P.O.R. CAMPANIA FSE 2014-2020, ASSE II OBIETTIVI SPECIFICI 6 -7, AZIONI 9.1.2 -9.1.3 – 9.2.1 – 9.2.2 (DGR n. 317 del 31/05/2017). CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE ATTIVA N20.

Al via alla Clinica Salus il nuovo servizio di indagini genetiche per la diagnostica preventiva e la terapia di precisione.
La prevenzione comincia dall’indagine genetica. È a partire da questo presupposto che la Clinica Salus inaugura un nuovo laboratorio di biologia molecolare per il sequenziamento dell’esoma genetico a scopo diagnostico e terapeutico: una nuova tipologia di esami per valutare la predisposizione genetica allo sviluppo di determinate patologie e un nuovo strumento per l’elaborazione di piani terapici mirati. “Dall’alba dei tempi l’uomo ha tentato di predire il futuro e di farlo, possibilmente, in maniera scientifica. Oggi la scienza ci permette di aprire una finestra sul nostro futuro, su quali sorprese il nostro corpo potrebbe riservarci. Oggi è la Genetica che ci consente di conoscere a quali patologie siamo esposti e come possiamo difenderci, addirittura prevenirle – continua il Dott. Ottavio Coriglioni, amministratore delegato della Casa di Cura Salus di Battipaglia – Noi alla Casa di Cura Salus abbiamo come obiettivo la salvaguardia dei nostri pazienti, proprio per questo cerchiamo di offrirgli sempre servizi all’avanguardia e le migliori cure”. Lo studio del DNA e delle possibili cause associate alle sue mutazioni permette di determinare la predisposizione del singolo a determinate patologie, e dunque essere a conoscenza del rischio di svilupparle nel corso della vita, anche in concorso a cause ambientali, ereditarie o comportamenti e abitudini dannose. Può essere utile ricordare, ad esempio che, nel 10% dei casi lo sviluppo di un cancro è attribuibile ad un difetto genetico, una mutazione del DNA che, trasmessa dai genitori ai figli determina, per questi ultimi, un rischio di sviluppo della malattia più alto in percentuali che arrivano anche al 90% rispetto alla popolazione generale. In questa prospettiva, studiare la propria stabilità genetica, indagando la predisposizione in caso di instabilità, diventa un vantaggio irrinunciabile e, spesso, la sola possibilità di cura. Da qui, la risposta dalla Clinica Salus che, attraverso questo nuovo servizio di indagini molecolari genetiche, mette a disposizione un nuovo paradigma clinico in grado di agire su un doppio binario: conoscere per prevenire, conoscere per curare. A seconda della storia clinica e familiare del paziente, il nuovo servizio offerto dal centro diagnostico battipagliese, infatti, permette di compiere indagini ad ampio spettro o specifiche per indagare precocemente la predisposizione del singolo all’insorgenza di determinate patologie ed elaborare piani e trattamenti di cura efficaci e specifici. Un servizio diagnostico che diventa importante strumento a disposizione della comunità sanitaria territoriale e che anticipa un nuovo programma di screening per la prevenzione e cura da svolgersi sul territorio di riferimento. Con l’offerta di questo nuovo strumento diagnostico e terapeutico, la Clinica Salus prosegue con il trend positivo di investimenti in ricerca e analisi avanzata, e si conferma ancora una volta quale punto di riferimento diagnostico e terapeutico del territorio: un valido alleato al servizio dei cittadini.

INSTITUTO CERVANTES: AL VIA IL 30 MARZO IL CICLO “TEMPO PRESENTE E LETTERATURA”
Lo scrittore e filologo catalano Jordi Amat Fusté e il giornalista Francesco Olivo inaugurano “Tiempo presente y literatura”, il nuovo ciclo d’incontri dell’Instituto Cervantes di Roma, dedicato alla letteratura e all’attualità. Mercoledì 30 marzo 2022 alle ore 18 presso la Sala Dalí (piazza Navona, 91) è in programma “Narrar la corrupción del mundo” (raccontare la corruzione del mondo) primo dei tre appuntamenti tematici proposti dall’istituto di lingua e cultura spagnola, diretto da Juan Carlos Reche Cala. Il ciclo letterario proseguirà fino a maggio con altri due appuntamenti: il 27 aprile con Lola López Mondéjar e Caterina Varzi protagoniste di “Sessualità e Potere”, modera Rosa Polacco. Mentre il 25 maggio è in programma “Depressione e Vita” con, tra gli altri, Almudena Sánchez. Tre incontri ad accesso gratuito con scrittori, giornalisti, personaggi del mondo della cultura spagnola e italiana, che si confrontano su temi legati al contemporaneo. La rappresentazione del mondo contemporaneo è sempre stata una sfida complessa per la narrativa. Raccontare il presente, con le sue informazioni parziali, con le sue urgenze e omissioni, significa lanciarsi nel vuoto dove non si può contare sul peso della memoria o della storia. La corruzione, il totalitarismo, gli abusi di potere, situati nell’immediatezza del quotidiano, emergono come una scommessa rischiosa in cui la letteratura compie la sua intenzione estetica fondamentale. Senza rinunciare a un punto di vista quanto più obiettivo possibile. Il mondo della politica e della corruzione sono un binomio molto frequente nella narrativa contemporanea. Non a caso si è scelto di inaugurare il ciclo “Tempo presente” con l’incontro dedicato alla corruzione nel mondo. Una ferita sociale in cui la condizione umana e la stabilità degli Stati è messa alla prova. Jordi Amat e Francesco Olivo si confronteranno su queste tematiche, divenute grande fonte d’ispirazione per numerose serie tv, film o romanzi. Immaginare, raccontare e descrivere il mondo corrotto, partendo da un discorso che va più in profondità e dove l’informazione giornalistica non sempre riesce ad andare. È una delle sfide di molte fiction, che cercano di discernere se la corruzione è una circostanza o una condizione inerente al potere senza controllo. Domande che non sempre trovano risposte chiare, ma che si proverà ad analizzare nel corso dei tre appuntamenti proposti dall’Instituto Cervantes. Nato nel 1991 per diffondere la lingua spagnola e la cultura dei Paesi ispano parlanti, l’Instituto Cervantes è presente in 86 città sparse in 45 paesi nei cinque continenti. Con oltre 570 milioni di madrelingua, lo spagnolo è al secondo posto – dopo il cinese – tra le lingue più parlate al mondo. L’Instituto Cervantes di Roma fa registrare ogni anno oltre 2.000 iscrizioni, circa 8.000 candidati al DELE (certificazione ufficiale riconosciuta dal MIUR) e più di 7.000 partecipanti alle iniziative culturali. Per informazioni e contatti: cenrom@cervantes.es – tel. 0685373628/29

Mortimer Mc Grave chiude la XXVI edizione di Vo’ on the Folks.
Mortimer Mc Grave chiude la XXVI edizione di Vo’ on the Folks. Sabato 2 aprile alla Sala della Comunità di Brendola (Vicenza) va in scena l’imprevedibile concerto dello storico gruppo italiano, pionieri del rock celtico demenziale. Dopo la world music degli italoargentini SuRealistas e le percussioni giapponesi di KyoShinDo, il viaggio musicale del festival ideato e diretto da Paolo Sgevano giunge in Irlanda per l’atto conclusivo dell’edizione 2022. Sul palco, insieme al leader e fondatore della band – Mortimer Mc Grave alla cornamusa irlandese e scozzese, piva e whistles – ci saranno Peace’n’Love (arpa celtica, chitarra acustica, bouzouki, voce), Andrew O’ Moran (batteria), Rick Hall (basso elettrico) e Vinz Mery Merynz Kware Kwarynz (chitarra elettrica, bouzoukaster). Un manipolo di combattenti del clan Mc Grave, ognuno con un kilt diverso, giusto per non appartenere a niente e nessuno. Indubbiamente unici e con una strepitosa presenza scenica, i Mortimer Mc Grave esprimono l’incastro di diverse esperienze musicali che si incontrano per creare un prodotto del tutto innovativo, condito da una sana e genuina voglia di divertirsi. Dal vivo curano elementi di coreografia e costume per rendere ancora più accattivante i loro show, che hanno fatto il giro d’Europa. On stage portano un repertorio di ballate e canzoni nello stile dei veri Bravehearts, presentando le loro divertenti composizioni originali, tra Irish music e nonsense. Animo rock, cuore celtico e amore per la contaminazione fanno del loro repertorio un turbinio di emozioni mai uguali a se stesse. Una sorprendente cattedrale sonora con riferimenti al jazz, al blues, alla folk e al pop. Come testimoniano i lavori discografici “Celtamente”, “All’Attacco” e il più recente “Spirit”. Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Brendola e della Banca delle Terre Venete, “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea. Come testimoniano gli ospiti che si sono esibiti al festival dal 1996 a oggi: Hevia, Enzo Avitabile, Kocani Orkestar, Joana Amendoeira, Antonella Ruggiero, Jim Hurst, Riccardo Tesi & Banditaliana, Tannahill Weavers, Djamel Laroussi, Phamie Gow, Mercedes Peon, Vincenzo Zitello, Mariel Martinez, Mairtin O’Connor, John McSherry, Pierre Bensusan, Söndörgő, La Dame Blanche, Hamid Ajbar, solo per citarne alcuni. Info e prenotazioni: Sala della Comunità – via Carbonara,28 – Brendola (Vicenza) – tel. 0444 401132. www.saladellacomunita.com– info@saladellacomunita.com. Ingresso: INTERO 15 euro – RIDOTTO (soci Sala e ragazzi fino a 14 anni) 14 euro.

UCRAINA: UNIMPRESA, DA GERMANIA AIUTI PER CARO-ENERGIA DA 16 MILIARDI, IN ITALIA SOLO 4 MILIARDI
In Italia è stata varata una manovra di aiuti da 4,4 miliardi di euro per contenere l’aumento della bolletta energetica e il costo del carburante. In Germania, dove c’è dipendenza dal gas della Russia, ma inferiore all’Italia, il governo tedesco ha messo a disposizione delle famiglie e delle imprese ben 16 miliardi di euro. È quanto rileva il Centro studi di Unimpresa secondo cui come sempre ci sono enormi differenze nell’Unione europea, con Berlino che ha messo sul quarto un pacchetto di aiuto quattro volte più grande rispetto a quello varato da Roma. Secondo gli analisti di Unimpresa, «il rischio è che come dopo tutte le precedenti crisi economiche, anche da questa, determinata dalla guerra tra Mosca e Kiev, usciremo con divari ancora più marcati rispetto a prima. La Germania, probabilmente, si riprenderà prima dell’Italia e poi si imporrà con tutti gli altri governi europei, proprio grazie alla sua forza economica». «Il governo italiano deve avere la forza per agire con sostegni economici molto importanti in tempi rapidi. La velocità della risposta farà la differenza» commenta il presidente di Unimpresa Giovanna Ferrara. «La Bce ha rivisto al ribasso tutte le stime di previsioni economiche in Europa e nel Mondo. La guerra amplifica notevolmente l’incertezza che già c’era a causa della pandemia: prima della guerra la previsione della crescita globale del pil per il 2022 era +6,3% adesso è +4,1%. La Russia, invece, sprofonderà direttamente in recessione già nel 2022 e questa prospettiva, di là dalla condanna per la guerra in Ucraina, non è positiva per il resto delle grandi economie mondiali. L’Italia dovrebbe crescere comunque quest’anno, anche se meno del previsto, lasciando almeno un punto percentuale rispetto alle previsioni. La scarsità di materie prime (gas, ma anche grano) farà crescere i prezzi di tutti i prodotti. L’inflazione salirà fin sopra l’8% a giugno». Quanto ancora all’energia, il Centro studi di Unimpresa osserva che la Russia da mercoledì scorso ha imposto i pagamenti di gas solo in rubli. La decisione è pericolosa per tutti i clienti stranieri che si riforniscono dalla Russia. Prima della guerra le vendite di gas russo erano pagate, il 58% in euro, il 39% in dollari, il 3% in sterline. Vuol dire che le forniture di gas erano pagate al 100% in valute straniere e non in rubli. Ne consegue che la decisione sembra una contro-sanzione economica della Russia nei confronti l’Occidente, ma soprattutto per l’Italia che compra dalla Russia il 40% del gas acquistato all’estero. Secondo gli analisti di Unimpresa «il problema è principalmente europeo, ma soprattutto italiano. Il governo dovrebbe cercare di reperire rubli per pagare i 29 miliardi di metri cubi di gas che arrivano dalla Russia. Tutti gli Stati farebbero comunque un piacere alla Russia perché la moneta locale acquisterebbe più valore, dopo quello perso con l’applicazione delle sanzioni europee alla Russia. La sola dichiarazione di Putin ha causato un aumento del prezzo del gas di 15 euro al megawatt/ora».

A NAPOLI CONCLUSO L’EVENTO MARZO DONNA 2022 ALL’INSEGNA DI VIRGINIA WOLF
Si è chiusa il 23 marzo 2022, la manifestazione Marzo Donna 2022 del Comune di Napoli nella Sala della Loggia, quale evento finale dell’associazione Mai più violenza infinita ONLUS dedicato a Virginia Wolf, tratto da “una stanza tutta per sé. Un evento curato dalla Presidente Virginia Ciaravolo e dalla vicepresidente Rosa Praticò. Un’operazione riuscita grazie alla meravigliosa Rete che negli anni l’associazione ha costruito sul territorio napoletano. L’ evento si e’ sviluppato in due momenti differenti con l’ apertura della mini rappresentazione delle 4 scrittrici scelte, interpretate dalle attrici della Scuola di Cinema di Napoli di Roberta Inarta. Una voce narrante ha trasportato il pubblico tra fine 800 e inizio 900. Grazie alla dirigente dell’ Istituto Isabella d’ Este, Giovanna Scala le giovani attrici hanno indossato abiti dell’ epoca leggendo uno stralcio dei propri scritti. Il trucco e parrucco è stato a cura di Antonio Riccardo e Nicola Acella, le acconciature dei Parrucchieri Di Domenico – Coppola –Sommario. L’Istituto Iervolino si è invece fatto carico dell’ accoglienza in sala, per attenersi scrupolosamente alle prescrizioni COVID. Terminato il primo blocco, pregno di emozioni siamo state poi catapultate nel presente e si disquisito delle donne oggi. Conquiste, battute d’arresto, speranze future. Tanti i patrocini prestigiosi: Comune di Napoli rappresentato dall’assessora Pari Opportunità e Sport Emanuela Ferrante, Unicef Campania con la sua presidente Emilia Narciso, i Lions di Sant’Anastasia e Monte Somma con il presidente Federico Totaro. Si è poi chiuso in bellezza e dolcezza con un buffet di Cuori di Sfogliatella offerto da Antonio Ferrieri. Il tavolo ha visto l’alternarsi di importanti relatori, tra i quali, l’antropologa Emerita Cretella, le docenti della Parthenope Valentina Grassi e Antonella Cunti, l’avvocata Daniela Giordano, la psicoterapeuta Virginia Ciaravolo e la vicepresidente Rosa. Al termine tutti gli ospiti in sala hanno simbolicamente abbracciato in segno di pace le donne che in questi giorni vivono terribili momenti a causa della guerra, ricordando ancora una volta le parole di Virginia Wolf nel saggio: Pensieri di guerra durante un’incursione aerea. “Le donne possono combattere la guerra con le idee, generare idee nuove , idee di pace…”

Il Tevere sta male: trovato escherichia coli nelle sue acque. Ma servono più monitoraggi: pubblicato lo studio di A Sud
Lo studio dal titolo “Giù al Tevere”, risultato di un intero anno di monitoraggi e analisi delle acque mostra criticità che confermano le preoccupazioni nate dopo le tre morie di pesci registrate nell’ultimo anno e mezzo. Eppure, le cause precise di questo inquinamente restano sconosciute anche per Arpa. A Sud e Crap chiedono per questo maggiori monitoraggi e fondi per garantire un’analisi costante dello stato del fiume. In attesa di una reazione da parte delle istituzioni gli attivisti e i cittadini continueranno a portare avanti un monitoraggio indipendente anche il prossimo anno. Il fiume Tevere non sta bene. Secondo le analisi condotte dall’Associazione A Sud insieme a cittadine e cittadini della città di Roma e al Coordinamento Romano Acqua Pubblica, sotto il coordinamento scientifico dell’ecologa fluviale Bruna Gumiero, i valori di ammoniaca e Escherichia coli (il noto batterio fecale) sono molto elevati. In particolare, nel 79,8% dei campioni la concentrazione di E. coli è sopra il limite per lidoneità alla balneazione dei corsi d’acqua dolci. Lo studio A dimostrarlo è il report dal titolo “Giù al Tevere”, uno studio frutto di un intero anno di lavoro, in cui l’associazione A Sud insieme a numerosi cittadini ha monitorato mensilmente il fiume in 8 punti all’interno del comune di Roma: dal potabilizzatore di Roma nord fino al depuratore di Roma sud, cercando sostanze organiche e inorganiche. Secondo i risultati pubblicati oggi la maggiore criticità riguarda la presenza di sostanze organiche (ammoniaca ed escherichia coli), tuttavia in alcune circostanze è stata anche rilevata la presenza di glifosato (trovato una volta in quantità molto rilevanti), si tratta di un erbicida, classificato dall’AIRC (Fondazione per la ricerca sul cancro) come probabile cancerogeno. Mancata chiarezza sulle cause e pochi fondi per i monitoraggi Le ragioni di questo inquinamento non sono chiare e i dati pubblicati da Arpa Lazio in merito non sono sufficienti. Una carenza, quella dei dati pubblici sulle matrici ambientali, che non sorprende visto che secondo i dati 2019 pubblicati sul Sistema Nazione per la Protezione Ambientale nel Lazio sono destinati all’Arpa e ai sistemi di protezione ambientale solo 36 milioni. Tradotto, significa che il costo annuo per abitante è di appena 6,2 euro, l’equivalente di un caffè ogni due mesi. ll Lazio è la seconda regione, dopo la Sicilia, che spende meno per la protezione ambientale procapite. Eppure nonostante non siano chiare le cause, il Tevere non è “il fiume più pulito del mondo”, come sostenuto recentemente da Erasmo D’Angelis, segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Secondo lo studio condotto da team internazionale guidato dall’Università di York e pubblicato a febbraio del 2022 è emerso che il fiume Tevere è ricco di antibiotici di diverso tipo. A questi risultati si aggiungono i dati emersi dal dossier “Giù al Tevere” che evidenziano un problema legato all’inquinamento organico, un elemento rilevato dalla stessa ARPA con le analisi svolte dopo le morie di pesci del 2020. Le morie di pesci: tre nell’ultimo anno e mezzo Nel corso dell’ultimo anno e mezzo ci sono state tre morie di pesci di cui non si conoscono ancora le cause. Tra le ipotesi avanzate da Arpa e dal nostro studio è emersa come causa la presenza di una possibile “bolla anossica”, cioè una mancanza di ossigeno che avrebbe determinato la morte dei pesci. Ma l’ipotesi non è certa.Le cause sono probabilmente molteplici, ma per fare chiarezza davvero su come stia il fiume Tevere occorre continuare a svolgere nuovi e continui monitoraggi lungo il corso d’acqua. Le morie di pesci infatti sono episodi critici che mostrano un segnale potentissimo circa le criticità del fiume. Secondo Bruna Gumiero, docente dell’Università di Bologna e ecologa fluviale “occorre continuare a monitorare il fiume non solo per individuare le cause delle morie di pesci, che ricordiamo sono episodi molto gravi e che non dovrebbero mai accadere in un fiume come il Tevere, ma anche al fine di individuare la localizzazione delle morie. Secondo le nostre analisi due sono risultati i punti più critici per quanto riguarda l’inquinamento organico: uno è il punto sul fiume Aniene, l’altro subito dopo il depuratore di Roma Sud.” Nei due punti infatti, in alcuni momenti, i valori di Escherichia coli superano rispettivamente più di 4 e 8 volte la soglia di concentrazione massima consigliata. Le parole degli autori e promotori dello studio “È come se il fiume Tevere arrivasse pulito in città e una volta arrivata la confluenza con l’Aniene iniziasse a peggiorare. Subito a valle del depuratore di Roma Sud poi, le condizioni peggiorano nuovamente” aggiunge Paolo Carsetti del CRAP – Coordinamento Romano Acqua Pubblica. “Proprio al fine di capire qual è il problema, come A Sud abbiamo deciso di continuare i monitoraggi sul fiume Tevere. In particolare il prossimo anno, inizieremo a monitorare anche il fiume Aniene insieme all’associazione Insieme per l’Aniene e insieme alle cittadine e ai cittadini proprio per capire qual è l’apporto del fiume Aniene sul Tevere. Il nostro obiettivo per il prossimo anno, in ultimo, è quello di costruire presidi di controllo permanente e stazioni di early warning organizzati dalla società civile, perché occorre capire cosa c’è che non va sul Tevere ma occorre farlo tutte e tutti insieme. Ad oggi gli investimenti di ARPA nella protezione del fiume sono ancora troppo esigui. Serve un impegno maggiore e concreto per prevenire disastri ecologici in uno dei fiumi più importanti d’Europa” afferma Laura Greco, presidente dell’ dell’Associazione A Sud. Il Report è stato realizzato nell’ambito del progetto di Citizen Science “RomaUp – Reti Organizzate per il Monitoraggio Ambientale Urbano Partecipato”, finanziato dalla Fondazione Charlemagne attraverso il programma periferiacapitale. “Crediamo che il monitoraggio ambientale urbano e la citizen’s science possano essere strumenti chiave sia per la messa a punto di servizi in grado di fornire dati sulla base dei quali prendere decisioni, sia per agire in modo corretto con interventi mirati sul territorio” conclude Stefania Mancini, Consigliera Delegata Fondazione Charlemagne.

Caffè espresso italiano, Napoli si mobilità per sostenerne la candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco
Il 26 marzo organizzate in città numerose iniziative realizzate dalla Regione Campania con il supporto di Scabec, Film Commission e Teatro Trianon Viviani. Testimonial campani partecipano alla campagna social “E tu come lo prendi il caffè?” Il caffè espresso italiano è candidato a patrimonio immateriale dell’Unesco e Napoli si mobilità a sostegno della sua candidatura. Sabato 26 marzo sarà la giornata nazionale del “Rito del caffè espresso italiano”, che prevede un fitto programma di iniziative che coinvolgeranno alcuni luoghi simbolo della città in cui degustare la bevanda che in Italia ha sviluppato una storia secolare, realizzate dalla Regione Campania con il supporto di Scabec e Film Commission e in collaborazione con il Teatro Trianon Viviani. Il dossier di candidatura de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”, presentato su iniziativa congiunta della Regione Campania e del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, è stato illustrato ieri al ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con la partecipazione, tra gli altri, del ministro Stefano Patuanelli, del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del Presidente del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale Giorgio Caballini di Sassoferrato, che hanno dato ufficialmente avvio alla sottoscrizione della Carta dei valori da parte delle comunità emblematiche di Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Roma, Napoli, Lecce, Pescara, Palermo, Modica. Le iniziative in programma a Napoli coinvolgeranno per tutto il giorno alcuni luoghi simboli della città: ore 9-11, Gran Caffè Gambrinus: racconti sull’usanza del caffè sospeso; ore 17: divulgazione sui segreti della cuccuma; ore 9-12, Gran Caffè la Caffettiera: degustazioni di miscele di caffè di tutto il mondo; ore 15-20: esposizione delle più antiche caffettiere; ore 10.30-12.30, Lazzarelle bistrot: storie di riscatto dal carcere femminile di Pozzuoli; ore 11-13, Teatro Trianon Viviani: presentazione del dossier di candidatura con interventi di accademici, testimonial e collegamenti streaming con le altre comunità; ore 12-14, Accademia Medeaterranea presso Mostra d’Oltremare: showcooking con gli istituti alberghieri del territorio. Per tutto il giorno si terrà l’iniziativa “Un caffè sospeso per l’Ucraina”: acquistando un caffè sospeso nei bar e ristoranti, il ricavato sarà devoluto alla Caritas in favore del popolo ucraino colpito dalla guerra. È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796, 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n.347013, o donazione online, o bonifico bancario (causale “Un caffè sospeso per l’Ucraina”) tramite la Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111. Nel corso di tutte le iniziative verranno raccolte le firme a sostegno della Carta dei Valori. La candidatura sarà sostenuta anche da alcuni testimonial campani (rappresentanti del mondo del cinema, della musica e della letteratura) che, attraverso dei video condivisi sui canali social dei partner dell’iniziativa, risponderanno alla domanda “E tu come lo prendi il caffè?“. La loro identità sarà svelata solo a partire da sabato. Gli hashtag ufficiali sono #caffeunesco e #giornatanazionalecaffespresso.

Al via il programma culturale del comune di Anacapri
Arriva la primavera e riprende il programma culturale del comune di Anacapri con il progetto “Terra d’Anacapri, Patrimonio, Teatro & Letteratura” finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli che prese il via in era pre-covid. Obiettivo del progetto, ideato dall’Assessore al Turismo e Cultura di Anacapri Manuela Schiano, la valorizzazione del patrimonio anacaprese attraverso l’organizzazione di spettacoli teatrali, reading, passeggiate culturali in un periodo di bassa stagione, per promuovere un turismo culturale destagionalizzato. A riaprire la rassegna saranno due spettacoli teatrali a cura della Compagnia del Giullare per la serie “Anacaprifateatro”. Primo appuntamento martedì 22 marzo alle ore 19 all’Auditorium Paradiso di Anacapri con lo spettacolo “Tre volte per amore” di Maurizio de Giovanni con Brunella Caputo Davide Curzio Luci e musiche Virna Prescenzo, regia di Brunella Caputo. Tre casi di cronaca nera riletti dall’immaginazione e dalla penna di Maurizio de Giovanni. Tre monologhi che indagano la metamorfosi delle passioni fino alle sue derive più estreme. Due donne e un uomo. Vittime? Colpevoli? Innocenti? Tre persone che raccontano il vortice della loro vita e che mostrano il loro cuore oscuro, il lato buio dell’anima. Perché l’amore è assassino, a volte.Martedì 29, stesso luogo e stessa ora, sarà la volta di “Voci dall’inferno . Concerto dantesco per voci narranti” con Brunella Caputo, Davide Curzio, Caterina Micoloni. Musica dal vivo di Max Maffia- Immagini fotografiche di Cristina Santonicola. Coreografie di Virna Prescenzo. Regia di Brunella Caputo. Un percorso con voci narranti, come se fosse un coro, nella cantica più nota e più teatrale della Divina Commedia. Un viaggio di voce tra le voci, che a volte è una lenta passeggiata altre una corsa a perdifiato. Una strana e insolita corsa nel cuore dell’Inferno a cercare per poi salvare “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche”. Uno sfondo di originali immagini infernali sosterrà il racconto nel suo incedere pericoloso e affascinante verso la scoperta e la conoscenza de “ lo ‘mperador del doloroso regno”. Un vento di salvezza finale trasformerà il buio in luce per sottolineare il fatto che c’è sempre un “pertugiò” da cui uscire a riveder le stelle. La rassegna continuerà, poi, ad aprile e maggio con passeggiate e incontri culturali, concerti, un’esposizione dedicata a Dante, un reading che coinvolgerà i giovani dell’isola. Gran finale il 5 giugno con il simbolico saluto alla primavera e il benvenuto all’estate anacaprese 2022.

UCRAINA: UNIMPRESA, DA GOVERNO SEGNALE PER SETTORE PESCA, MA QUADRO PREOCCUPANTE
«Un segnale importante di attenzione, da parte del governo, per un comparto in sofferenza che ha bisogno di interventi concreti e tempestivi. Sarà fondamentale garantire che i 20 milioni di euro stanziati dal governo per il settore ittico vengano erogati velocemente: alle imprese servono veri e propri ristori in un momento di difficoltà e la strada tracciata dal sottosegretario Battistoni è senz’altro quella giusta». Lo dichiara il presidente di Unimpresa Pesca e Blue Economy, Orazio Saracino, commentando i 20 milioni di euro stanziati dal governo a sostegno del settore ittico, dopo l’incontro di domenica al ministero delle Politiche Agricole con la Conferenza Stato-Regioni, per andare incontro alle difficoltà che sta vivendo il settore della pesca. Il caro gasolio e lo stop delle marinerie italiane, che per alcuni giorni avevano deciso di non uscire in mare per protestare contro una situazione che corre il rischio di determinare il tracollo di un settore importante per l’economia italiana e, in particolare, di quella molisana. «Ovviamente il nostro impegno continua in queste ore: stiamo lavorando, infatti, per inserire nel decreto energia un contributo sotto forma di credito d’imposta volto a mitigare gli effetti del caro gasolio e abbiamo chiesto al ministero del Lavoro di riprendere immediatamente il confronto per garantire al settore di accedere realmente agli ammortizzatori sociali. Nonostante molte imprese siano tornate in mare la situazione continua ad essere assolutamente preoccupante. Per questo le decisioni delle prossime ore saranno fondamentali per garantire la sostenibilità di un intero settore e l’approvvigionamento del nostro sistema alimentare» aggiunge Saracino.

IL 24 MARZO SI CELEBRA LA DECIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA EUROPEA DEL GELATO ARTIGIANALE
Ultimi preparativi per la Giornata Europea del Gelato Artigianale, unica Giornata cui il Parlamento Europeo abbia mai dedicato a un alimento, che il prossimo giovedì 24 marzo celebrerà il suo decimo anniversario. Capace di sostenere un giro d’affari da 8,7 miliardi di euro, oltre 65.000 punti vendita e 300.000 addetti solo in Europa, il gelato artigianale è da sempre un vero e proprio trait d’union del Vecchio Continente, e quest’anno si fa ancora di più simbolo dell’unione e della vicinanza di tutti i cittadini europei. «Dopo due anni di chiusure a causa della pandemia, il 24 marzo festeggeremo il decennale del Gelato Day inaugurando ufficialmente la stagione 2022 del gelato artigianale: una stagione che ci auguriamo possa essere di vera ripresa per tutto il settore e per l’intera filiera, e soprattutto una stagione che ci vedrà più uniti e vicini – spiega Domenico Belmonte, Presidente di Artglace. La Giornata Europea del Gelato Artigianale rappresenta l’unione di tutti i Paesi europei ed è cresciuta negli anni coinvolgendo numerosi altri Paesi, tutti uniti dalla stessa, grande passione per il gelato artigianale, da sempre espressione di qualità, di autenticità e di territorialità, capace di mettere d’accordo proprio tutti, grandi e piccoli, in tutto il mondo». E per il Gelato Day, i mastri gelatieri si apprestano a dare vita a numerosi eventi e iniziative per contribuire alla valorizzazione di questo prodotto, alla promozione del sapere artigiano e allo sviluppo della tradizione gastronomica del settore, preparando “Dolce Sinfonia”, il Gusto dell’Anno 2022 a base di cioccolato, nocciole, ricotta fresca e fichi sciroppati al rhum, secondo la ricetta ufficiale firmata da Silvia Chirico della Tenuta Chirico di Ascea. GLI APPUNTAMENTI IN ITALIA. Prime iniziative al via già in questi giorni in occasione della Fiera Hospitality, a Riva Del Garda, dal 21 al 24 marzo, per i Maestri della Gelateria Italiana che accenderanno i riflettori sul Gusto dell’Anno, preparandone diverse interpretazioni. E per svelare tutti i segreti di “Dolce Sinfonia”, il 24 marzo Gelato University organizza due dirette streaming: alle 11.30, in italiano, con il gelatiere Marco Venturino della gelateriaI giardini di Marzo a Varazze (Savona), e alle 15.00, in inglese, con il docente Stefano Tarquinio. Confartigianato, invece, oltre al talk dedicato al Gusto dell’Anno durante SIGEP, ha coinvolto i gelatieri di tutte le sue federazioni regionali e provinciali per raccontare, oltre che far gustare, agli appassionati tutta l’artigianalità, il sapere e l’eccellenza che stanno dietro a un ottimo gelato artigianale. Buono, ma anche nutriente, il gelato è uno dei pochi dessert che può essere considerato a tutti gli effetti un alimento equilibrato e bilanciato. E Gusto 17 a Milano coglierà l’occasione del Gelato Day per presentare, accanto al goloso Gusto dell’Anno, tre nuovi stick gelato in cuigli zuccheri raffinati sono stati sostituiti dal miele di Acacia di Giorgio Poeta: sostenibili, con meno calorie e più vitamine e antiossidanti. Non solo: Gusto 17 prosegue a sostenere Make-A-Wish Italia Onlus, destinando parte del ricavato di ogni ordine di pasticceria gelato personalizzata alla Onlus che esaudisce i desideri di bambini e ragazzi gravemente malati. Infatti, non si tratta solo di coni e coppette: come da tradizione il Gelato Day diventa una preziosa occasione per fare del bene. Ed ecco che a Bergamo i gelatieri si uniscono alla campagna “Un gelato per l’Ucraina” donando parte del ricavato del 24 marzo per raccogliere fondi da devolvere alla Fondazione della Comunità bergamasca, promossa in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Eco di Bergamo, per aiutare la popolazione ucraina in arrivo sul nostro territorio. Anche Silvia Chirico, che ha firmato la ricetta ufficiale di “Dolce Sinfonia”, si unisce a questa campagna: per ogni gelato al Gusto dell’Anno acquistato dal 19 al 25 marzo, la Tenuta Chirico di Ascea regalerà un invito al Concerto per la Pace in programma il 26 marzo, ore 19.00, all’Auditorium Parmenide di Ascea. A Cariati (Cosenza), invece, il 24 marzo, alle ore 10:30, l’Antica Gelateria Fortino si recherà con il suo caratteristico camioncino del gelato all’ingresso dell’Ospedale di Cariati “Vittorio Cosentino” (che è anche polo Covid-19), per offrire gratuitamente a tutti gli operatori sanitari, il gelato artigianale al gusto “Dolce Sinfonia”. Ancora, il liceo statale “Alfonso Gatto” di Agropoli (Salerno) celebrerà il gelato artigianale durante la Festa dello Sport, l’evento che riunisce tutti gli studenti all’insegna dello sport, delle regole e del fair play a cura del Comitato Gelatieri Campani. E, per non perdersi nessuna iniziativa, sarà possibile consultare la lista delle gelaterie aderenti alla Giornata. IL GELATO A CASA CON DELIVEROO. Si conferma poi, per il secondo anno consecutivo, la partnership con Deliveroo, che per tutta la settimana promuoverà una campagna di informazione dedicata al Gelato Day. E il 24 marzo il Gusto dell’Anno sarà disponibile anche a domicilio, con consegna gratuita dalle gelaterie aderenti: Sweety Gelato di Roma e Terra Gelato, Gelateria Concordia, Premiata Cremeria Rossi, Oasi del Gelato, Artico Gelateria – Isola di Milano. GLI APPUNTAMENTI IN EUROPA. Non solo l’Italia: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Slovenia, Spagna, Ungheria, fino all’Argentina e al Giappone, si uniranno in occasione del Gelato Day per celebrare uno dei prodotti più amati di sempre. A Vienna, in particolare, la primavera sarà inaugurata proprio con un omaggio al Gusto dell’Anno, che sarà riproposto il 24 marzo, mentre l’Olanda si unisce alla campagna “Un gelato per l’Ucraina” e nelle vetrine di tutti i gelatieri olandesi sarà proposto, accanto al Gusto dell’Anno “Dolce Sinfonia”, il gusto “torta alle mele”: insieme, contribuiranno a una raccolta fondi per dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal conflitto. PROSSIMI APPUNTAMENTI. E le celebrazioni del gelato artigianale proseguiranno anche nei prossimi mesi. All’inizio di maggio, ad esempio, l’Antica Gelateria Fortino dedicherà una giornata al gelato nelle scuole elementari e medie di Cariati, offrendo a tutti gli alunni e ai docenti il gelato artigianale al Gusto dell’Anno. Dal 22 maggio al 31 agosto 2022, invece, il Bar Gelateria del Viale e la Caffetteria del Viale di Fiano Romano daranno ai loro clienti la possibilità di vincere simpatici premi e addirittura una vacanza di una settimana per cinque persone. Mentre in Piazza San Marco a Venezia le celebrazioni del decennale della Giornata Europea del Gelato Artigianale proseguiranno anche a settembre con l’Associazione Gelato Veneto e la partecipazione di ben 30 gelaterie venete. E sempre a settembre si concluderà la seconda fase del videocontest indetto da Artglace che chiama i gelatieri europei a destreggiarsi con creatività e maestria tra cioccolato, nocciole, ricotta fresca e fichi sciroppati al rhum – gli ingredienti della ricetta ufficiale di “Dolce Sinfonia” – realizzando un breve video di 90 secondi in cui mostrare la preparazione del Gusto assoluto protagonista del decennale del Gelato Day (regolamento completo disponibile sul sito www.gelato-day.com). Tutti gli aggiornamenti sulla decima edizione del Gelato Day sono disponibili sul sito www.gelato-day.com e sulle pagine ufficiali del Gelato Day su Facebook (@24MarzoEuropeanGelatoDay), Instagram (@Gelato_Day) e YouTube (https://www.youtube.com/c/GelatoDay). *** La Giornata Europea del Gelato Artigianale è l’unica giornata che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato ad un alimento. Celebrata il 24 marzo di ogni anno in tutti i Paesi europei, con eventi, incontri ed iniziative volti a diffondere la cultura del gelato artigianale, quella del “Gelato Day” è un’occasione unica per contribuire alla valorizzazione di questo prodotto, alla promozione del sapere artigiano e allo sviluppo della tradizione gastronomica del settore. Peculiarità del “Gelato Day” è il “Gusto dell’Anno”, scelto ogni anno da uno dei Paesi aderenti: per la decima edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale del 24 marzo 2022 sarà “Dolce Sinfonia”, gelato a base nocciola e cioccolato con ricotta fresca e fichi secchi sciroppati al rhum, la cui ricetta è firmata da Silvia Chirico, vincitrice del concorso indetto a livello europeo da Artglace, in collaborazione con Longarone Fiere Dolomiti e Italian Exhibition Group (IEG). Accanto ai suoi ideatori, Longarone Fiere e Artglace, il Gelato Day vede come partner dell’edizione 2022: ACOMAG – Associazione Nazionale Costruttori Macchine Arredamenti Attrezzature per Gelato, Associazione Italiana Gelatieri, CNA, Comitato Gelatieri Campani, Confartigianato, Conpait Gelato – Confederazione Pasticceri Italiani, Federazione Italiana Gelatieri, G.A. – Comitato Nazionale per la Difesa e la Diffusione del Gelato Artigianale e di produzione propria, G.A.T. – Gelatieri Artigianali del Triveneto, Ilgelatoartigianale.info, Maestri della Gelateria Italiana, SIGEP – Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group.

Scabec inaugura la settimana dedicata a Dante Alighieri con visite guidate online alle mostre di MANN e Palazzo Reale
Per celebrare il Dantedì torna il format Viaggio in Campania con un doppio appuntamento per un’escursione da remoto alle mostre “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN” e “Dante a Palazzo Reale” Due visite guidate in digitale presso le mostre dedicate a Dante Alighieri che sono allestite al MANN e al Palazzo Reale. Un’occasione imperdibile per conoscere alcuni retroscena sulla vita e le opere ispirate al padre della lingua italiana grazie agli interventi di alcune “guide” d’eccezione: i due direttori dei musei e i curatori delle iniziative. Per celebrare la settimana del Dantedì, ovvero la data del 25 marzo che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, Scabec presenta due nuovi appuntamenti della rubrica Viaggio in Campania, progetto online promosso dalla Società Campana Beni Culturali, dalla Regione Campania e dal pass campania>artecard per non fermare il racconto del patrimonio culturale locale durante le fasi più dure della pandemia. Martedì 22 marzo, alle ore 19.00, tramite la piattaforma Google Meet sarà possibile assistere gratuitamente a una visita guidata in remoto alla mostra “Dante a Palazzo Reale” che sarà condotta da Mario Epifani: il curatore dell’iniziativa e direttore del museo illustrerà agli ospiti i tre dipinti di Tommaso De Vivo che rappresentano l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso e che furono realizzati per il re d’Italia Vittorio Emanuele II. I posti per partecipare sono limitati: sarà possibile prenotare la propria visita dalle ore 12.00 di venerdì 18 marzo al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-viaggio-in-campania-speciale-dantedi-palazzo-reale-di-napoli-299406702507 Venerdì 25 marzo, alle ore 18.00, il direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, e la curatrice della mostra, Valentina Cosentino, accompagneranno gli utenti all’interno di “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN”, un viaggio virtuale che lega la figura del Sommo Poeta agli autori antichi che, con il linguaggio dell’arte, narrarono le figure leggendarie presenti nel poema dell’Alighieri. I posti per partecipare sono limitati: sarà possibile prenotare la propria visita gratuita dalle ore 12.00 di martedì 22 marzo al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-viaggio-in-campania-speciale-dantedi-mann-300801163377 Le due visite di Viaggio in Campania si aggiungono a una serie di iniziative promosse da Scabec per celebrare la settimana dedicata a Dante Alighieri: fino al 25 aprile, infatti, sarà possibile acquistare una versione speciale di campania>artecard: la Dantedì Artecard. L’edizione limitata del pass consente di ammirare dal vivo le mostre di MANN e di Palazzo Reale, oltre che offrire la possibilità di visitare i principali musei di Napoli e della Campania e di viaggiare comodamente a bordo del trasporto pubblico cittadino grazie alla partnership con il consorzio UnicoCampania. Official Sponsor del circuito campania>artecard fino al 2023 è UniCredit: l’iniziativa della banca rientra nell’ambito del piano “UniCredit per l’Italia”, il programma di interventi a sostegno delle comunità e delle imprese locali della banca. Per maggiori informazioni su Viaggio in Campania e per l’acquisto della Dantedì Artecard: www.campaniartecard.it

In Arte Vesuvio: la originale struttura polifunzionale napoletana dell’intrattenimento propone una nuova settimana di magma vesuviano all’insegna dell’arte, della cultura e dello spettacolo.
Continua la missione del “Polo I.A.V.”, l’acronimo che, unitamente a In Arte Vesuvio, vuol significare teatro, music bar e playroom a via Marino Turchi (n21/23), nel cuore di Napoli, tra via Santa Lucia e la parte finale del lungomare. Una missione fatta di divertimento e voglia di stare insieme nel momento in cui più forte è il bisogno al ritorno ad una socialità normale che questa settimana si apre giovedì 17 marzo alle 18:00 con la presentazione del libro “Acqua e sale – Storie di vita e di canzoni” (per Ianieri Edizioni) di Enzo Leomporro, cofondatore insieme a Gianni Donzelli degli Audio2, che di quell’indimenticabile successo furono autori. Uno showcase che racconterà l’autobiografia ma anche tanta musica. Venerdì 18 marzo, invece, l’appuntamento è da segnare in agenda per le 21:00 per una cena spettacolo animata da Cesare D’Oriano nel più puro stile “villaggio turistico”, tra chitarrate e karaoke per cantare assieme a squarciagola le hit del momento ma anche gli indimenticabili evergreen dei favolosi anni ’70, ’80 e ’90. Infine Sabato 19, doppio appuntamento: alle 15:00, spazio al tifo azzurro per vedere la partita Napoli-Udinese spingendo la nostra squadra verso il traguardo più alto del campionato. Alle 22:00si chiude con la musica di alto livello proposta da Valerio Jovine e Nicola Caso con il concerto musicale “Il Caso Jovine”: tutti riuniti nel nome delle buone vibrazioni e degli originali cocktail preparati dal Music Bar dello I.A.V. Il concerto è realizzato in collaborazione con in collaborazione con Nea Arcadia – Production Studio e New Reel Records 55. facebook Il calendario degli eventi in programma presso In Arte Vesuvio è consultabile sulle pagine social ufficiali della società ( facebook ed Instagram).

UCRAINA: LAURO (UNIMPRESA), MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE NON SI INTERROGANO SUL DOPO-GUERRA
«Ora che la recrudescenza del conflitto in Ucraina e quella paventata della pandemia hanno placato, ci si augura definitivamente, le turbolenze parlamentari della maggioranza governativa, su questioni identitarie, peraltro marginali, si spera che il cammino dell’esecutivo proceda senza altri intoppi, anche perché alle prese con gli ormai esplosivi rincari delle materie prime, a partire dai prodotti energetici, indotti da criminali speculazioni di mercato, all’attenzione della magistratura. Unimpresa, a riguardo, offre quotidianamente al governo e al parlamento proposte e riflessioni, sia in materia di tutela del lavoro sia per quanto riguarda la sopravvivenza economica delle famiglie e delle pmi. Di fronte al cataclisma internazionale in atto, tuttavia, nessuna forza politica di maggioranza e di opposizione si interroga ancora sul “dopo”, sul futuro del nostro paese, e con quali programmi si presenterà, tra un anno, alle elezioni politiche del 2023». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, secondo il quale «si tratta di temi vitali, senza più gli alibi populisti, sovranisti e antieuropeisti del 2018, ormai disintegrati: la coerenza della nostra politica estera nei nuovi equilibri geopolitici mondiali; il nostro ruolo nell’ambito della Ue e della Nato, sulla difesa comune e di fronte al riarmo tedesco; le urgenti riforme istituzionali e costituzionali, per superare l’attuale fragilità e la conclamata inadeguatezza del nostro sistema politico, ormai del tutto inadeguato, senza contare le politiche finanziarie, economiche e sociali necessarie per mettere in sicurezza la nostra comunità nazionale». Secondo il segretario generale di Unimpresa «saranno anni duri e difficili. Per cui, non prepararsi, almeno a livello di confronto, ad affrontarli, costituisce una prova ulteriore della miopia e della inavvedutezza della nostra classe politica».

UCRAINA: UNIMPRESA, INFLAZIONE 8,4% CON PETROLIO A 150 DOLLARI, RISCHIO STAGFLAZIONE
L’inflazione in Italia è destinata a crescere ancora sistematicamente e arrivare, a giugno, all’8,4%. Una inevitabile, ulteriore impennata dell’indice dei prezzi al consumo verrà causata dalle crescenti tensioni per la guerra in Ucraina che stanno alimentando, in particolare, il prezzo del petrolio. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa, basando la previsione sull’inflazione con il prezzo del petrolio fino a 150 dollari al barile entro il mese di giugno, mentre, col petrolio a 120 dollari, il caro-vita potrebbe attestarsi al 7,5%: in entrambi i casi una accelerazione significativa che corre il rischio di pregiudicare la crescita economica prevista per il 2022 attorno al 4%. Le pressioni inflattive, cagionate principalmente dall’incremento del petrolio, potrebbero far perdere almeno un punto percentuale di prodotto interno lordo quest’anno e portare, questo il rischio maggiore, a una pesante stagflazione nel 2023, cioè crescita “zero” e caro-vita “galoppante”. «La temuta e criminale invasione bielorussa della martoriata Ucraina, oltre ad essere una barbara e vigliacca pugnalata alle spalle, rischia di estendere e di prolungare la guerra di aggressione del dittatore del Cremlino, condannando anche il nostro paese, in poche settimane, ad un’economia di guerra, come paventato da giorni da Unimpresa» commenta il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. «Il premier Mario Draghi, a riguardo, al fine di placare la montante angoscia collettiva di famiglie e imprese, ha condannato gli allarmismi, ma non ha escluso un esito così drammatico. Un’economia di guerra, con tutti i risvolti di ordine pubblico (accaparramenti, disordini e mercato nero dei beni di prima necessitá), metterà duramente alla prova tutte le istituzioni pubbliche, centrali e periferiche, a tutela della comunitá nazionale. Onde evitare il prevedibile caos e una mobilitazione improvvisata, Unimpresa si augura che il governo abbia giá predisposto un piano nazionale, a partire dagli stoccaggi e dai razionamenti, che disciplini e sanzioni, in ogni aspetto, un’evenienza così estrema. Un piano fondato sul raccordo organico tra Stato, Regioni ed enti pubblici collegati, in un quadro di reciproche, chiare e incontestabili competenze. Sarebbe da irresponsabili e da inetti lasciarsi sorprendere da una seconda anarchia istituzionale, come quella del 2020, dopo che il governo Conte dichiaró, il 31 gennaio, l’emergenza sanitaria nazionale, senza avere uno straccio di piano antipandemico, con l’indecente teatrino di contrasti, tra governo e regioni, che ebbe, per mesi, a seguirne» aggiunge Lauro. Secondo il Centro studi di Unimpresa, col prezzo del petrolio a 150 dollari al barile, l’inflazione a giugno arriverebbe all’8,4% per poi ripiegare, solo in caso di miglioramenti, al 6,8% a settembre. Se, invece, le quotazioni del greggio si fermassero in media, nei prossimi mesi, attorno a quota 120 dollari al barile, l’inflazione si attesterebbe a 7,5% a giugno, per poi flettere al 6,4% a settembre. L’ultimo trimestre dell’anno potrebbe portare, in entrambi i casi, a un ulteriore ribasso dell’inflazione che a fine anno potrebbe attestarsi, rispettivamente al 4,8% col brent a 150 dollari e al 4,2% col brent a 120 dollari. Si tratta di proiezioni suscettibili di improvvise variazioni e correzioni: il quadro internazionale incerto, a cagione del conflitto in corso tra Mosca e Kiev, e non possono essere esclusi incrementi ancora più rilevanti rispetto alle previsioni realizzabili fino a questo momento. «L’inflazione è spinta al rialzo dal prezzo in crescita di tutti i beni, ma è la componente energetica a contribuire, più di altri, ad alimentare l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo. Tale tendenza potrebbe proseguire ancora a lungo e andare avanti anche nel 2023. Il rischio che corriamo, soprattutto per il 2023, è quello della stagflazione ovvero di una stagnazione, cioè assenza di crescita quando l’economia ristagna, accompagnata dall’inflazione, un aumento continuo dei prezzi che aggraverebbe la stessa congiuntura economica sfavorevole» commentano gli analisti di Unimpresa.

Scabec celebra la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri con il lancio della Dantedì Artecard
Un itinerario esclusivo promosso da campania>artecard per visitare le due mostre dedicate al sommo poeta dal MANN e da Palazzo Reale Scabec, la società in-house della Regione Campania, assieme al MANN e a Palazzo Reale di Napoli, si prepara a celebrare il 25 marzo, ovvero la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, presentando una versione speciale di campania>artecard: la Dantedì Artecard. Dall’11 marzo al 25 aprile, al fine di promuovere la data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e la Giornata nazionale istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri, turisti e appassionati potranno intraprendere un itinerario culturale grazie al lancio di una versione speciale del pass che da oltre da oltre 10 anni mette in rete i principali luoghi della cultura di tutta la Campania. I titolari della Dantedì Artecard potranno infatti ammirare le due mostre dedicate al padre della lingua italiana: Dante a Palazzo Reale” e “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN”, quest’ultima realizzata con il contributo della Regione Campania. In aggiunta, questo pass a edizione limitata offre la possibilità di visitare i principali musei di Napoli e della Campania e di viaggiare comodamente a bordo del trasporto pubblico cittadino grazie alla partnership con il consorzio UnicoCampania. La card è disponibile nelle due seguenti versioni e acquistabile online su campaniartecard.it: Dantedì – Napoli 3 Giorni: per tre giorni a partire dal primo ingresso, oltre alle mostre dedicate a Dante del MANN e di Palazzo Reale, il pass consentirà di accedere ai principali musei della città di Napoli (es. Museo e Real Bosco di Capodimonte, Museo Madre, Castel Sant’Elmo, ecc.) e di viaggiare a bordo del trasporto pubblico cittadino (bus, funicolari, tram, ecc.). Questa versione ha un costo di 21 euro per gli over 25 e di 12 euro per i giovani dai 18 ai 24 Dantedì – Campania 365 lite: per un anno a partire dal primo ingresso, oltre alle mostre dedicate a Dante del MANN e di Palazzo Reale, il pass consentirà di accedere ai principali musei della Campania (es. Parchi Archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum, Reggia di Caserta, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Museo Madre, Castel Sant’Elmo, ecc.) Official Sponsor del circuito campania>artecard fino al 2023 è UniCredit: l’iniziativa della banca rientra nell’ambito del piano “UniCredit per l’Italia”, il programma di interventi a sostegno delle comunità e delle imprese locali della banca. Per maggiori informazioni e per l’acquisto della Dantedì Artecard: www.campaniartecard.it

UCRAINA: LAURO (UNIMPRESA), CON GUERRA RISCHIO CRISI GOVERNO
«Paradossalmente le ultime vicende parlamentari sulla delega fiscale e il voto, per un soffio, sul catasto, stanno testimoniando come la complicata emergenza della guerra in Ucraina, piena di incognite anche per noi, invece di rendere piú compatta e responsabile la cosiddetta maggioranza di unitá nazionale, rischia di mandare in crisi il governo Draghi. Oltre al catasto, infatti, altre trappole sono tese sul suo cammino, a partire, per il passaggio definitivo, dal decreto concorrenza e quello sul Csm, con la questione balneari e quella sulle modalitá di elezione dei membri dell’organo di autogoverno della magistratura. Su questi temi, i tentativi di mediazione governativi, andati, pare, a buon fine sul codice degli appalti, non potranno essere oggetto di ulteriori compromessi, di sospensioni o di rinvii. Né Draghi può cedere, nel merito, di un solo millimetro per non pregiudicare l’approdo, nei tempi programmati, delle riforme strutturali, in primis il fisco, essenziali per il Pnrr e per le risorse finanziarie europee. Quest’ultime diventate ormai vitali per tentare di contenere gli effetti devastanti dei rincari, allo sbando, sulle famiglie e sulle imprese, specie le Pmi. Ogni appello alla ragionevolezza del mondo imprenditoriale sembra cadere nel vuoto, ma una crisi di governo, in queste condizioni, sarebbe un suicidio politico per chi avrá l’incoscienza di determinarla e provocherá un’altra devastazione non solo economica del nostro paese». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro

In Arte Vesuvio ospita The Funkin’ Machine
Il Polo I.A.V. è lieto di accogliere i The Funkin’ Machine sabato 12 marzo alle ore 22:00, in concerto presso lo IAV Cocktail Bar di recentissima apertura – sito in Napoli, via Marino Turchi 23, zona Santa Lucia. Una serata all’insegna della musica dal vivo, ricca del ritmo travolgente funk & blues della super band napoletana. Si tratta dell’ultimo di una serie di appuntamenti segnati da live performance previsti dalla rassegna artistica di In Arte Vesuvio, la quale ospita ogni week end complessi musicali, interpreti e cantautori. Stavolta è il turno dei The Funkin’ Machine, in auge da un anno a questa parte grazie all’album Allerta Meteo. A tal proposito, Marco Ferretti, responsabile della comunicazione del collettivo, ne parla così: «Un avviso di non ordinaria criticità è stato diramato da un singolare gruppo di ‘esperti’ in prossimità di differenti fenomeni atmosferici più o meno localizzati e, soprattutto, ad alta intensità. Eppure il sole splende forte sulla favela napoletana. “Allerta Meteo” è il primo frizzante album del collettivo The Funkin Machine. La nuova release della Serie Pegaso di Periodica Records è uno spaccato di sonorità funk e jazz, dai colori vivaci, buone per ogni ‘stagione’, non importa se piovosa. La voce di Andres Balbucea, il trait d’union dell’opera, è supportata dall’inconfondibile flow di Speaker Cenzou nel corso della vibrante L’Ora D’ ‘o Grove, e accompagnata dalle performance di Roberto Porzio ai sintetizzatori, Alessio Pignorio e Riccardo Betteghella alle chitarre, Vincenzo Lamagna al basso, Andrea De Fazio alla batteria, Paolo Bianconcini alle percussioni e dalla partecipazione straordinaria di Pietro Santangelo nella cinematica Django e di Jeroen Verberne al trombone in Rafiki. Un’ autentica ondata di calore di note destinata a travolgere gli ascoltatori più attenti, i seguaci della prima ora e i cittadini tutti.» Il concerto è realizzato in collaborazione con Nea Arcadia – Production studio e New Reel Records 55. Il calendario degli eventi in programma presso In Arte Vesuvio è consultabile sulle pagine social ufficiali della società (Facebook ed Instagram). https://fb.me/e/224mLUhFT

Consegna de Il Premio Monzù 2021 organizzato dall’Associazione Cuochi Caserta Riconoscimento a Rosario Lopa
Nella splendida cornice del teatro Ricciardi di Capua, si è tenuta la cerimonia di consegna del “Premio Monzù 2021”, organizzata dall’Associazione Cuochi di Caserta F.I.C. e dedicata alla memoria del Maestro Chef Ivan Iannella, prematuramente scomparso lo scorso anno e figlio d’arte, il papà Luigi è stato per lungo tempo autorevole Maestro Chef dell’Hotel Quisisana di Capri. Ivan era Manager team della junior chef Caserta, nell’associazione Cuochi Caserta Fic, oltre ad essere stato un ottimo coach. Ai campionati Italiani di cucina a Rimini, di due anni fa, prese a cuore un ragazzo speciale dell’istituto Alberghiero di Aversa, che concorse con il Team Junior Chef e si classificò al secondo posto, conquistando la medaglia d’argento. La cerimonia capuana si è distinta per il riconoscimento prestigioso, una sorta di onorificenza al merito, che viene assegnata ai maestri ed agli chef che si sono distinti nella loro attività, svolta ed apprezzata in Italia e nel mondo, dando lustro alla categoria. Lo chef, al quale viene conferito il premio, diventa così un “monzù”, traduzione dialettale della parola francese “monsieur”, nome con cui venivano chiamati i capocuochi delle casate aristocratiche campane in epoca di grande influenza gastronomica francese, tra il XVIII e il XIX secolo. I lavori hanno avuto come moderatore l’avv. Roberto Barresi, legale e consulente giuridico dell’associazione. Grande merito, poi, per il dinamico Presidente, Pino Raimondo, insieme a Luisana Merola, segretaria dell’associazione ed al maestro Ugo D’Orso. Premiare i fautori della nobile arte culinaria, nel segno di una tradizione che vede la Campania in una posizione di preminenza nel panorama mondiale. Raimondo, che ricopre anche la carica di Vice presidente dell’Unione Regionale cuochi, ha infine tracciato un corposo bilancio dell’operato dell’associazione, evidenziando gli obiettivi raggiunti e quelli in cantiere, qualificanti l’azione della stessa. Un impegno che, come evidenziato al pubblico presente in sala, mira a portare sempre più in alto il nome della provincia di Caserta, nel solco di una tradizione indiscussa ed apprezzata, senza però tralasciare le innovazioni. Tra le personalità presenti è stato premiato il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, Rosario LOPA, Riconoscimento per l’instancabile impegno a favore della categoria e del comportato Ho.Re.Ca, durante il periodo del Covid-19, per l’incredibile tenacia che ha dimostrato durante la pandemia facendola risultare come una delle voci più influenti e ascoltate durante il lock down, per la passione, la professionalità e la sensibilità con cui svolge a favore delle giovani generazione del settore e di collaborazione senza limiti con tutti gli operatori del comparto, guardando al futuro con speranza ascolto, dedizione e passione per il proprio lavoro. Tributo alla sua professionalità.

ARTIGIANI: UNIMPRESA, 700MILA LAVORATORI SENZA INDENNITA’ DA 5 MESI
Da novembre 2021, sono senza sostegno economico 700.000 artigiani e 210.000 imprese artigiane non usufruiscono del loro ammortizzatore sociale, l’indennità di sospensione. Per rifinanziare queste misure, occorrono quasi 50 milioni di euro: si tratta di 46,8 milioni di euro che riguardano una norma del provvedimento “sostegni” (decreto legge 21 del 2001) e del provvedimento fiscale (decreto legge 146 del 2001) e di 1,3 milioni di euro relativi alla legge di bilancio per il 2021 (legge 178 del 2020). Complessivamente, al Fondo degli artigiani mancano 48,2 milioni di euro per riavviare la regolare erogazione delle prestazioni ai lavoratori del settore. È quanto segnala Unimpresa in relazione al necessario rifinanziamento del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato. “Confidiamo in un pronto intervento dei ministri del Lavoro e dell’Economia affinché intervengano in tempi strettissimi dando immediate risposte a queste famiglie. Non esistono aziende di serie A ed aziende di serie B, così come non esistono differenziazioni tra i lavoratori delle imprese artigiane e lavoratori appartenenti ad altri settori. O, almeno, non dovrebbero esistere, ma in realtà le differenze sono sotto gli occhi di tutti” commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi. “La tanto attesa riforma degli ammortizzatori sociali che finalmente dovrebbe tutelare le aziende ed i lavoratori di tutti i settori e di tutte le dimensioni, non deve restare solo su carta. Governo e Parlamento devono capire che siamo ancora in una situazione di emergenza. Come rappresentanti delle micro e piccole imprese, avvertiamo quotidianamente la rabbia degli attori in campo davanti al protrarsi dell’incertezza. Forse, chi ricopre ruoli di responsabilità istituzionale e politica non ha ben chiara la condizione vissuta dai lavoratori artigiani” osserva il consigliere nazionale di Unimpresa, secondo il quale “la pesante situazione derivante da ormai due anni ininterrotti di Covid e la crisi in Ucraina, con tutti i consequenziali strascichi, hanno accelerato un processo di desertificazione del tessuto imprenditoriale, soprattutto nelle aziende di piccole dimensioni che poi rappresentano la stragrande maggioranza dell’imprenditoria italiana. Una grande quantità di aziende non ha pienamente ripreso l’attività, a cominciare dai settori del tessile e dell’abbigliamento. Ciò perché, nonostante il miglioramento, netto, dal punto di vista sanitario, le ricadute della pandemia sul tessuto economico non sono ancora superate, con tutto quello che ne consegue per la produzione e per l’occupazione”.

“Passa ‘o tiempo” NINNI
Ninni non si ferma, e con dieci singoli all’attivo e una manciata di serate in giro per il Sud Italia, il cantautore napoletano dopo un periodo di pausa forzata riparte con un nuovo singolo. “Passa ‘o tiempo” è l’inizio di un nuovo percorso per Ninni, perché si tratta di un brano autoprodotto che farà da apripista ad un progetto che l’artista insegue caparbiamente da tempo, in quanto anticipa la pubblicazione del suo primo EP, in uscita nella prossima primavera –estate 2022, in cui propone al pubblico la sua voce, i suoi testi, la sua musica; insomma l’anima, declinata secondo la sua personale visione del mondo. Una strada nuova, che Ninni sta seguendo mettendosi in ascolto del cuore, con i suoi ritmi, le sue pause, le sue accelerazioni. L’intro della chitarra è presenza costante di questo percorso minimal che il cantautore persegue in ogni suo brano, “Passa ‘o tiempo”, recita il titolo, mentre un amore è sospeso tra i profumi del caffè e del ragù, mentre il mare scompare giorno dopo giorno dalla darsena di Pozzuoli. Un momento di forte introspezione per quest’uomo che osserva il sole al tramonto e, mentre la notte sopraggiunge, avverte più forte la mancanza di questo amore. Ma il tempo non si ferma, continua a passare quasi senza che noi se ne abbia contezza, mentre diventiamo un po’ più vecchiarielli e scassambrelli. Un brano ricco di nuances malinconiche, tenero ed emozionante; se avete amato la verde milonga di Paolo Conte e le sue struggenti atmosfere, “Passa ‘o tiempo” vi aiuterà a ricordarle. Testo, musica e voce: Luca Caligiuri (Ninni) Chitarra classica, cori, string arrangements: Fabrizio Fedele Clarinetti: Pino Ciccarelli Produzione artistica, mixing e mastering di Fabrizio Fedele al Cellar Studio di Bagnoli. Artwork: Ninni

UCRAINA: SPADAFORA (UNIMPRESA), CON SANZIONI A RUSSIA DANNI MAGGIORI A FINANZA EUROPEA
«Ricapitolando, dal giorno della scesa in campo dei Russi in Ucraina, le sanzioni economiche hanno creato danni alla finanza europea molto più che a quella russa: solo la borsa di Milano ha perso in sette giorni oltre il 10%. Il blocco dello Swift ha messo in moto la triangolazione dei pagamenti con Cina, Sudafrica, India e Brasile (paesi Brics) e il declassamento dei titoli di stato russi ha reso ridicoli i manager delle agenzie di rating. Ciò per un semplice motivo: a differenza degli Usa, che ha una inflazione al 6% e un debito pubblico oltre il 125% del Pil, quello sì pericoloso, la Russia ha un debito pubblico pari al 20% del Pil, che può liquidare con le quote da 10 euro a famiglia pagate mensilmente per la pulizia delle scale da chi abita negli ex blok dell’Urss. In compenso, S&P ha declassato i titoli delle banche italiane in Russia da bbb a bb+ con Outlook negativo, dimenticando che queste banche di fatto non prestano soldi, ma lavorano con i conti correnti attivi dei correntisti retail. Significa che la banca non fallisce, ma il declassamento degli asset comporta tassi altissimi per i rifinanziamenti di liquidità. L’interesse unico che unisce il mondo, insomma, è il business». Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.

Roberto Riccardo Ruggiero è il nuovo presidente di Assortopedia
Roberto Riccardo Ruggiero, napoletano, amministratore unico di Ortopedia Ruggiero Srl, è il nuovo presidente di Assortopedia, l’associazione nazionale delle aziende ortopediche che riunisce le imprese più importanti ed innovative nel settore della produzione e distribuzione di presidi ortopedici per persone disabili. “Assortopedia è l’unica associazione del comparto che aderisce al Sistema Confindustria, con la finalità di rappresentare un gruppo di aziende con specifici requisiti e regole etiche di comportamento”, sottolinea il neo-presidente. “Sono molto fiero di far parte di un settore votato all’innovazione e che, oggi più che mai, ha dimostrato la propria importanza per la salute e il benessere dei cittadini. La mia nomina – dichiara il Dott. Ruggiero – coincide con un periodo ricco di sfide per il mercato europeo dei dispositivi medici, dove dinamiche geopolitiche aprono a scenari inediti, ma in grado di rappresentare imperdibili occasioni di riposizionamento e dialogo. Un grazie sentito – continua il neo Presidente – a tutti i componenti del Consiglio Direttivo per la fiducia accordatami.” Assortopedia – Associazione Nazionale Aziende Ortopediche – unica nel settore ad aderire a Confindustria Dispositivi Medici, è un’associazione d’imprese che operano nell’innovazione, produzione e fornitura di dispositivi ortopedici e ausili. Nasce dalla spinta di imprenditori decisi ad accrescere e valorizzare il proprio progetto d’impresa e tutte quelle iniziative che pongono al centro la Persona Fragile – il suo recupero funzionale e sociale – attraverso una maggiore conoscenza e diffusione delle conoscenze tecnologiche.

LE NEOMELODICHE_Un concerto per dire no alle discriminazioni contro la musica neomelodica
Ritornano finalmente sul grande palcoscenico del Palapartenope di Napoli tre cantanti neomelodiche molto apprezzate lungo tutto lo stivale: Nancy Coppola, Stefania Lay e Giusy Attanasio. L’11 aprile le tre giovani e carismatiche donne animeranno un concerto dal titolo sicuramente provocatorio: “Le Neomelodiche”. “Il nostro concerto è una provocazione contro lo stereotipo che associa la musica neomelodica al trash, ed un tentativo di coinvolgimento di quei napoletani – anche colleghi – che oggi prendono le distanze da questo genere. il punto è che «noi raccontiamo le storie vere», storie in cui tutti possono identificarsi», e a Napoli, in particolare tra la gente comune, si trova di tutto. I neomelodici parlano a un pezzo d’Italia, non piccolo, che sfugge alle sirene del mainstream culturale e persino di quello alternativo”, spiegano le tre artiste. L’evento sarà preceduto dall’uscita dell’omonimo singolo il giorno 14 marzo. Il concerto è anche il primo grande appuntamento neomelodico post – pandemia. “Per noi il rapporto con il nostro pubblico è fondamentale, spesso traiamo ispirazione per le nostre canzoni proprio dalle storie di chi ci segue. Ci è mancato tanto il contatto fisico – quello che avviene in occasione dei concerti, delle feste, dei matrimoni a cui partecipiamo -, fatto di cori, abbracci, strette di mano, pianti. Abbiamo cercato di tener compagnia a chi ci apprezza attraverso i social con dirette, live… Ma essere sul palcoscenico avanti a migliaia di persone che ascoltano la tua musica, cantano in coro le parole delle tue canzoni, ed in generale condividono il tuo progetto è molto più emozionante. Vorremmo già fosse aprile!”, concludono Nancy, Stefania e Giusy.

UCRAINA: LAURO (UNIMPRESA), SERVE UNITÀ NAZIONALE PER INTERA LEGISLATURA
«Il ritorno della giungla nella storia e il martirio in corso del popolo ucraino, evocati nello storico discorso del premier Mario Draghi in Parlamento, ha ricompattato, sulle misure di sostegno alla resistenza ucraina contro l’invasione imperialista dell’esercito russo, la sua fragile e litigiosa maggioranza, nonché meritoriaMente associato anche l’opposizione. Un esempio sostanziale di unitá nazionale, la cui coerenza e la cui compattezza saranno messe alla prova nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, a seconda degli esiti di una guerra, basata sulla disinformazione, programmata e scatenata a freddo dal tiranno del Cremlino, il quale rischia di essere accusato anche di crimini di guerra e contro l’umanitá. E si scoprirá, in tal modo, se tutti i populisti, i sovranisti, gli antieuropeisti e i negazionisti nostrani, accampati persino presso le tende dei novax, hanno scelto di mettersi al riparo dalla bufera, sotto il largo ombrello di Draghi, in maniera solo contingente o per scelta di campo definitiva, ripudiando le ambiguitá, i doppi giochi, i compromessi, ancora oscuri, del passato, con la dittatura putiniana. Unimpresa auspica che questa unitá si rinnovi, a breve e per la fine della legislatura, su tutti gli ulteriori provvedimenti che il governo sará costretto a prendere, in un’economia ormai di guerra, sulla fuoriuscita dalla pandemia, sulle riforme strutturali, sui progetti attuativi del Pnrr e, in particolare, sulle misure di controllo del carovita e dell’inflazione, che stanno falcidiando famiglie e imprese, specie le pmi». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. «Ora che il velo delle interessate, antistoriche e folli illusioni sul dittatore russo è stato squarciato dal suo stesso disegno egemonico, contro la democrazia e la libertá, non sará più possibile, per alcuno, in Italia e in Europa, giocare di sponda, per ideologia o per interesse, con le autocrazie dittatoriali, i nuovi mostri del ventunesimo secolo. Anche perché il popolo italiano ha aperto gli occhi e sarà presto chiamato a giudicare, severamente e senza appelli, la nostra classe politica» aggiunge Lauro.

UCRAINA: SPADAFORA (UNIMPRESA), SERVE PACCHETTO DI AIUTI STRAORDINARIO PER PMI
«La bomba atomica finanziaria opportunamente attivata dall’Occidente contro la Russia, con l’obiettivo di fermare la guerra in Ucraina, avrà senza dubbio ricadute dirompenti sull’economia europea e su quella italiana in particolare, ragion per cui si rende necessario un pacchetto di aiuti straordinario soprattutto per sostenere le piccole e medie imprese del nostro Paese. Il governo guidato da Mario Draghi deve rapidamente attivare un mix di interventi sia di tipo fiscale sia sul versante del credito e della liquidità». Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. «Oltre all’aumento del costo dell’energia elettrica e del gas, le sanzioni contro la Russia avranno effetti negativi sul turismo e sulle esportazioni di prodotti made in Italy di alta qualità, particolarmente apprezzati dai russi specie quelli più facoltosi» aggiunge Spadafora.

UCRAINA: LONGOBARDI (UNIMPRESA), GUERRA NON È MAI VOLONTÀ DI CITTADINI E IMPRESE
«Ho guardato negli occhi, in questi giorni, la paura e il terrore di donne e uomini dell’Ucraina che vivono in Italia e mi sono accorto, personalmente, quasi una presa di coscienza, assai tardiva, che la guerra avviata dalla Russia non la vuole nessuno. Mai. Non la vogliono i cittadini, non solo quelli coinvolti nel conflitto tra Mosca e Kiev. Non la vogliono le imprese, che desidererebbero soltanto continuare a svolgere quotidianamente la loro attività, a tutte le latitudini del Mondo. È questo il messaggio che dovrebbe essere il minimo comune denominatore delle riflessioni dei capi di governo dei principali paesi, quelli che, in questo momento, hanno in mano le sorti di tutti». Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi. «Tutti i discorsi di queste ore, invece, si poggiano su riflessioni strategiche, un linguaggio che alterna il registro diplomatico a quello bellico, che, tuttavia, nulla ha a che fare con il cuore dei popoli. C’è una drammatica asimmetria tra la volontà delle persone, che rifuggono qualsiasi guerra, e l’agire della politica, a tutti i livelli» aggiunge Longobardi.

L’ Oro di Capri riparte dalla natura: piantumati 25 esemplari di ulivo con i ragazzi dell’I.C. Gemito e della coop La Sciuscella di Anacapri
L’Oro di Capri avvia le iniziative del 2022 ripartendo dalla terra, con la piantumazione di 25 esemplari di olivo, attraverso il coinvolgimento dei ragazzi delle elementari del Gemito e della Cooperativa La Sciuscella di Anacapri. “L’evento di piantumazione olivi avvenuto ieri, giovedì 24 febbraio, nella zona del fortino di Pino, ad Anacapri, è un modo per riprendere le iniziative di sensibilizzazione sulla natura e la terra portate avanti dalla nostra associazione”, ha dichiarato Pierluigi Della Femina, Presidente dell’Associazione L’Oro di Capri. Ha proseguito il vicepresidente dell’ associazione, Vincenzo Torelli: “ripartiamo dalla terra e dalla natura dopo un momento così duro di pandemia da Covid-19, riprendiamo il nostro percorso ripartendo dalla terra, riavvicinandoci alla natura che è la chiave del nostro futuro. La nostra intenzione è portare i ragazzi a fare altre manifestazioni del genere per valorizzare la terra e educarci tutti al suo rispetto.” Alla guida del gruppo di ragazzi della scuola Gemito di Anacapri e della cooperativa la Sciuscella, la maestra Ersilia Gragnaniello che ha dichiarato: “sono tanti anni che lavoro con l’Oro di Capri per queste iniziative rivolte ai nostri ragazzi che oggi hanno preso parte alla piantumazione di nuovi alberi di ulivo, sempre con l’intento di conoscere le specificità della flora dell’isola, particolarmente adatta all’ulivo. Insieme a loro ci sono i ragazzi della “Cooperativa La Sciuscella”, i fragili della nostra comunità di Anacapri, che rappresentano una ricchezza per tutti noi, con la loro voglia di imparare e darsi da fare. Mi fa piacere vederli molto motivati nel prendere parte a queste iniziative nel segno della tradizione.” Ad intervenire nella spiegazione delle specificità del territorio, l’agronomo Angelo Lo Conte: “E’ un incontro molto importante quello di oggi, già programmato con il plesso Gemito di Anacapri, per il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole elementari, in un intervento fondamentale di recupero di una zona della fascia olivata di Anacapri. L’intervento di oggi è avvenuto nella zona di Pino, dove esistono ancora delle balze prive di olivo, lì è stato fatto un primo intervento di piantumazione mettendo a dimora 25 esemplari di piante di olivo, con il coinvolgimento di due classi scolastiche. Il fine è quello di trasmettere la consapevolezza dell’importanza di questa pianta nell’ecosistema di Anacapri e dell’intera isola nella macchia mediterranea ed educare le nuove generazioni all’importanza dell’ulivo a livello culturale, paesaggistico ed alimentare. Ha concluso la maestra Luisa Deangelis dell’I.C. Gemito tra le coordinatrci del progetto PON: “ Questa esperienza di educazione al paesaggio per i nostri ragazzi è partita lo scorso anno a settembre. E’ stato molto entusiasmante e divertente per gli allievi essere a stretto contatto con la natura, permettendogli di riscoprire il loro ambiente e apprendere tante specificità del territorio e della macchia mediterranea.”

Il pane ciabatta: una lezione gratuita per imparare a prepararlo
Martedì 1 marzo l’Arte Bianca diventerà la protagonista assoluta delle aule di UNIGUS. Gennaro Cirelli presenterà, nell’ambito di una lezione gratuita, il pane tipo ciabatta ottenuto con prefermento biga. Il pane ciabatta è uno dei pani più diffusi e apprezzati al mondo, con la sua crosta fine e croccante e la mollica alveolata. Le tematiche trattate, dunque, saranno: prefermenti, alta idratazione, gestione dell’impasto, temperature, l’importanza dell’impiego delle materie prime di qualità. L’incontro fungerà anche da lezione di introduzione per gli allievi del corso base di panificazione in partenza. La giornata si concluderà con la consegna degli attestati di partecipazione e la degustazione dei prodotti finali cotti. Gennaro Cirelli ha un panificio a S. Anastasia (NA), “Dolce Pane”, dove ogni giorno da forma alla sua passione. Rappresenta la quarta generazione di una famiglia di panettieri. Comincia a lavorare subito dopo il diploma alberghiero. Arriva alla pizza per gradi, partendo dalla panificazione. Non una conoscenza empirica e basta, ma figlia di studio ed approfondimento. “Tutto quello che è acqua e farina io devo studiarlo. Conoscerlo. Questa impostazione mentale mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, in particolare da mio padre che mi ha permesso di partecipare a corsi per affinare la tecnica e mi ha dato tempo e spazio per far crescere le mie passioni”. Per maggiori informazioni e prenotazioni alla lezione gratuita:Università Dei Gusti e Dei SaperiTel./WhatsApp 081 377 4778Mail: info@unigus.it

Giustizia per le vittime del Dovere – Pronuncia storica delle Sezioni Unite della Cassazione
ROMA – Pronuncia storica delle Sezioni Unite della Cassazione che hanno stabilito, in via definitiva, un criterio unico e più vantaggioso per il calcolo percentuale delle invalidità, valido per tutte le Vittime del dovere. Finisce qui l’odiosa disparità di trattamento tra vittime, con diritto esteso anche alle posizioni già definite, che potranno essere rivalutate. Un altro grande e concreto passo in avanti verso l’equiparazione di tutte le Vittime dopo la storica pronuncia delle Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione n. 6217/2022 ottenuta dallo Studio Legale Associato Guerra. È stata definitivamente affermata la piena applicabilità dei criteri medicolegali previsti dal dPR 181/09 a tutte le Vittime, del terrorismo e della criminalità organizzata, del dovere e per gli equiparati, ai fini della quantificazione percentuale dell’invalidità complessiva, comprensiva anche del danno morale. Questo consentirà anche a chi è stato valutato in precedenza, con criteri meno favorevoli, di essere rivalutato per ottenere i giusti benefici di legge che gli competono. “A proposito delle modalità di quantificazione del punteggio per l’invalidità, cui corrispondono diversi benefici a seconda della percentuale raggiunta – spiega l’avvocato Guerra -, da anni ci battevamo perché l’invalidità complessiva venisse quantificata per tutte le Vittime secondo i criteri medicolegali dettati dal dPR 181 del 2009, in luogo di quelli più restrittivi di cui al dPR 243/06, applicati generalmente in sede di visita dalle varie Commissioni Mediche. La Suprema Corte ci ha dato ragione, e condividendo la necessità di una lettura costituzionalmente orientata della frastagliata normativa, ha definitivamente riconosciuto l’applicazione di un criterio unico valido per tutte le Vittime, individuandolo negli articoli 3 e 4 del dPR 181/09, evitando in tal modo odiose sperequazioni di punteggi dinanzi a posizioni meritevoli di identica tutela”.

“Le anime purganti di D10S”
Sabato 26 febbraio 2022 alle ore 18.00 Presso il Bar Nilo, sito in via San Biagio dei librai 129, piazzetta Nilo in Napoli si svolgerà una manifestazione dal titolo “Le anime purganti di D10S”. Nel corso della kermesse sarà presentata l’opera dell’artista Alessandra D’Aniello. La manifestazione ha come oggetto l’antico culto delle “Anime purganti” trasposto in chiave contemporanea, per rendere omaggio alla memoria di Diego Armando Maradona ed alla città di Napoli che lo ha accolto. Nel famoso Bar Nilo che, già accoglie l’altarino con il capello di Maradona, verrà installata una teca contenente un’interpretazione artistica di Alessandra D’Aniello delle “Anime tifose purganti” nonché del Purgatorio del Paradiso e dell’Inferno. Verrà installata nella vetrina prospiciente la via San Biagio dei Librai anche una scarabattola che accoglierà un teschio di una anima “pezzentella” dipinto di azzurro per offrire un “rinfresco“, un omaggio rispettoso all’anima di un caro defunto. A seguire anche un intervento musicale con la formazione Bagarija trio che eseguirà musiche popolari della tradizione calcistica riferite a Maradona. A fine manifestazione sfileranno, poi, gli stendardi dedicati dall’artista al Pibe de Oro. Da sabato l’opera sarà a disposizione della collettività. Chiunque potrà omaggiare la memoria di un proprio avo defunto, apponendo una piccola una foto contenuta in una cornice, purché sia stato tifoso del Napoli. L’opera rievoca il culto tradizionale delle “anime purganti”, quelle anime che il popolo “adotta”, pregando affinché assurgano al Paradiso, ricevendone in cambio una grazia, la soluzione di un problema quotidiano o una vincita al lotto. Ecco dunque che il lavoro dell’artista invita, da un lato, a pregare per l’anima di Maradona ( dando per scontato che si trovi in Purgatorio) al fine di aiutarla a raggiungere il Paradiso e chiedendo in cambio l’agognato “terzo scudetto” per il Napoli; dall’altro a pregare per le anime purganti di altri tifosi defunti, affinché tutti contribuiscano al riscatto reciproco: i vivi preghino per aiutare i morti a raggiungere il Paradiso, i morti si adoperino affinché i vivi conseguano la vittoria agognata per la propria squadra del cuore, che vuole essere la metafora del riscatto dell’intera città.

In Arte Vesuvio: apre a Napoli nuovo centro per arte, cultura e spettacolo
Napoli, mercoledì 23 febbraio 2022; il “Polo I.A.V.”, ovvero la sigla che indica teatro, music bar e playroom della nascente struttura polifunzionale In Arte Vesuvio, apre i battenti di Santa Lucia. Le sorelle Angela e Lucia Andolfo sono liete di presentarvi, in vista della prossima inaugurazione, il loro ultimo progetto imprenditoriale; una “culla per l’arte, la cultura e lo spettacolo di Partenope – ovvero le radici identitarie dalle quali discendiamo e alle quali dobbiamo riconoscere il merito della fama che tutt’ora detiene la città di Napoli –, con vista sul Vesuvio – e cioè la cartolina più bella di sempre.” Queste, le parole utilizzate per spiegare il concept del Polo I.A.V. – In Arte Vesuvio –, struttura polifunzionale a carattere artistico/culturale situata in Napoli, via Marino Turchi, 21/23. La mission consiste nel realizzare uno spazio all’avanguardia ed unico nel suo genere, che mescola ed integra una notevole e ben assortita quantità di servizi. A partire dal music bar che accoglie i visitatori all’ingresso della struttura, con la sua proposta di musica dal vivo, caffè letterari, jam sessions, dj set e serate piene di sorprese. Passando per il teatro/cinemaimmediatamente adiacente, il quale diventa all’occorrenza una sala per convegni, presentazioni e meeting, comprendente 102 comodi posti a sedere. La rassegna artistica dedicata a questo spazio prevede la messinscena – fra le altre cose – di concerti, vernissage, show case, release party, esibizioni di compagnie teatrali amatoriali e professioniste – attraverso una ricca proposta teatrale affidata alla direzione artistica di Renato Di Meo – e cineforum tesi alla distribuzione cinematografica indipendente e d’autore. Una porticina “segreta”, intagliata fra le pittoresche iconografie del Vesuvio, conduce, in ultimo, alla zona playroom interamente dedicata al magico mondo dei bambini. Si tratta di un’area destinata all’usufrutto di feste private – compleanni, cerimonie e feste tematiche –, laboratori artistici a carattere pedagogico o semplicemente giochi educativi e playground. Il tutto coadiuvato da un massiccio impianto di aerazione che garantisce il costante riciclo dell’aria lungo i 1.500 metri quadri di cui il Polo si compone, in ottemperanza alle norme igienico/sanitare dovute al covid-19. La location è studiata nei minimi dettagli affinché si presenti come una vera e propria galleria d’arte; al suo interno è infatti possibile ammirare diversi murales dell’artista Alessandro Ciambrone, noto ricercatore accademico e writer di Castel Volturno. Le pareti appaiono come trasformate in degli squisitissimi affreschi variopinti, come a sancire e a mostrare esplicitamente il rapporto intrinseco che esiste tra le mura che contengono I.A.V. e tutto quello che accade al loro interno. “E’ un momento veramente povero per la cultura, spiegano Angela e Lucia Andolfo, ed è proprio in questa ottica che abbiamo pensato di progettare e creare un vero e proprio polo culturale e artistico nel centro della città, con diversi spazi e disposizioni, con l’obiettivo di produrre un cambiamento positivo nella società. Il centro è dunque in grado di configurarsi come un punto di incontro per le diverse generazioni, un luogo aperto dove accogliere in modo trasversale tutta la cittadinanza. Un luogo sicuro per gli artisti di oggi e di domani, con una vocazione atta ad accogliere qualsivoglia proposta di valenza a sfondo culturale, artistica e turistica; dalla scoperta di nuovi talenti sino alla promozione di artisti già affermati, con lo scopo di generare nuova linfa vitale per una categoria massacrata dai recenti avvenimenti storici e offrire, dunque, possibilità di lavoro.

ENERGIA: UNIMPRESA, COSTO GASOLIO PESCHERECCI SU DI 37MILA EURO ANNUI (+100%)
È destinato a raddoppiare, con un crescita pari al 100%, il costo del gasolio per i pescherecci italiani: in media, ogni imbarcazione dedita all’attività della pesca subirà un aumento di circa 37.000 euro con il rischio, in molti casi, di restare ferma in porto. Una minaccia sempre più concreta che sta mandando in tilt il mondo della marineria e il sistema della piccole e media impresa del settore della pesca sia a livello nazionale sia a livello internazionale. È quanto denuncia Unimpresa Pesca e Blue Economy in un documento sul caro-gasolio nel quale analizza i problemi che si stanno riversando sulle piccole marine locali, schiacciate dal peso di prezzi esorbitanti e ingestibili. «Il gasolio è aumentato del 100% e si stima che le barche spenderanno in più circa 37mila euro l’anno, se poi si considera che l’80% delle spese sostenute per mantenere una barca per la pesca a strascico, si comprende facilmente che il prezzo del carburante sta diventando insostenibile» commenta il presidente di Unimpresa Pesca e Blue Economy, Orazio Saracino. «Alcune barche hanno deciso di fermarsi perché non riescono a pagare gli stipendi. Una situazione che non è molto diversa da quella molisana dove ci sono circa 30 barche a strascico che spenderanno 30mila euro in più rispetto all’anno scorso. Sono costi che vanno a ribaltarsi anche sui dipendenti che come sapete vengono pagati alla parte. Una situazione che sta mettendo in crisi i pescatori. “Molti stanno decidendo di fermare le barche o di puntare agli scioperi. Mi auguro che nei prossimi giorni qualcosa possa cambiare» aggiunge Saracino. Secondo Unimpresa Pesca e Blue Economy, una boccata di ossigeno potrebbe arrivare dalla regione Molise visto che sono in fase di approvazione i fondi per i rimborsi dovuti all’emergenza Covid-19, con la speranza che altre regioni vadano nella stessa direzione.

Da Procida un vino per rafforzare la Dop dei Campi Flegrei
L’iniziativa è volta a rafforzare la Dop Campi Flegrei, a incentivare la produzione di vino dell’isola di Procida e ad esaltare le origini della Denominazione di origine protetta flegrea, offrendo un prodotto sempre più vicino ai gusti e alle aspettative dei cultori del vino”. Così Michele Farro, vice presidente del Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei, Ischia e Capri e imprenditore del settore a Bacoli, spiega il progetto che la sua azienda ha realizzato in sinergia con un agricoltore procidano per giungere, dice, “alla produzione del primo vino di Procida”. La Cantina Farro del Fusaro, nata nel 1926 e attualmente denominata Farro srl, spiega l’operatore, “produce solo vini dei Campi Flegrei derivati da uve dell’area Dop”. Michele Farro ha vinificato uve provenienti dall”Isola di Arturo’ dell’azienda agricola di Francesco Lubrano Lavadera, attività condotta insieme col figlio Biagio, storica vigna posizionata nella zona centrale di Procida, in contrada “Starza”, realizzando così “il primo vino di Procida nel rispetto della legislazione Dop Flegrea”. Millecinquecento le bottiglie prodotte finora per un ‘bianco’ il cui nome non è stato ancora deciso ma che, spiega Farro, “sicuramente richiamerà la Dop e Procida e valorizzerà l’azienda agricola isolana”. “Voglio contribuire allo sviluppo e alla commercializzazione del vino isolano” conclude l’imprenditore.

BANCHE: UNIMPRESA, GARANZIA STATO SOLO A CHI SUBISCE RINCARO ENERGIA
Sulle garanzie dello Stato per i nuovi finanziamenti alle imprese è stato fatto qualcosa allungando fino al 30 giugno il sostegno pubblico, ma c’è il rischio di pesanti esclusioni e discriminazioni. Per le banche sarà più semplice dare liquidità alle aziende; tuttavia, il presupposto per ottenere la garanzia dello Stato, per le aziende in corsa per un prestito, è essere in difficoltà per l’aumento dei prezzi dell’energia: si tratta di un limite importante, che potrebbe penalizzare molte realtà economiche, specie quelle dei servizi o della ristorazione e del turismo, sulle quali il peso del costo energetico è senza dubbio inferiore al settore manifatturiero. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa, in relazione alla misura contenuta nel decreto sostegni approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana. Secondo Unimpresa, nulla è stato fatto, invece, per le moratorie, cioè la norma che consentiva di congelare le rate di vecchi prestiti, non sono state rinnovate: sono scadute a dicembre e per quasi 700mila imprese, che avevano congelato quasi 27 miliardi di euro di finanziamenti, c’è il rischio di dissesto finanziario. «Occorre sottolineare che il governo, di là da ragioni politiche, non ha potuto fare di più perché le norme europee vietano ulteriori proroghe. La questione ruota attorno ai limiti dell’Unione europea sugli aiuti di Stato: i sostegni pubblici sono selezionati e legati a specifiche condizioni, anche temporali. E poi ci sono anche le norme più specifiche dell’Eba, l’autorità bancaria europea, che impone in ogni caso alle banche di classificare i prestiti congelati con le moratorie come crediti a rischio» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. «In queste situazioni, ci si rende conto, con l’amaro in bocca, che la cornice europea, se in taluni ambiti rappresenta una garanzia, per esempio, di stabilità finanziaria, in molti altri versanti restringe sensibilmente lo spazio di manovra dei singoli governi. Una costrizione che appare ancor più fastidiosa in circostanze come quelle attuali, in cui una crisi sanitaria si è trasformata in una pesante recessione economica: l’emergenza andrebbe affrontata con misure e interventi normativi» aggiunge Spadafora. Secondo il Centro studi di Unimpresa, l’assenza delle garanzie di Stato sui prestiti rappresenterà un ulteriore freno all’erogazione di nuovo credito alle imprese italiane, specie quelle più piccole. Un quadro già fortemente penalizzato non solo dalle regole europee sui più severi requisiti di capitale delle banche e sulla rigida gestione delle sofferenze, ma anche dal profondo cambiamento di business in corso nel settore bancario italiano. I principali gruppi creditizi del nostro Paese, infatti, stanno spostando l’attenzione sulla vendita di prodotti finanziari, sul risparmio gestito e sul comparto assicurativo in una chiave complessiva di digitalizzazione del settore. Una tendenza assai marcata che si nota a cominciare dal principale gruppo bancario, che ha appena presentato il nuovo piano industriale, di fatto volto a ridimensionare l’attenzione ai territori, anche con una drastica riduzione della presenza sul territorio, chiudendo una fetta rilevante delle filiali. Le banche italiane, insomma, stanno “rottamando” il vecchio sistema di agenzie, lasciando un vuoto, per quanto riguarda l’attività creditizia, che al momento non è facilmente colmabile. «La scelta dei vertici del settore bancario non appare orientata a fare sistema, come si diceva un tempo, ma solo a massimizzare i profitti, quindi gli utili e i dividendi che, poi, garantiscono premi milionari agli stessi top manager» spiega Spadafora. «Ecco perché, anche forzando la mano con l’Unione europea, il governo guidato da Mario Draghi deve trovare lo spazio per potere estendere l’operatività delle garanzie pubbliche sui nuovi finanziamenti cercando altresì di rinnovare anche le moratorie sui vecchi prestiti. Si tratta di una scelta non rinviabile, da attuare con la massima urgenza, se si vuole evitare una gigantesca crisi di liquidità per le aziende italiane» dice il vicepresidente di Unimpresa.

Raggiunto, nel Secondo Meeting del Progetto PATH2LC, l’obiettivo comune nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima
I comuni di San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano e Striano si sono incontrati per implementare il piano congiunto energetico e climatico: PAESC Vesuviano Il giorno 11 febbraio 2022 si è tenuto a San Gennaro Vesuviano il Secondo Meeting del Progetto PATH2LC, l’obiettivo comune nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima per implementare il piano congiunto energetico e climatico: il PAESC Vesuviano. L’UCSA – Ufficio Comune per la Sostenibilità Ambientale, istituito per la pianificazione, gestione e monitoraggio per le aree ambiente, clima ed energia per i Comuni di San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano e Striano, ha avviato nel settembre 2020, insieme ad altri dieci partner europei, il Progetto PATH2LC “Enti pubblici insieme attraverso un approccio di rete olistico sulla strada per comuni a basso tenore di carbonio”, finanziato con il programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020. Al progetto partecipano cinque reti di comuni dalla Grecia, Portogallo, Paesi Bassi, Francia e per l’Italia i comuni dell’UCSA. Gli enti locali attueranno la transizione con tabelle di marcia per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel PAESC Vesuviano, il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, attraverso uno scambio di conoscenze ed esperienze, un miglioramento del coordinamento tra i diversi organi amministrativi e con strumenti di pianificazione e monitoraggio. A livello locale, ad inizio 2021, si sono tenuti i primi incontri tra i rappresentati politici e responsabili tecnici dei comuni del PAESC Vesuviano che, con il coordinamento dell’UCSA, si sono confrontati sullo status quo del piano, dunque sulle azioni già attuate dai comuni o azioni in itinere. È stata inoltre presentata l’analisi del PAESC che ha evidenziato le potenzialità del territorio per le fonti energetiche rinnovabili e il livello di ambizione del piano con un confronto sui target nazionali ed europei. Gli enti locali dell’Ufficio Comune, con il loro 61,33% di riduzione di emissioni di CO2 al 2030, sono molto ambiziosi. I comuni hanno identificato le azioni prioritarie da porre in essere o già in itinere nel primo anno di progetto e lo sviluppo successivo di quanto stabilito per una concreta implementazione delle misure. L’attenzione è posta sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici e su una pubblica illuminazione efficiente, produzione da fonti di energia rinnovabile e autoconsumo collettivo e su mobilità sostenibile. Questo approccio della rete di municipalità di apprendimento porterà a una fattiva ed efficace implementazione delle azioni e il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi posti nel PAESC per il 2030.L’argomento trattato nel recente secondo incontro del giorno 11 febbraio è stato “Come aumentare la conoscenza e sensibilizzare gli stakeholder nella transizione energetica del settore privato”. L’obiettivo di questo incontro, a cui hanno partecipato amministratori e tecnici dei Comuni del PAESC Vesuviano è stato quello di fissare un obiettivo comune da perseguire come gruppo, il cosiddetto Target Setting. Questo obiettivo si configura all’interno dell’attività degli sportelli OSS, One Stop Shop, per l’energia e la mobilità sostenibile e nello specifico sul numero di aziende da coinvolgere su cui eseguire diagnosi energetiche. All’incontro, tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di San Gennaro Vesuviano, sono intervenuti amministratori e tecnici, tra questi il Sindaco del Comune di San Gennaro, Antonio Russo che ha affermato: “Per i valori di emissione in atmosfera di CO2, nei comuni di UCSA, siamo ambiziosi, perché vogliamo andare al di sotto alla soglia stabilita dall’UE, vogliamo andare verso un sempre migliore efficientamento energetico e verso fonti rinnovabili, che risultano anche, dal punto di vista economico, vantaggiosi per la nostra comunità”. Il Vicesindaco di Striano, Antonio Cordella ha sottolineato l’importanza del Progetto PATH nel confrontarsi con le altre realtà europee che partecipano e condividono le esperienze con gli enti locali italiani di UCSA. “Per la transizione energetica – afferma il vicesindaco con delega all’Ambiente – ci siamo confrontati e abbiamo fissato degli obiettivi a lungo termine, entro il 2030. Ma per raggiungere questi obiettivi oggi siamo qui per confrontarci su quelli che possono essere gli obiettivi a breve termine. C’è tutto l’impegno possibile per efficientare gli edifici pubblici, quindi la Casa Comunale, le scuole e le altre strutture pubbliche nei nostri comuni. Oggi – conclude Cordella – vogliamo trovare un modo per far sì che anche i privati e soprattutto le aziende possano essere informati e sensibilizzati attraverso gli sportelli energetici (One Stop Shop) che l’UCSA ha realizzato nei suoi comuni affinché queste realtà che consumano molta energia, possano ridurre le emissioni”. Gli fa eco l’Assessore del Comune di Palma Campania, Elvira Franzese: “I cittadini e le aziende, in modo particolare, possono ricevere supporto per fare un’analisi energetica in modo gratuito presso il nostro sportello OSS che al Comune di Palma Campania riceve una volta la settimana. Sportelli disponibili anche negli altri comuni dell’UCSA, pertanto, rivolgendosi agli esperti dell’ufficio energetico comunale, tutti possono trarre beneficio con un valido supporto messo a disposizione delle utenze private e commerciali, ricevere consigli e progettazioni gratuite e godere quindi di un vantaggio economico in termini di risparmio energetico”.

ENI: piano industriale disastroso per il clima.
Movimenti, associazioni e Greens presentano istanza all’OCSE“Il piano di ENI è incompatibile con la lotta all’emergenza climatica” Un gruppo di organizzazioni ecologiste, movimenti e gruppi ambientalisti, supportati dai Verdi/ALE e da Europa Verde, ha presentato oggi al Punto di Contatto Nazionale dell’OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, un’istanza con cui denuncia l’inadeguatezza del piano industriale della oil company italiana ENI rispetto al quadro di impegni internazionali volti al contrasto dell’emergenza climatica. Cosa si contesta a ENI Tra i rilievi sollevati: il fatto che il piano strategico non preveda un sufficiente taglio delle emissioni nei prossimi anni, la mancanza di una valutazione di impatto climatico delle attività d’impresa, l’assenza di informazioni trasparenti e adeguate e la mancata elaborazione di un piano di prevenzione e mitigazione dei rischi, come invece previsto dalle Linee Guida dell’OCSE. L’iniziativa si fonda sulle Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali, che fissano una serie di principi, ispirati alle norme internazionali, orientate a promuovere nelle imprese condotte responsabili dal punto di vista sociale, ambientale e della tutela dei diritti umani. Tra essi appaiono anche obblighi di trasparenza e di adozione di policy d’azienda che tengano conto delle conoscenze scientifiche attuali. I promotori Le organizzazioni promotrici sono: Rete Legalità per il clima, A Sud, Forum Ambientalista, Generazioni Future – Cooperativa di mutuo soccorso, Fridays for Future, Extinction Rebellion Milano, Per il clima fuori dal fossile, Emergenzaclimatica.it, Europa Verde, Greens/ALEa al Parlamento Europeo, Diritto Diretto. “Parliamo di greENIwashing perchè il greenwashing sembra diventato per ENI un marchio di fabbrica” – afferma Marica Di Pierri, portavoce di A Sud. “Per quanto si sforzi di raccontarsi come attenta all’ambiente, inclusa la recente l’operazione Plenitude che ha imperversato anche sul palco di Sanremo, ENI resta saldamente il primo emettitore italiano di gas serra ed è circa al 30° posto a livello globale. Riconoscere le responsabilità delle imprese petrolifere è doveroso: sono i principali responsabili dell’emergenza climatica. A ciò va aggiunto che lo Stato italiano possiede oltre il 30% delle azioni di ENI: anzichè permettere all’impresa di condizionare le politiche energetiche nazionali, dovrebbe orientarne il piano strategico verso un’ottica di abbandono delle estrazioni, che invece sono ancora in crescita, anno dopo anno.” – conclude. Tra i promotori anche il movimento Friday for Future: “Sentiamo la necessità di esprimere estrema preoccupazione per le strategie industriali che ENI intende attuare nei prossimi anni. È palese l’impossibilità del rispetto degli Accordi di Parigi con un piano che prevede un incremento del 4% annuo della quantità di oil&gas estratti. La trasparenza nei piani delle compagnie del fossile è uno strumento fondamentale per la giustizia climatica e sociale“. La procedura dinanzi al PCN dell’OCSE Quella avviata, prevista dalle stesse Linee Guida in caso di condotta d’impresa ritenuta contraria ai principi fissati, è una procedura di mediazione. Il PCN – Punto di Contatto Nazionale dell’OCSE, incardinato presso il MISE, è chiamato a valutare l’istanza e a dichiararne l’ammissibilità. La decisione, che in caso di accettazione decreta l’avvio della procedura, viene deliberata dal PCN dopo circa 30 giorni dalla ricezione dell’istanza. “Ci auguriamo che la circostanza per cui ENI è una impresa controllata dello Stato, il che configura potenziale conflitto di interessi per il Ministero dello Sviluppo Economico chiamato a giudicare l’ammissibilità dell’istanza, non sia fattore d’ostacolo all’imparzialità del PCN”, commentano i promotori dell’iniziativa. A preparare l’istanza la rete di giuristi Legalità per il clima, tra i primi promotori dell’iniziativa, che nel luglio scorso aveva inviato a ENI una diffida con cui veniva posto l’accento sulla necessità di riconsiderare il piano industriale alla luce delle raccomandazioni formulate dall’IPCC e da numerosi enti scientifici accreditati a livello internazionale circa la necessità di una rapida riduzione dei gas serra rilasciati in atmosfera. Alcuni dei membri del network sono anche i legali della causa climatica contro lo Stato Italiano promossa nell’ambito della campagna Giudizio Universale: “Le azioni legali, ancora una volta – dichiarano – arrivano a tutela dei diritti umani quando la politica fallisce o fa a sua volta greenwashing”.Le responsabilità climatiche delle imprese ENI ha dichiarato spontaneamente di volersi impegnare a rispettare gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi attraverso la firma del Paris Pledge for Action. Nonostante il dichiarato impegno dell’azienda petrolifera italiana in ambito climatico, il piano industriale prevede un incremento del 4% annuo della quantità di oil&gas estratto nei successivi tre anni, un trend di riduzione delle emissioni non in linea con gli scenari individuati dalla comunità scientifica per rispettare i target di lungo termine previsti dall’Accordo di Parigi e il ricorso a tecniche controverse ed inefficaci, come il CCS (processo di cattura e stoccaggio di CO2) o la produzione di idrogeno blu. Proposte che di fatto risultano essere solo diversivi dall’efficacia non dimostrata, piuttosto che soluzioni concrete al problema delle emissioni. L’avvio di questo tipo di procedura presso il PCN dell’OCSE mira ad aprire una discussione – ampia, trasparente e collaborativa – tesa a individuare e mettere in atto le strategie e gli strumenti più idonei per abbattere le emissioni climalteranti. L’obiettivo è la piena tutela dei diritti umani minacciati dalle condotte dell’azienda. Nel caso in cui ENI decidesse di non aderire alla procedura la partita, oltre a tornare nel campo della denuncia pubblica e del campaigning, potrebbe spostarsi anche sul piano giudiziario. Sono sempre di più infatti a livello globale, le azioni legali climatiche intentate contro compagnie dell’energia fossile. La storica vittoria contro Shell in Olanda, condannata nel 2021 a ridurre le emissioni del 45% entro il 2030, ha finalmente aperto una strada verso il tardivo ma doveroso riconoscimento delle responsabilità climatiche del settore privato.

CONTI PUBBLICI: UNIMPRESA, ENTRO LEGISLATURA 400 MILIARDI DEBITO DA RINNOVARE
L’analisi del Centro studi dell’associazione: entro aprile 2023 scadono 233 miliardi di btp, arrivano a fine corsa 107 miliardi di bot, 27 miliardi di cct e 29 miliardi di ctz, per complessivi 397 miliardi. Quest’anno arrivano a fine corsa 332 miliardi. Il totale dei titoli di Stato in circolazione ammonta a 2.215 miliardi. Il vicepresidente Spadafora: «Draghi non basta, cala la fiducia degli investitori internazionali. Col Recovery Fund 122 miliardi da restituire e il debito cresce» Vale quasi 400 miliardi di euro il debito pubblico da rinnovare entro la fine della legislatura in corso. Da oggi fino ad aprile 2023 scadono, infatti, 233,5 miliardi di btp, arrivano a fine corsa 106,9 miliardi di bot, 27,1 miliardi di cct e 29,2 miliardi di ctz: nell’arco dei prossimi 14 mesi, quindi, scadono titoli pubblici per 396,9 miliardi. In totale, i titoli di Stato in circolazione valgono 2.215,2 miliardi, dei quali 1.927,7 miliardi sono btp, 106,9 miliardi bot, 151,3 miliardi cct e 29,2 miliardi ctz. Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa secondo cui nel 2022 il debito ancora da rinnovare è di 332,8 miliardi, nel 2023 di 256,2 miliardi, nel 2024 di 238,6 miliardi e nel 2025 di 201,2 miliardi. «Nonostante la presenza, alla guida del governo, di Mario Draghi, che evidentemente da solo non basta ad assicurare tutti gli interlocutori del Paese, lo spread è salito a quota 168,5 punti: la fiducia degli investitori internazionali e italiani sul nostro debito sembra ridimensionarsi progressivamente. La traiettoria del differenziale di rendimento tra Italia e Germania è segnata e la fine della legislatura inevitabilmente farà allargare la forbice. Frattanto, ci accingiamo a ricevere dall’Unione europea i 191 miliardi del Recovery Fund, dei quali solo 69 miliardi sono sussidi a fondo perduto mentre gli altri 122 miliardi sono prestiti da restituire ovvero nuovo debito, che cresce» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Secondo l’analisi di Unimpresa, basata su dati del ministero dell’Economia, l’ammontare complessivo dei titoli di Stato in circolazione è pari a 2.215,2 miliardi: si tratta di 106,9 miliardi di bot, 151,3 miliardi di cct, 29,2 miliardi di ctz e 1.924,7 miliardi di btp. Nel dettaglio, nel corso del 2022, il debito pubblico ancora da rinnovare è pari a 332,8 miliardi: 99,8 miliardi di bot, 27,1 miliardi di cct, 29,2 miliardi di ctz e 176,6 miliardi di btp. L’anno prossimo scadranno 256,2 miliardi di obbligazioni pubbliche: 7,1 miliardi di bot, 23,2 miliardi di cct e 225,8 miliardi di btp. Nel 2024, poi, scadrà debito pubblico per 238,6 miliardi: 208,3 miliardi di btp e 30,2 miliardi di cct. L’anno ancora successivo – nel 2025 – impegnerà il Tesoro per rinegoziare 201,2 miliardi di titoli: 43,2 miliardi di cct e 158,1 miliardi di btp. Altri 188,8 miliardi di titoli pubblici arriveranno a fine corsa nel 2026: 11,4 miliardi di cct e 177,4 miliardi di btp, mentre nel 2027 i btp da rinnovare saranno pari a 111,7 miliardi e corrispondono, per ora, al totale del debito in scadenza; stessa situazione nel 2028, con debito da rinnovare tutto in btp per 125,3 miliardi, mentre nel 2029 a 60,5 miliardi di btp si aggiungono 16,1 miliardi di cct per complessivi 76,5 miliardi. Il 2030 torna a essere un’annata con soli btp in scadenza per 111,8 miliardi. Nel periodo 2031-2072, in totale, andranno rinnovati titoli (solo btp) per 571,9 miliardi. A giudizio del Centro studi di Unimpresa, a partire dall’anno in corso, l’acuirsi delle tensioni sullo spread, cagionata dall’inflazione e dalla ripresa che sembra affievolirsi, potrebbe avere ripercussioni sulla gestione del debito pubblico. Gli appuntamenti col mercato, nel programmato calendario di emissioni stabilito dal Tesoro, non sono stati caratterizzati, finora, da situazioni critiche. Un quadro positivo favorito in particolare dalle misure di politica monetaria adottate e assicurate dalla Banca centrale europea. Tale “ombrello”, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente nel medio periodo, ad assicurare i sottoscrittori di titoli di Stato, in particolar modo i fondi e gli investitori istituzionali che poi determinano gli esiti delle aste e i relativi tassi di interesse, in relazione ai quali non sono da escludere possibili rialzi nei prossimi mesi. «Con più soldi da riconoscere ai detentori di titoli di Stato si riduce la coperta del bilancio pubblico: il governo avrebbe meno fondi a disposizione per sostenere la ripresa economica, in una fase cruciale post pandemia» aggiunge Spadafora, spiegando che «anche le frizioni nella maggioranza di governo contribuiscono ad agitare i mercati finanziari».

“𝙎𝙏𝘼𝙉𝙊𝙏𝙏𝙀 𝙀 𝙋𝙀’ 𝙎𝙀𝙈𝙋𝙀”: a San Valentino tutto l’amore degli Armonika
Un brano intimo, delicato che parla l’amore. Un amore declinato in tutte le sue forme quello che regalano nel giorno di San Valentino Gli Armonika Antonio Ucciero e Erika Calì. Dopo i mesi difficili scanditi dalla pandemia, il duo napoletano ritorna con un brano nuovo “𝙎𝙏𝘼𝙉𝙊𝙏𝙏𝙀 𝙀 𝙋𝙀’ 𝙎𝙀𝙈𝙋𝙀” scritto da Nando Coppola e musicato e arrangiato da Antonio Ucciero. Il singolo prodotto dalla Zeus Record e mixato da Ciro Barrucci, vede per l’occasione la partecipazione di Amedeo Federico Serra alla chitarra. Un testo che Gli Armonika ritornano a cantare in napoletano, un mix di melodie accompagnate da una base musicale dolce e accattivante. Una canzone che resta in testa col ritornello fin dalle prime strofe, era questo l’obiettivo del duo, regalare ai loro fans una canzone che parlasse d’amore e fosse facilmente dedicabile alla persona amata nel giorno di San Valentino. “Un amore che può essere quello tra due fidanzati, tra marito e meglio, ma volendo – spiegano Erika e Antonio – come nel nostro caso anche per un figlio appena nato. Infatti da poco meno di 24 ore siamo nuovamente genitori del piccolo Bryan un amore indescrivibile, una gioia immensa che per noi si somma a quello che da anni proviamo per la nostra bimba Melody, ma anche quello che noi come coppia da anni proviamo l’uno per l’altro e che cerchiamo di cantare nei nostri brani”. “La canzone è nata con l’obiettivo di tornare a cantare e parlare di sentimenti, di abbracci, di baci, di una normalità affettiva troppo spesso messa da parte in questi ultimi anni. “𝙎𝙏𝘼𝙉𝙊𝙏𝙏𝙀 𝙀 𝙋𝙀’ 𝙎𝙀𝙈𝙋𝙀” vuole essere un inno all’amore alla voglia di desiderarsi, al bisogno fisico di avere un abbraccio che sprigioni calore e emozioni. Una notte che non è quella lunga e buia del Covid , a bensì una notte riscaldata dal fuoco di un camino, vissuta guardando la luna o il nostro mare”. Il brano è disponibile da oggi su tutti i principali music store e su Youtube

San Valentino a Napoli: visite guidate in città tra arte e amore
Un San Valentino celebrato in tanti luoghi di tutta la città con la proposta di itinerari turistici dell’amore. È questa l’iniziativa messa in campo dall’Assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato d’intesa con tutte le dieci Municipalità. °Vogliamo sempre più caratterizzare la nostra azione amministrativa con la programmazione, la concertazione territoriale e con le categorie – dichiara l’Assessore Armato – in modo di attuare davvero un piano di rilancio del turismo”. Si conclude così il programma turistico e culturale finanziato dal Poc Campania 2014-2020 iniziato lo scorso dicembre con il programma “Ri-nascita – Natale a Napoli”, e che ha avuto il suo clou nello straordinario concerto di Capodanno Passione Live. Gli eventi di San Valentino si svolgeranno nel pomeriggio di lunedì 14 febbraio in dieci aree diverse della città. I cittadini e i turisti interessati verranno accompagnati alla scoperta di luoghi e siti simbolici da guide turistiche professionali e autorizzate. Il tutto, come di consueto, verrà svolto in completa ottemperanza delle norme sanitarie vigenti. Per partecipare all’appuntamento occorrerà presentarsi, dunque, lunedì 14 febbraio nei luoghi e negli orari prestabiliti dal programma quivi allegato. I tour proposti partiranno dagli orari sotto indicatied avranno una durata variabile dai 60 ai 90 minuti. Qui di seguito, la programmazione nello specifico prevista per le dieci Municipalità del comune di Napoli: I MUNICIPALITÀ: Le leggende dell’amore | Ore: 17:30 | Ritrovo: Ingresso Castel dell’Ovo | “E per l’amore: voi certamente sapete che tutte le cose in Napoli, dalle pietre al cielo, sono innamorate”, ci dice Matilde Serao per introdurre alcune delle storie che vi racconteremo attraversando il borgo di Chiaia; dal Castel dell’Ovo a Piedigrotta, narreremo la storia e la geografia di Napoli attraverso le nostre leggende. Principali posti visitati: esterni di Castel dell’Ovo, la Villa Comunale e le sue fontane e la cassa armonica, la Riviera di Chiaia e Mergellina. II MUNICIPALITÀ: “Vizi” d’amore ai Quartieri Spagnoli, da Bammenella a Filumena | Ore: 17:30 | Ritrovo: Ingresso Palazzo BNL (Via Toledo/Via Diaz) | Vuoi per l’occupazione americana, vuoi per la fame sofferta nel dopoguerra, Napoli fu una delle città più floride di case di tolleranza; un “vizio” che ha ispirato diversi autori, come Raffaele Viviani ed Eduardo De Filippo. “Bammenella ‘e copp”e Quartiere” e “Filumena Marturano” ci accompagneranno nella narrazione di questi amori tormentati, ambientati tra i vicoli che attraverseremo. Principali posti visitati: Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario, largo baracche, murales di Via D’Addeo, il Santuario di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe. III MUNICIPALITÀ: Ammore e niente cchiù… Totò e le sue passioni al Rione Sanità | | Ore: 17:00 | Ritrovo: Porta San Gennaro (di fronte metro Piazza Cavour) | Uno straordinario viaggio nel tempo nel borgo dei Vergini e della Sanità, dove nacque e visse il grande Totò. Un tributo al Principe della risata, che, per l’occasione, tornerà sim-bolicamente nei luoghi della sua infanzia dove l’installazione luminosa “core analfabeta”, realizzata da Tiziano Corbelli fa bella mostra di sé, raccontandoci uno spaccato della sua vita. La nobiltà di Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice e la miseria dei vicoli, l’austera imponenza della basilica di Santa Maria della Sanità e l’umanità brulicante del rione faranno da scenografia ad una narrazione, ci svelerà non solo il maestro dell’arte della risata, burattino, cantante, attore ed autore, ma soprattutto il Totò privato, quello degli amori più intimi, attraverso il racconto di un doppio binario di dolore e di gioia, di parole e musica, e di pensieri, poesie e ricordi tutti dedicati al genio napoletano. Principali posti visitati: Porta San Gennaro, Piazza Vergini, il Palazzo dello Spagnolo e la casa di Totò. IV MUNICIPALITÀ: Amori nel cuore di Napoli | Ore: 17:30 | Ritrovo: Piazzetta Pietrasanta (lungo Via Tribunali) | Alla scoperta di amori ideali, leggendari, passionali, talvolta “criminali”, nel Cuore di Napoli, tra letteratura, arte e celebri personaggi. La narrazione delle storie di Boccaccio e Fiammetta, di Giovanni Pontano e di sua moglie, di Dante e Beatrice, ma anche delle leggende di Donn’Albina, Donna Regina e Donna Romita e della Sirena Partenope e degli amori “criminali” che coinvolsero il Principe Carlo Gesualdo, la moglie Maria d’Avalos ed il suo amante Fabrizio Carafa e che segnarono la vita di Eleonora Pimentel Fonseca, ci accompagneranno lungo le piazze ed i vicoli di San Lorenzo e della Vicaria. Principali posti visitati: Cappella Pontano, la Chiesa del Purgatorio ad arco, la Chiesa di San Lorenzo Maggiore, San Gregorio Armeno, Spaccanapoli e Piazza San Domenico Maggiore. V MUNICIPALITÀ: Amori e regali popolari | Ore: 16:00 | Ritrovo: Ingresso Floridiana (Via Cimarosa) | Sulla collina del Vomero, dalla Floridiana, l’imponente villa che Ferdinando IV di Borbone acquistò per la moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e, precedentemente, vedova del principe Benedetto III Grifeo di Partanna, alla Pedamentina, la scalinata che, dall’austero e regale Castel Sant’Elmo conduce alla Napoli brulicante di un’umanità semplice, tra panorami mozzafiato che hanno ispirato versi, canzoni ed amori regali e popolari. Principali posti visitati: la Floridiana, la scalinata che conduce da Castel Sant’Elmo alla Napoli popolare, Villa Santarella e la casa di Ernesto e Roberto Murolo. VI MUNICIPALITÀ: Rinascita con amore | Ore: 17:00 | Ritrovo: Ingresso Chiesa Santi Pietro e Paolo (Via Attila Sallustro) | Un significativo tour del Parco Merola di Ponticelli, conosciuto dopo il progetto di riqualificazione sociale e urbana avviato nel 2015, come Parco dei Murales ed esempio virtuoso di un processo di rigenerazione urbana e sociale che parte dall’amore per la propria terra. Principali posti visitati: interno Parco Merola con i murales realizzati da street artist di fama internazionale come Jorit, Rosk&Loste e Fabio Petani. VII MUNICIPALITÀ: Ammore ammore | Ore: 17:00 | Ritrovo: Piazza Guarino | Un racconto che attraverserà il quartiere di S. Pietro a Patierno, tra le evidenze storiche e gli edifici di arte contemporanea. Partiremo dal Murales dedicato dall’artista Jorit a Nino D’Angelo, con un racconto sulla vita artistica di un autore che, cantando di sentimenti, proprio come la sua terra, ha saputo innovarsi, rinnovarsi e imporsi per la qualità della sua musica oltre i confini cittadini. Principali posti visitati: Antico Casale di S. Pietro a Patierno, il Santuario di San Pietro e i murales di Jorit. VIII MUNICIPALITÀ: L’amore che riscatta| Ore: 17:00 | Ritrovo: Fermata Metro “Piscinola-Scampia” | Un tour di Scampia che partirà dalla Villa Comunale per toccare le sedi di Associazioni, gruppi di Volontariato e luoghi di aggregazione che hanno e stanno cambiando il volto di un quartiere che ha tantissime storie di rigenerazione e riscatto da raccontare. Un luogo che vi sorprenderà, al di là dei luoghi comuni, per la sua energia e umanità. Principali posti visitati: la Metro dell’arte “Piscinola-Scampia” con illustrazione delle opere esposte; i resti archeologici della Villa Romana. IX MUNICIPALITÀ: La ricerca dell’amore perduto | Ore: 17:00 | Ritrovo: Colombarium, Via Pigna n°35 | Soccavo sarà al centro della nostra narrazione che partirà dalla discussa Croce di Piperno, al centro di aneddoti sulla ricerca del Graal, posta all’incrocio di quattro strade centrali che attraversano in quartiere, per un racconto sulla storia del territorio, basata sull’estrazione della Pietra dalle cave presenti nella zona, alla ricerca delle “pietre parlanti”, delle evidenze storiche e dei segnali di riscatto di una comunità. Principali posti visitati: il colombario di Via Pigna, la croce di Piperno, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. X MUNICIPALITÀ: I volti dell’amore | Ore: 17:00 | Ritrovo: Ingresso Ex Base Nato, Viale della Liberazione n°115 | La controversa Bagnoli ci mostrerà le sue diverse sfaccettature, partendo dalla ex base Nato per proseguire a passeggio nell’ex quartiere operaio dove nacquero i “menestrelli” dei Campi Flegrei, i fratelli Bennato fino alla chiesa dedicata a Maria SS. Desolata, sua patrona. Racconteremo di un quartiere resiliente, orgoglioso delle sue ferite ma unito, sotto l’amore della sua Madonna conservata nella chiesa Neoclassica. Principali posti visitati: gli edifici Liberty dei Campi Flegrei, la Chiesa di Santa Maria Desolata, e i murales della stazione della Cumana, Piazza Bagnoli.

BANCHE: UNIMPRESA, SOFFERENZE GIÙ DI 13 MILIARDI, PMI ESPULSE DA CIRCUITO LEGALE CREDITO
Nel corso del 2021, le sofferenze delle banche italiane sono calate di 13 miliardi di euro: una ulteriore “pulizia” dei bilanci, accelerata dalle norme europee sui prestiti deteriorati, che corre il rischio di espellere dal circuito legale del credito sia le famiglie sia le aziende, in particolare le piccole e medie imprese. Lo sottolinea il Centro studi di Unimpresa, in relazione ai dati diffusi oggi dalla Banca d’Italia. «Tale situazione può portare fuori dal recinto bancario, un recinto regolamentato sotto molteplici punti di vista, centinaia di migliaia di attività economiche. Ciò sia perché il debitore ceduto dalle banche a società di recupero crediti non è più interlocutore di un soggetto bancario, col quale intratteneva rapporti anche ultradecennali, sia perché diventa “preda” di società di recupero crediti che agiscono con attitudini non sempre “amichevoli” e, pertanto, sono in grado di cagionare seri problemi agli imprenditori oltre che ai singoli cittadini. Ne consegue che, per far fronte alle scadenze finanziarie, non pochi soggetti ricorrono agli usurai o alla criminalità organizzata per trovare quella liquidità che viene negata in banca» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Secondo il Centro studi di Unimpresa, le sofferenze delle banche italiane sono diminuite di 13,1 miliardi nel corso dell’ultimo anno, dai 51,2 miliardi di dicembre 2020 ai 38,1 miliardi di dicembre 2021, con un calo del 25,6%. Discesa ancora più marcata, pari al 28,0%, se si limita l’osservazione alle sofferenze nette ovvero quelle riferite ai prestiti non coperti da garanzie reali (tipicamente gli immobili). «La cessione massiccia di non performing loan è una perdita per l’intero settore economico. La politica della Bce, favorita dal silenzio del governo e delle istituzioni italiane a partire dall’inizio dello scorso decennio, è stata miope: sono state imposte scelte che, se da un lato ben si adattano ai sistemi bancari del Nord, hanno messo in difficoltà gli istituti di credito italiani. Se i modelli nordici non hanno accusato il colpo, anche perché quelle economie non sono bancocentriche, realtà come quella italiana soffrono un certo tipo di impostazione» aggiunge Spadafora.

‘Soli’, il nuovo singolo di Mike Estro presto sulle piattaforme digitali
Manca poco all’uscita di “Soli”. È questo il titolo del nuovo singolo di Mike Estro che segue di un un paio di mesi quello intitolato ‘9mm’ (in collaborazione col rapper e producer bresciano DeLarge) che tante critiche positive ha raccolto in giro per lo stivale. Il nuovo brano consolida ulteriormente l’approdo, ormai definitivo, dell’artista nell’urban e nell’rnb contemporaneo e contribuisce in maniera decisiva a definire lo stile e le sonorità ormai marchio di fabbrica di Mike Estro. Il brano si presenta come una ballad, melanconica e romantica in cui l’artista mette a nudo i propri sentimenti ed il proprio disagio interiore, descrivendo una relazione tossica di una coppia sempre in bilico tra continui ed estenuanti tira e molla. La strumentale è opera del producer salernitano Janax, nome ben noto, nonostante la giovane età, alla scena urban campana e italiana (ha collaborato infatti con Clementino, Geolier, Peppe Soks, Niko Pandetta, Franco Ricciardi, CoCo, Alex Mav tra i tanti), con l’ausilio di Diaz XIII, anche produttore esecutivo del brano e oramai fidato sodale di Mike Estro. Una canzone, “Soli”, ispirata alle sonorità della trapsoul canadese ed in particolare ad artisti come Bryson Tiller, Partynextdoor, Drake, Ovosound in generale e Ghemon. Mike Estro, all’anagrafe Michele Campofreda, è un rapper nato a Maddaloni(CE) nel 1990, ma cresciuto nella città di Caserta. Nel 2015 esce il suo primo Mixtape ufficiale, “Note Sparse”, che sancisce l’inizio del suo percorso artistico e al cui interno spazia tra R&B, Soul e Rap. Nell’Agosto 2017 pubblica l’EP “Via Da Tutto” in cui si rafforza il legame e il connubio tra R&B e Rap che caratterizzano la sua musica ma con uno sguardo a sonorità ed elementi tipici della musica Trap. Collabora in questo EP con il producer milanese SHUNE nel brano intitolato “Questa Notte”. II percorso di sperimentazione tra vari generi della black music porta all’uscita nel Novembre 2017, di “9.11”, lavoro che contiene due featuring internazionali; con l’americano Xii, nel singolo “Soli al mondo” e con la rapper britannica Danya Black nel singolo “Summer”. Nel 2018 esce, invece, “Scappi Da Me”, brano in cui si mescolano Jazz Rap e contemporary R&B che sancisce la prima collaborazione con Max D’Ambra (MDA) oltre che con il jazzista Gianfranco Campagnoli. Con Max D’Ambra realizza anche i brani “Taboo” e “In Your Eyes” dove l’R&B si mescola con la Pop Dance. Dal 2020 ha inizio la collaborazione e il sodalizio con il producer casertano Diaz XIl e con i brani “Hawaii” e “LUCIDINOTTE” si realizza la sua definitiva adesione alle sonorità Urban e all’R&B contemporaneo. https://youtube.com/c/MikeEstroOfficial

I GIOVANI E L’ISTRUZIONE: LA SPESA PUBBLICA IN ITALIA E I DIVARI DA COLMARE
L’Italia spende per l’istruzione 8.514 euro per studente, il 15% in meno della media delle grandi economie europee (10.000 euro). Se si guarda alla spesa pubblica, il nostro Paese investe per scuola e università poco più dell’8% del budget statale a fronte del 9,9% medio registrato nell’Unione europea. La Francia è al 9,6%, la Germania il 9,3%, la Svezia il 14%. Anche rispetto al Pil, quella italiana è la spesa più contenuta: 4% contro la media Ue del 4,7%. Per tutti i settori scolastici, più di noi spendono anche paesi come Giappone, Stati Uniti, Canada e Brasile e se è vero che la spesa di uno Stato aumenta al crescere dell’istruzione, è altrettanto evidente che in Europa siamo davanti solo alla Romania in numero di laureati, rapportati all’intera popolazione. Il rapporto di Unimpresa «I giovani e l’istruzione: la spesa pubblica in Italia e i divari da colmare» fotografa un quadro impietoso per il nostro Paese. Un divario che potrà essere colmato con il Piano nazionale di ripresa e resilienza: sui 191,5 miliardi assegnati col Pnrr dall’Unione al nostro Paese, infatti, il 16%, pari a 30,6 miliardi, sono destinati a istruzione e ricerca (“missione 4”). Di qui l’appello del presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi: «I giovani, i nostri figli sono una priorità: la scuola deve ripartire definitivamente e deve ripartire in presenza. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sta agendo bene e sta facendo il massimo per la presenza stabile in aula di tutti gli studenti italiani. La didattica a distanza è stata uno strumento di emergenza che non può e non deve diventare un sistema strutturale di insegnamento: la Dad a oltranza peggiorerebbe la situazione del nostro Paese, già molto indietro rispetto al resto d’Europa in termini di istruzione. L’utilizzo di dispositivi digitali ha consentito alla scuola di proseguire durante una situazione imprevista causata dalla pandemia, ma, allo stesso tempo, ha mostrato non pochi limiti e conseguenze negative sia sul piano della stessa didattica, a cagione di non irrilevanti problemi tecnici, sia sul versante della socialità e dello sviluppo sociale dei bambini e dei ragazzi. Il nostro è un appello fatto sia in veste di genitori e nonni sia in quanto rappresentanti di imprese che guardano con preoccupazione oltre che con responsabilità alla formazione e alla crescita della futura classe dirigente del Paese, di nuovi imprenditori, di studenti che a breve saranno inseriti nel mercato del lavoro e devono farlo trovandosi nelle migliori condizioni possibili, con il più importante livello di formazione, anche come persone. La scuola forma donne e uomini della nostra società, quella di domani». Pur dovendo investire, rilanciandola, sulla istruzione secondaria professionale e tecnica, il nostro Paese deve colmare il divario del numero degli studenti universitari: in Europa, sono complessivamente 17,5 milioni, con la Germania che vanta un 17,9% di laureati, seguita dalla Francia (15%) e Spagna (11,7%); l’Italia e la Polonia, invece, si contendono gli ultimissimi posti nella classifica europea, con percentuali del 10,8% e 8,5%. Solo il 17% della nostra popolazione, peraltro, raggiunge un titolo di istruzione universitario, contro il 33% della Francia e il 40,1% del Regno Unito. Va osservato, inoltre, che il declino della spesa in istruzionein Italia è avvenuto in modo più repentino rispetto ai cambiamenti demografici. Se gli investimenti nell’istruzione sono calati di un buon 14%, in rapporto alla ricchezza pro-capite, la popolazione degli studenti si è contratta del solo 2,3% e ciò dimostra che i minori soldi investiti non sono giustificati dal calo delle nascite e del numero degli iscritti. Tutto questo favorisce sia il fenomeno dei cervelli in fuga sia la tendenza all’abbandono scolastico, particolarmente marcata al Sud. Ogni anno circa 30.000 studenti con il titolo di laurea hanno difficoltà nel passaggio dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro: ciò provoca non solo una fuga all’estero, ma anche un buco di oltre 3,5 miliardi annuo allo Stato italiano. E per ogni cervello in fuga, il sistema italiano perde complessivamente circa 138.000 euro di quanto speso nella formazione. A chiudere il cerchio del buco nero dell’istruzione italiana ci pensano i dati preoccupanti della “disaffezione” allo studio. I tassi di abbandono variano in misura considerevole, passando dal 16,7%medio nel Sud al 9,6% nell’ area del Nord-Est. Tra le singole regioni meridionali spiccano la Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna dove il tasso di abbandono scolastico supera il 15%. Non c’è governo al Mondo che non abbia a cuore la cultura dei cittadini. Eppure, il settore scolastico, in Italia, è come un buco nero: assorbe risorse, poche, che sono investite male poiché molte di esse vanno perdute. A raccontarcelo sono i dati pubblici dell’Unione europea che fotografano la nostra nazione come uno Stato lontano dagli standard europei e indifeso di fronte alla fuga dei cervelli Oltreconfine. Se è vero che l’Italia vanta un sistema di istruzione che – per qualità e professionalità – fa scuola ovunque, il nostro Paese è anche quello che investe meno nell’educazione dei cittadini e le ultime statistiche disponibili dimostrano che dalla storia, i diversi governi che si sono succeduti, non hanno imparato molto né tantomeno hanno provato a spostare la traiettoria degli investimenti pubblici verso il sistema scolastico. Dalla primaria a quella universitaria, l’Italia non ha mai vantato un buon primato nel panorama dell’Unione europea sin dagli anni ’70 e la spesa pubblica per l’istruzione rimane tutt’oggi tra le più basse, sia in rapporto alla spesa pubblica totale che in proporzione alla ricchezza locale. Era il 2000 quando l’Italia destinava il 10% di spesa pubblica al sistema educativo nazionale ed è il 2019 che la stessa percentuale arriva scarsamente a un 8%, a fronte del dato medio europeo del 9,9%. Se poi confrontiamo gli investimenti in rapporto al pil, anche questo indicatore conferma la scarsa attenzione del sistema Italia alla crescita culturale del paese (Italia: 4%, Ue: 4,7%), ora come ben venti anni fa. L’Italia ha speso nel 2019 solo 8.514 euro per studente, a fronte di un investimento medio delle grandi economie europee di quasi 10.000 euro. Tra i paesi d’Oltralpe, Il budget medio più alto destinato all’istruzione negli ultimi 4 anni è stato quello del governo francese con una percentuale del 9,6% sulla spesa totale, seguito a ruota dalla Germania con un 9,3% tra il 2015 e il 2019. Il dato della spesa per il sistema educativo italiano rimane, anche in questo caso, arretrato rispetto agli standard europei con un valore che oscilla tra il 7,9% e l’8,2%. Per tutti i settori scolastici, più di noi spendono anche paesi come Giappone, Stati Uniti, Canada e Brasile e se è vero che la spesa di uno Stato aumenta al crescere dell’istruzione, è altrettanto evidente che in Europa siamo davanti solo alla Romania in numero di laureati, rapportati all’intera popolazione. L’Italia, insomma, spende poco, anzi non abbastanza, nella crescita culturale e occupazionale del Paese, lasciando che la povertà educativa prevalga e che le disuguaglianze sociali non frenino la crescita dell’abbandono scolastico. SPESA PUBBLICA IN ITALIA PER ISTRUZIONE L’istruzione, subito dopo la sanità, costituisce la parte più rilevante della spesa pubblica per molti stati europei, con percentuali sul totale che variano dal 15,8% dell’Estonia, passando al 14 % della Svezia fino ad arrivare all’ ultimo posto dell’8,2% dell’Italia, quasi a pari merito con la Grecia. Il post crisi del 2008 non ha risparmiato nessuno Stato da una contrazione nelle risorse da dedicare all’istruzione ma non per tutta l’Europa il freno è stato utilizzato allo stesso modo. In proporzione alla spesa pubblica totale, l’Estonia e l’Irlanda sono i paesi che hanno speso di più in educazione nel 2018 (15,8 e 12,6%) ma anche quelli con in cui la quota di investimenti è cresciuta negli ultimi anni ad un tasso percentuale medio del 13,8%. In Italia, Francia, Spagna e Germania la quota di spesa investita in educazione non ha superato la media europea dell’10,2% ma con velocità diverse: Italia +2,4% e Germania e Francia del 3%. Al di sopra della media Ue si trovano Finlandia e Svezia – con valori superiori al 10%, Spagna (9,7%), Portogallo (10%), Croazia (11,5%) e infine Belgio e Danimarca con tassi comunque superiore al dato medio. Se dal 2015 al 2018, l’Europa ha investito in media il 9,9% della spesa pubblica in educazione, il sistema scolastico italiano ha beneficiato solo di uno scarso 8% di risorse pubbliche, rimanendo il fanalino di coda anche rispetto ai paesi con risorse e crescite economiche meno importanti. Il declino della spesa in istruzione è avvenuto in modo più repentino rispetto ai cambiamenti demografici. Se gli investimenti nell’istruzione sono calati di un buon 14%, in rapporto alla ricchezza pro-capite, la popolazione degli studenti si è contratta del solo 2,3% e ciò dimostra che i minori soldi investiti non sono del tutto giustificati dal calo delle nascite e del numero degli iscritti. Sul versante quantitativo, a fronte di una spesa di tutto il sistema europeo di 742 miliardi di euro, l’Italia ne ha stanziato solo il 9% ovvero scarsi 70 miliardi di euro di risorse nel 2018 con oltre tre quarti dei fondi (76%) destinati alla retribuzione dei docenti (media europea del 65%) e solo il 3% agli investimenti (media europea del 7%). Il dato colloca il nostro Paese tra gli ultimi posti in Europa, con un vantaggio solo rispetto a pochi paesi ma ben distaccata dalla Germania (circa 139 miliardi di euro), Francia (120 miliardi di euro). Se si rapporta la spesa in istruzione con la ricchezza nazionale (prodotto interno lordo), vi sono grandi differenze tra tutti i paesi europei. La Svezia e la Danimarca vantano il primato della maggior attenzione al sistema scolastico complessivo, con il 6,9% e il 6,4% del PIL rispettivamente, seguiti da Belgio ed Estonia (entrambi il 6,2%). Scarso il primato dell’Italia anche in questo ambito che mentre un decennio fa destinava solo il 4,5 % della propria ricchezza nazionale – a fronte del 5,1% medio europeo – lo stesso non ha fatto negli ultimi anni. A fine 2018 nella classifica UE l’Italia è prima solo alla Grecia (3,9%), Irlanda (3,2%), Romania (3,2%) e Bulgaria (3,5%). Nel 2018, infatti, la spesa pubblica italiana per istruzione in percentuale del pil – pari al 4% continua ad attestarsi a livelli molto inferiori alla media europea (4,7%). I dati meno preoccupanti riguardano sia l’istruzione primaria che secondaria, non troppo discostanti dai competitor Ue, mentre quella universitaria sembra soffrire maggiormente (Media Ue: 1,5%,1,8% e 0,7% sul pil). In Italia la scuola primaria assorbe risorse pari all’1,4% della ricchezza interna mentre alla secondaria è destinato l’1,8% del PIL nazionale, perfettamente in linea con la media europea. Gli studi universitari e post-laurea assorbono nel territorio nazionale solo lo 0,3% delle risorse statali a fronte di una media europea dello 0,7%. L’Italia spende meno del resto d’Europa nell’ istruzione di livello superiore a causa di una forte contrazione degli investimenti. Tra il 2010 e il 2018, mentre le risorse pubbliche per l’istruzione si sono ridotte complessivamente del 7%, nello stesso periodo la spesa per l’istruzione superiore è stata ridotta del 19 %. FUGA DI CERVELLI ALL’ESTERO: QUANTO PERDE L’ITALIA Se l’Italia è bocciata in istruzione terziaria, il quadro si fa ancora meno roseo se si guarda alla percentuale di giovani con titoli universitari o post-diploma dove gli studenti della penisola si contendono quasi un ultimo posto, primi solo alla Romania. Mentre la Gran Bretagna, la Spagna e la Francia anche per il 2018 registrano un ulteriore aumento nella quota di giovani laureati – superiore anche alla media dell’Unione europea – il nostro Paese resta in una posizione davvero isolata. Nel 2018 il sistema europeo conta 17,5 milioni di studenti impegnati nella fascia terziaria dell’educazione, con la Germania che vanta un 17,9% di laureati, seguita dalla Francia (15%) e Spagna (11,7%). L’Italia e la Polonia si contendono gli ultimissimi posti nella classifica europea, con percentuali del 10,8% e 8,5%. Solo il 17% della popolazione italiana raggiunge un titolo di istruzione universitario, contro un 33% della Francia e un 40,1% del Regno Unito. Rispetto alla media europea del 28%, anche la Germania e Portogallo stentano a brillare con percentuali pari rispettivamente al 25,7 e al 23,6. Analogo discorso per le prospettive di lavoro di quegli studenti italiani che, nonostante il più alto livello di istruzione fanno fatica a rimanere ancorati al Belpaese. Mentre in Europa il 76% dei giovani laureati trova lavoro in poco più di 1 anno, i numeri chiave dei ritorni occupazionali in Italia raccontano che la percentuale di giovani in cerca di occupazione all’estero continua a crescere e anche a pesare sul bilancio statale. Nel 2019, per circa 30mila studenti con il titolo di laurea le difficoltà legate al passaggio dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro ha provocato non solo una fuga all’estero, ma anche un buco di oltre 3,5 miliardi annuo allo Stato italiano. Per ogni cervello in fuga, il sistema italiano ha perso complessivamente circa 138 mila euro di quanto speso nella formazione. Tra i diversi settori dall’istruzione quello della scuola primaria ha assorbito risorse per circa 55.500 euro, seguita dalla scuola terziaria – comprendente università e post-diploma – che insieme alla primaria ha totalizzato 83.000 euro di spesa. DOVE SI SMETTE DI STUDIARE A chiudere il cerchio del buco nero dell’istruzione italiana ci pensano i dati preoccupanti della “disaffezione” allo studio. Nel 2019, continua in Italia la tendenza al ribasso del tasso di abbandono scolastico degli ultimi 10 anni. Rispetto al 19% del 2009, la percentuale di giovani – in età compresa tra i 18 e i 24 anni – che ora non proseguono gli studi si attesta al 13,5%. La contrazione, rispetto all’anno precedente, è dell’1%, ma il dato globale resta ancora al disopra della media Ue del 10,2%. Se la dispersione scolastica negli ultimi anni è in calo, la distribuzione territoriale di chi abbandona precocemente la formazione e l’istruzione fotografa un mondo a due velocità e con un divario non ancora colmato. Guardando al solo panorama italiano, come il contesto socioeconomico di riferimento dei cittadini ancora influisce in misura rilevante sulla “povertà scolastica” degli studenti, influenzandone le aspettative e le scelte di carriera. Se infatti l’allontanamento dal sistemo scolastica è più marcato nelle aree meridionali nel Paese, dove gli studenti provenienti da contesti economici svantaggiati risultano più vulnerabili, altrettanto non può dirsi per le aree geografiche con tessuti economici più ricchi. I tassi di abbandono variano in misura considerevole, passando dal 16,7% medio nel Sud al 9,6% nell’ area del Nord-Est. Tra le singole regioni meridionali spiccano la Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna dove il tasso di abbandono scolastico supera il 15% mentre lo stesso non vale per Abruzzo, Friuli, Marche e Umbria dove oltre il 90% della popolazione che studia decide di proseguire gli studi. Nel mezzo ci sono regioni come Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Molise dove la percentuale di giovani che abbandonano precocemente l’istruzione e la formazione si attesta tra il 10% e il 12% della popolazione studentesca. Le percentuali di abbandono in Liguria e Piemonte si attestano invece tra il 12% e il 15% mentre il primato assoluto è vinto dagli studenti della Provincia di Trento per i quali solo una percentuale inferiore al 7,5% decide di non proseguire gli studi.

La goffaggine del linguaggio. Incontro con Sara Mesa Mercoledì 2 febbraio all’Instituto Cervantes di Napoli
Sara Mesa inaugura mercoledì 2 febbraio alle ore 16.30 all’Instituto Cervantes di Napoli l’XI edizione del Corso di Traduzione Letteraria per l’Editoria, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.La scrittrice spagnola dialogherà con gli ispanisti Augusto Guarino e Marco Ottaiano sulla propria esperienza di autrice tradotta in numerose lingue, in una tavola rotonda dal titolo “La goffaggine del linguaggio”. La figura del traduttore, non a caso, è al centro del suo acclamato romanzo, Un amore, pubblicato in Italia da Nuove Frontiere. L’incontro in presenza, in programma presso la sede partenopea dell’Instituto Cervantes (via Chiatamone 6G), è riservato agli iscritti al corso ma sarà possibile seguire anche online l’iniziativa aperta a tutti, previa prenotazione a cultnap@cervantes.es. Originaria di Madrid ma residente sin da piccola a Siviglia, Sara Mesa è autrice di sei romanzi e tre raccolte di racconti. Scrittrice pluripremiata e segnalata dalle maggiori testate giornalistiche spagnole, ha pubblicato diversi libri di successo. Tra i suoi titoli si distinguono Cuatro por cuatro (finalista del Premio Herralde), Cicatriz (vincitore del premio El Ojo Crítico), Cara de pan (2018), Un amor (eletto libro dell’anno 2020 da testate come El País, El Cultural e La Vanguardia) e la raccolta di racconti Mala letra. Il suo ultimo libro si intitola Perrita Country, un racconto illustrato da Pablo Amargo. Insieme allo scrittore Pablo Martín Sánchez è coautrice di Agatha (La uÑa RoTa, 2017), dove ognuno degli autori racconta la sua versione del classico di Herman Melville. È apparsa, inoltre, in numerose antologie come Pequeñas resistencias 5. Nuevas voces del cuento español (Páginas de espuma, 2010), Diez bicicletas para treinta sonámbulos (Demipage, 2016), Riesgo (Rata, 2017), Tríos (Anagrama, 2018), Humor negro (La Fuga, 2018) e Tsunami (Sexto Piso, 2019), tra le altre. La sua scrittura è generalmente situata nel genere del racconto, caratterizzata da personaggi realistici che si incontrano però ai confini della realtà. La sua opera è stata tradotta oltre che in Italia anche negli Stati Uniti, in Olanda, Francia, Germania, Portogallo, Serbia, Danimarca e Norvegia. Per info e contatti: cultnap@cervantes.es – tel. 08119563311

“Sanremo a modo nostro” Gruppo Radio Musica
Dal 31 gennaio al 5 febbraio 2022 torna il consueto appuntamento del Gruppo Editoriale Radio Musica: “Sanremo a modo nostro“, trentennale approfondimento sul Festival della Canzone Italiana nuovamente in diretta dalla casa sanremese del gruppo, il Caffè Agorà in Piazza San Siro. Un palinsesto ad hoc, studiato per offrire una programmazione variegata e ricca di contenuti in una veste tutta rinnovata, con l’intento di riservare uno spazio esclusivo alla stampa, all’editoria, alla musica indipendente, alle curiosità sul festival e al live. Coinvolte tre emittenti del Gruppo: “Radio Musica Television”, “Radio Musica tutta un’altra musica” e “Radio Musica Indie”, accompagnate dal team “Radio Unite” per una copertura pluriregionale sul digitale terrestre e sul web. Si parte alle 11 con “Buongiorno Festival”, rassegna stampa condotta da Luca Capacchione (Radio Musica News) e si prosegue alle 13 con “Libri Calibro .45” a cura di Davide Bottiglieri. Alle 14 spazio alla musica indipendente in “Sono così indie – Live” condotto da iosonorama, Luigi Crispino ((in diretta da Napoli nello studio mobile allestito presso il Teatro Avanguardia del Polo I.A.V. – In Arte Vesuvio, nuova struttura polifunzionale a carattere artistico/culturale situata in Piazza Nazario Sauro) e Daniele D’Abrosca. Si continua con l’ormai consolidato varietà “Speciale Festival”, condotto da Gaetano Risi e Luca Capacchione con Agata Fortis. Alle 17 trasferimento all’esterno del Caffè Agorà per concludere con “Luci a San Siro”, aperitivo con dj set live che vedrà alternarsi in consolle Don Rafaelo (station manager Radio Musica Latina), Rosario Sepe “thevoiceoflove” e Danny Boy. Regia e coordinamento tecnico di Edoardo Annunziata. Ad integrare i format ci sarà il lavoro di un corposo staff tecnico composto da: Luigi Risi (direttore della fotografia), Luigi Di Domenico (filmmaker e produttore), Vincenza Granato (speaker e responsabile area social), Cecilia Borriello (speaker e storyteller), Daniele Torrisi (speaker e logistica). Il programma vedrà alternarsi numerosi ospiti e personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo (in presenza o con collegamenti in remoto) tutti insieme per commentare la musica, gli scoop, le indiscrezioni e le immancabili polemiche tipiche della settimana sanremese. Non mancherà anche il “momento storico”, con il quale sarà ripercorsa la settantennale esperienza del Festival grazie all’archivio video-musicale del Gruppo Editoriale Radio Musica. Con oltre trenta ore in diretta radiotelevisiva il Gruppo Editoriale Radio Musica scende in campo come ogni anno e con la propria esperienza per far vivere il Festival di Sanremo sempre da prospettive diverse e con contenuti mai banali. Partner ufficiali della spedizione saranno ACT Production e Vitruvio Entertainment per la produzione video, la webzine Save The Tape e Radio La Ruota per l’informazione indipendente, l’ufficio stampa Roberta Nardi and partners, il gruppo Imperial di Vincenzo Giugliano, l’agenzia eventi LeiDiva Costa d’Amalfi e la piattaforma di musica latina urbana Flow Italiano.

QUIRINALE: LAURO (UNIMPRESA), ASSE DRAGHI-MATTARELLA UNICO EQUILIBRIO POSSIBILE
“Dopo errori clamorosi e gravi pasticci da principianti allo sbaraglio, che hanno coinvolto, in maniera gratuita e lesiva, anche personalitá di alto livello, un estremo sussulto di dignitá, come auspicato ripetutamente da Unimpresa, ha salvato la faccia dei partiti della cosiddetta maggioraza di unitá nazionale, con la decisione di rivolgere un appello al presidente Mattarella per il rinnovo del suo mandato e la conferma dell’asse politico-istituzionale con il premier Draghi. L’unico equilibro possibile, in grado di affrontare questa fase di emergenza, sanitaria ed economico-sociale, che travaglia famiglie, imprese, specie le pmi, e il mondo del lavoro. Permane un giudizio pesantemente negativo su alcune leadership da operetta, che gli elettori saranno chiamati a giudicare e, si spera, a censurare nella tornata elettorale del 2023. Unimpresa auspica che il presidente della Repubblica accolga l’invito, dimostrando ancora una volta il suo spirio di sacrificio, di dedizione e di abnegazione, al servizio dello Stato, delle istituzioni democratiche, della repubblica e del popolo italiano, per superare una conclamata emergenza politico-istituzionale. E si augura che, a elezione completata, il governo affronti, senza ulteriori indugi, con determinazione, con rigore e con fermezza, i nodi cruciali di questa crisi, restituendo agli italiani una prospettiva di speranza, di serenitá e di rinnovato sviluppo, tanto atteso”. Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.

QUIRINALE: LAURO (UNIMPRESA), GRANDI ELETTORI RINNOVINO MANDATO MATTARELLA
«Nello scorcio finale di questa disgraziatissima legislatura, nata male e che rischia di finire peggio, di fronte alla irresponsabile inconcludenza dei partiti della cosiddetta maggioranza di unitá nazionale, non resta che appellarsi, nell’imminente quarta votazione, alla libertá dei singoli grandi elettori, garantita dalla Costituzione, affinché diano un segnale inequivocabile per il rinnovo del mandato al presidente Mattarella, raccogliendo il grido di dolore che sale dal paese reale, in gravissime difficoltà, per le famiglie e per le imprese, specie le pmi, nonché per il mondo del lavoro. Consentendo, in tale modo, la continuitá operativa del governo Draghi almeno fino alla conclusione della legislatura. Unimpresa auspica questa estrema presa di coscienza da parte dei rappresentanti del popolo per evitare avventurismi disgreganti, che lascerebbero, tra le macerie e il caos istituzionale, nessun vincitore, ma tutti vinti, compresa la nostra democrazia parlamentare». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.

COVID: UNIMPRESA, BOOM DISTURBI PSICOLOGICI, DA MANOVRA CANCELLATO BONUS
Nonostante un vero e proprio boom, durante la pandemia, di disturbi della mente, nella popolazione italiana, che avrebbe avuto bisogno di un adeguato supporto per superare questo tipo di difficoltà, dalla legge di bilancio è stato inspiegabilmente cancellato il cosiddetto bonus psicologico da 50 milioni di euro. Un fondo dedicato a supportare il Servizio sanitario nazionale per finanziare l’attività di esperti, psicologi e psichiatri, al fine di curare le patologie psicologiche cresciute esponenzialmente nel corso degli ultimi due anni soprattutto per gli effetti causati dal lockdown e dalle altre misure restrittive introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria. È quanto denuncia Unimpresa Sanità, secondo la quale, diversi studi dimostrano come oltre il 40% degli italiani ha riportato un peggioramento dei sintomi ansiosi e il 30% ha avuto ripercussioni sul ritmo sonno-veglia: a farne le spese sono soprattutto donne e adolescenti tra i 10 e i 19 anni; inoltre, con il prolungarsi della pandemia le relazioni sono diventate complicate, i rapporti genitori e figli quasi insostenibili, e vi è un progredire della violenza domestica. «Quella di cancellare il fondo per il bonus psicologico è una decisione che si scontra con i principi del Servizio sanitario nazionale, che ha il compito di tutelare il diritto alla salute intesa non soltanto come assenza di malattia, ma come benessere psico-fisico e sociale. Appare perciò inspiegabile, anche alla luce dei principi costituzionali, la scelta del governo e del Parlamento di cancellare la misura dalla manovra sui conti pubblici. Chi è al potere dovrebbe fidarsi del parere competente degli psicoterapeuti. Occorre accettare che il supporto psicologico non è un lusso o un capriccio così come non lo è la prevenzione in generale o il supporto per le cosiddette patologie invisibili e silenziose. Si tratta di malattie sotto molti aspetti invalidanti e che andrebbero aggiunti ai Livelli essenziali di assistenza» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa Sanità, Marco Massarenti. «Il governo e il Servizio sanitario dovrebbero pensare alle ripercussioni che ci saranno in futuro se questo aspetto verrà tralasciato: l’impatto sociale di una cattiva salute mentale potrebbe essere devastante poiché problematiche psicologiche non affrontate spianano la strada ad una società malata. Viene spontaneo chiedersi perché si è trovato l’accordo sul bonus monopattino, zanzariere, mobili, rubinetti e questo che invece è il più prezioso tra tutti è destinato a finire nel dimenticatoio. Probabilmente non se ne è ancora capita l’importanza oppure si sta aspettando di raggiungere l’irreparabile prima di reagire. All’interno del SSN, lo Stato, le Regioni e i Comuni devono collaborare tra loro per garantire condizioni di salute appropriate a tutti i cittadini, in questo caso invece, alcune regioni come Lombardia, Campania, Sicilia e Lazio stanno provvedendo in autonomi e, anche se amareggiate, non si sono lasciate sopraffare dalla sconfortante estromissione e si sono mobilitate. La Lombardia, a esempio, istituisce a titolo sperimentale lo psicologo di base nelle case di comunità con l’intento di inserire successivamente una figura stabile per tutta la popolazione. Decisione approvata all’unanimità dal consiglio regionale lombardo che ha l’obiettivo di dare gratuitamente a tutti i cittadini una figura di riferimento» aggiunge Massarenti. Secondo il consigliere nazionale di Unimpresa Sanità «fortunatamente ci sono anche altre realtà che si muovono per dare supporto: si tratta di importanti iniziative private che danno la possibilità a chi ne ha bisogno di ricevere gratuitamente supporto attraverso terapia offerte con le donazioni altrui, colmando così i limiti del SSN che spesso non riesce a garantire una continuità con lo stesso terapeuta sballottando il paziente da un terapista all’altro allungandone i tempi di guarigione. La salute mentale è un diritto tanto quanto la salute fisica. Bisogna iniziare ad avere uno sguardo più lungo e accettare l’idea che la salute della mente e del corpo hanno la stessa importanza, che sono complementari, tant’è che l’una può avere effetti negativi o positivi sull’altra coinvolgendo molti ambiti, tra cui la famiglia, l’occupazione, la discriminazione e la cura stessa. È palese che da quando c’è la pandemia qualcosa non sta funzionando. Si spera che Il sistema politico insieme al Servizio Sanitario adotti delle misure di rettifica per andare incontro alle necessità di pazienti, operatori e per risolvere i problemi che stanno venendo alla luce».

Esce il video di “RESPIRARE” brano tratto dal primo EP di Erricorù
Esce con un video girato tra Ischia e Napoli il primo EP del chitarrista e cantautore Erricorù, aka Enrico Russo. Erricorù entra nel panorama discografico con un EP digitale di cinque brani dal titolo Costruzioni Terapeutiche Vol.1, per l’etichetta Monkey Music, registrato in presa diretta tra gli Apogeo Records e il Kokoro Studio e missato e masterizzato da Diego Olimpo. E’ un artigiano della musica Erricorù, porta con sé la sua storia di architetto nel pensare armonie e melodie come una serie di razionali equilibri, ma conserva un’intensa introspezione nello scavarsi dentro, interrogando le sue emozioni alla ricerca della parola evocativa. E’ così che la canzone viene composta, alzata “come un palazzo”, pezzo dopo pezzo, “Quella canzone che si trasforma in un flusso sonoro che si impasta e mi insegna cos’è il mondo”, una costruzione terapeutica appunto che indaga il profondo dell’io rispettando le geometrie musicali. “Respirare” è il brano protagonista del video ideato, diretto e realizzato dalla sezione audio-video dell’Atelier Multimediale (www.ateliermultimediale.it), con le foto di scena di Alex Mai (instagram: alexmai_). Il pezzo di punta dell’EP per orecchiabilità e trasporto, si muove tra tempi decisi e netti, a rimarcare un testo incentrato sul ritrovare sé stessi nonostante tutto e tutti. Il videoclip è stato girato tra Ischia e Bagnoli: è la fine dell’estate, questa appena trascorsa e quella di 8 anni fa, nel 2013. Protagonista l’attore e regista Leonardo Bilardi, con la partecipazione straordinaria di Alice Valentino Francesca Impagliazzo e Alessandra Bovino. Nel video s’intercetta la storia di un uomo e due donne che sono legati ma non riescono ad amare. Le relazioni tra i personaggi vivono un senso di continuità che intreccia passato, presente e futuro attraverso un gesto, uno sguardo o attraverso il mare stesso, che nelle sue infinite trasformazioni rende corpo unico isole e terre lontane. Già chitarrista e compositore delle musiche della band Metaverso, il songwriter napoletano decide di investire in un progetto personale dal momento in cui sente maturi cinque, tra i tantissimi brani, composti tra il 2010-2013 con l’eccezione di Wake Up che è del 2017 (nata dalla collaborazione con i musicisti in sala). Come già nei Metaverso, Erricorù conserva la sua anima rock con un’importante contaminazione elettrica; un chitarrismo molto originale che mescola tra loro rock, grunge, classico napoletano, atmosfere cantautorali, portando l’ascoltatore in spazi ampi, con echi e tempi sospesi. Nei pezzi di Costruzioni Terapeutiche, la voce è, per scelta stilistica, uno strumento tra gli altri, che si mescola con le armonie senza per forza uscire fuori. Hanno collaborato alla realizzazione del’EP: Giampiero Fusco – batteria e arrangiamenti, Daniele Cannavacciuolo – basso e arrangiamenti, Alberto Pascale – batteria, Giulio Palumbo – basso, Luciano Mirra – basso e arrangiamenti

NELLA FREESTILE NON CI SONO SOLO MODELLI E ATTORI, MA ANCHE CANTANTI.
OGGI VI PARLIAMO DI UN CANTANTE CON UNA VOCE SOAVE E UNA POTENZA UNICHE. LUI SI CHIAMA LINO FLAGIELLO HA 27 ANNI ED E NELLA SCUDERIA DI PIETRO BELLAIUTO GIA’ DA TANTO TEMPO, HA INIZIATO A CANTARE ALL’ETA’ DI SETTE ANNI PRENDENDO LEZIONI DI MUSICA E INIZIANDO AD ESIBIRSI, COME TUTTI COLORO CHE INIZIANO IN TENERA ETA IN FAMIGLIA E A CASA DI PARENTI MAN MANO CHE CRESCEVA AUMENTAVA IL SUO TALENTO E LA VOGLIA DI FARE E DI METTERSI IN GIOCO, INIZIANDO AD ESIBIRSI IN PIAZZE E FESTE PRIVATE. NEL 2013 VIENE NOTATO DALLA UNIVERSAL CHE DECIDE DI PRENDERLO SOTTO LA SUA ALA PROTETTIVA FACENDOLO ESIBIRE IN VARI PARTI D’ITALIA E NEL PROGRAMMA RAI X-FACTOR , MA VIENE NOTATO ANCHE DA BELLAIUTO CHE DECIDE DI PRENDERLO NELLA SUA AGENZIA SI E ESIBITO NELLE MIGLIORI MANIFESTAZIONI CON LA FREESTYLE DA EVENTI CON L’ESERCITO ITALIANO ESIBENDOSI A PALAZZO SALERNO E A PIAZZA DEL PLEBISCITO E IN TANTISSIMI EVENTI DI MODA: GRANDI EVENTI COME IL PREMIO BUONA SANITA A CITTA’ DELLA SCIENZA. LUI AMA CATARE LA MELODIA ITALIANA CON LE CANZONI DI BAGLIONI O MINA MA NON DISDEGNA I CLASSICI NAPOLETANI CHE CANTA CON ABILE MAESTRIA. OGGI E ANCHE FELICEMENTE SPOSATO CON FABIANA E HA DUE BELLISSIME FIGLIE GRETA DI 7 E GIORGIA MARIA DI 3 ANNI . MA ANCHE AVENDO UNA SPLENDIDA FAMIGLIA COLTIVA SEMPRE IL SOGNO NEL CASSETTO DI ARRIVARE A SAN REMO. PIETRO BELLAIUTO E’ CERTO CHE RIUSCIRA A CALCARE IL PALCO DELL’ARISTON NEL FRATTEMPO CON L’AUGURIO DI UNO SPLENDIDO 2022 GLI AUGURIAMO CHE IL SUO SOGNO SI AVVERI PRESTO–

Tante novità e casting alla Freestyle Agency di Pietro Bellaiuto
E’ UN BEL PERIODO PER LA FREESTYLE DI BELLAIUTO SIA NEGLI ULTIMI MESI DEL 2021 CHE PER L’INIZIO ANNO . PIETRO BELLAIUTO FA UN BILANCIO DELL’ANNO APPENA TRASCORSO ,E SI RITIENE MOLTO SODDISFATTO PER QUELLO CHE HA FATTO, DANDO LA POSSIBILITA’ A NUOVE LEVE E NON, DELLA SUA AGENZIA DI LAVORARE IN PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E MANIFESTAZIONI DI MODA PER NOTI MARCHI. TANTI I TALENTI DELLA SUA SCUDERIA : UN MODELLO CHE E GIA’ DA UN PO DI TEMPO NELLA FREESTYLE SI TRATTA DI ANTONIO SOZIO 24 ANNI DI QUALIANO , CHE SI STA METTENDO IN LUCE SUPERANDO TUTTI I CASTING IN CUI BELLAIUTO LO HA PROPOSTO. DAL MOMENTO CHE E’ ENTRATO NELLA MIA SQUADRA – DICE -BELLAIUTO HA SUBITO DIMOSTRATO UNA GRANDE DETERMINAZIONE E SENSO DEL DOVERE PRESENTANDOSI SEMPRE PUNTUALMENTE A TUTTI I CASTING. ANTONIO SIN DA QUANDO ERA PICCOLO HA COLTIVATO LA PASSIONE PER LO SPETTACOLO METTENDOSI GIA’ IN LUCE IN GIOVANISSIMA ETA’ PARTECIPANDO A MANIFESTAZIONI TEATRALI SCOLASTICHE, POI CRESCENDO HA PRESO CONSAPEVOLEZZA CHE FACEVA PARTE DEL SUO ESSERE ED HA CONTINUATO A COLTIVARE QUESTA PASSIONE ANCHE CON DELLE LEZIONI DI RECITAZIONE. E’ ENTRATO ALLA FREESTYLE E DA SUBITO HA COMINCIATO SUPERAnDO CASTING CHE LO HANNO PORTATO A SFILARE PER NOTI MARCHI ANCHE A LIVELLO FOTOGRAFICO. MA HA PARTECIPATO ANCHE IN DELLE FICTION APPARENDO NELL’AMICA GENIALE E IN MARE FUORI 2. IL SUO MOTTO: NON MOLLARE MAI , IL SUO ATTORE PREFERITO E JOHNNY DEPP PERCHE E UN ATTORE CHE RIESCE A FARE MOLTI RUOLI . GLI PIACEREBBE FARE UN FILM CON MONICA BELLUCCI (A CHI NON PIACEREBBE).ATTUALMENTE E ANCHE UN QUOTATO PERSONAL TRAINER PER LUI LA FORMA E MOLTO IMPORTANTE , AMA IL COLORE ROSSO PERCHE DICE CHE E IL COLORE DELLA FORZA. TRA I SUOI SOGNI OLTRE QUELLI CINEMATOGRAFICI CON LA BELLUCCI C’E ANCHE QUELLO DI DIVENTARE TESTIMONIAL PER DOLCE & GABBANA BELLAIUTO PENSA CHE HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA.

LAVORO: UNIMPRESA, STANGATA CONTRIBUTIVA DA 1,2 MILIARDI PER AZIENDE SUD
Si va verso una stangata da 1,2 miliardi di euro al mese per 1,5 milioni di aziende del Sud. Dal prossimo 16 febbraio, infatti, le imprese che operano nel Mezzogiorno potrebbero fare i conti con lo stop di diversi sgravi contributivi: una serie di riduzioni sui versamenti previdenziali del personale che, nel corso del 2021, avevano consentito di ridurre significativamente il costo del lavoro. Secondo quanto segnala il Centro studi di Unimpresa, dal 2022, se non interviene immediatamente l’ok da parte della Commissione Europea, non è più in vigore la Decontribuzione Sud che vale circa 900 milioni di euro al mese né sono operativi altri due “sconti” (per i neoassunti under 36 o donne) che peseranno per circa 2-300 milioni sulle casse delle aziende, per una stangata totale di 1,2 miliardi mensili. «Unimpresa, pertanto, chiede al ministro del Sud, Mara Carfagna, interessatasi già qualche mese fa della questione, e al premier, Mario Draghi, di intervenire in tempi rapidissimi per risolvere la questione a livello europeo ottenendo la proroga dalla Commissione europea: occorre evitare di infliggere un duro colpo alle aziende del sud, colpo che per molte di esse già piegate da questa maledetta pandemia potrebbe diventare letale» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi. Secondo il Centro studi di Unimpresa, nel 2022 con gli stipendi che pagheranno per i propri dipendenti, le aziende del Sud potranno trovare delle spiacevolissime sorprese. Alcune importanti riduzioni contributive che in qualche maniera hanno abbattuto lo scorso anno quello che è il principale costo per milioni di aziende italiane, ovvero il costo del lavoro, e tutte per lo stesso motivo, si deve attendere il via libera da parte della Commissione Europea: un parere positivo essenziale che, per ora, non è scontato né è chiaro quando eventualmente sarà rilasciato. Il problema è che nell’attesa il prossimo 16 febbraio 2022 ovvero quando le oltre 1,5 milioni di imprese del Sud interessate a queste riduzioni contributive saranno chiamate a versare i contributi sulle buste paga della mensilità di gennaio si troveranno un costo maggiorato rispetto a quello del 2021 che va da un minimo del più 30% fino ad un più100%. Il tempo stringe e bisogna che il Governo si attivi quanto prima. Le riduzioni contributive in questione sono la Decontribuzione Sud che prevede la diminuzione di 30 punti percentuali per tutte le aziende delle cosiddette aree svantaggiate ed usufruibile per tutti i lavoratori in forza all’azienda, sia nuove sia vecchie assunzioni; se si considera che in ballo ci sono le riduzioni contributive di oltre 6 milioni di lavoratori è che mediamente tale riduzione si aggira intorno ai 150 euro mensili per ciascuno di loro, è facile comprendere l’enorme peso che le nostre aziende improvvisamente si ritroveranno sulle loro finanze, pari a circa 900 milioni al mese. Discorso simile per altre due esoneri, il cui valore si aggira a circa 2-300 milioni al mese, che sono senza dubbio fondamentali poiché prevedono una riduzione del 100% dei contributi a carico delle aziende: si tratta anzitutto dell’esonero contributivo under 36 stabilito dalla legge 178 del 2020 (articolo 1, commi 10-15), che stabilisce uno sgravio del 100% dei contributi per 48 mesi per le regioni del Sud; poi c’è lo sgravio contributivo donne del 100% introdotto con la stessa norma del 2020 (commi 16-19). In entrambi i casi si tratta di un numero certamente più piccolo di imprese e lavoratori rispetto alla platea della misura Decontribuzione Sud. «La difficoltà che le imprese meridionali hanno è nota a tutti così come è evidente il divario economico tra Nord e Sud del Paese tanto in termini di pil che di reddito pro-capite. Un divario che in questi ultimi due anni, con la pandemia, si è ampliato, specie sulle piccole e medie imprese; ragion per cui non ci si può permettere un ulteriore colpo economici, dovuto solo ed esclusivamente a una burocrazia incomprensibile a una cultura aziendale che è “del fare”» aggiunge il consigliere nazionale di Unimpresa.